Gruppo: KR-5, Sensei: Itachi Kaguya/corso portato a termine

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blacklion
view post Posted on 11/11/2007, 12:17




CITAZIONE

Sensei:



Itachi Kaguya (blacklion)



Alunni:



Nome PG: Sai Kaguya
Nome Utente: axel_1992
Link Scheda: [+]
[bocciato]
Nome PG: kamato kaguya
Nome Utente: french86
Link Scheda: [+]
[bocciato]
Nome PG: akiro kaguya
Nome Utente: kio uchiha
Link Scheda: [+]
[bocciato]
Nome PG: Sakura Hachi
Nome Utente: *°marty°*
Link Scheda: [+]

Nome PG: gurnbeld riu
Nome Utente: thekingofdemon
Link Scheda: [+]
[bocciato]
Nome PG: Kevin Hanatsu
Nome Utente: Naruto___kun
Link Scheda: [+]

Nome PG: Kimi Kaguya
Nome Utente: Sandaime Kazekage
link scheda: [+]


CITAZIONE
Salve ragazzi, da oggi apre ufficialmente il corso numero 5 del villaggio di Kiri, io sarò il vostro sensei (Itachi Kaguya) e in questo corso impareremo le basi fondamentali per ruolare nella maniera migliore in un gdr. Saper ruolare vuol dire conoscere le basi per descrivere al meglio stati d'animo, situazioni, emozioni, pensieri e luoghi che vi ritroverete ad affrontare nelle varie prove e allenamenti che vi dirò di fare.
Voglio che in questo corso si rispettino alcune cose, il fatto di attenersi sempre ed in ogni caso alle righe da me assegnate per i vari esercizi, è molto importate, naturalmente non dovrete scendere sotto il limite (se scriverete di più, ovviamente sarà meglio...xD) scrivendo sempre bene senza errori grammaticali, con chiarezza e buon senso nei discorsi da voi affrontati, quindi senza passare per esempio da un argomento ad un altro senza rigore logico.
Dovrete usare, sempe all'inizio di ogni post, una leggenda del narrato, parlato e pensato come questa
SPOILER (click to view)
narrato
parlato
pensato

voi potete usare anche dei colori diversi ma non caratteri differenti, quindi non voglio ne scritte grandi o piccole, stesso discorso vale per le emotion.
Dopo aver detto questo vi auguro un buon divertimento premettendovi che la promozione non è facile da raggiungere, dovrete dimostrare abilità per arrivarci e quindi se sarete bocciati non ne fate un dramma, riproverete dando sempre il meglio che riusciate a fare, migliorando ogni volta.
Nel primo vostro post, della lunghezza minima di 20 righe, dovrete arrivare di mattina in accademia alle ore 8:00 nell'aula 10 del piano terra, io sarò già in classe ad aspettarvi seduto sulla cattedra. Vi ricordo sempre la descrizione di emozioni, sensazioni e tutto quello che riguarda il vostro pg.
Io posterò dopo di voi e dopo potremo iniziare ufficialmente il nostro corso. La scadenza per postare è fissata alle ore 16:00 di Mercoledì 14, chi non lo farà sarà automaticamente bocciato, tranne nel caso che non venga avvertito prima, che per determinati motivi non riusciate a postare, in tal caso poi sarò io a dirvi come procedere.

Buon lavoro e scusate il ritardo ^^



Edited by blacklion - 19/11/2007, 23:09
 
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Naruto___kun
view post Posted on 11/11/2007, 19:01




SPOILER (click to view)
narrato
parlato rosso
pensato verde


Chapter One: Beginnings

Gli inizi. Fonte di nuova speranza, di motivata fiducia in un miglioramento. Ogni uomo è eccitato dall'inizio di qualcosa. Esso concede infinite opportunità, è la sorgente di illimitate nuove possibilità, offre la chance di riscattarsi, emergere, trovare un equilibrio. Ecco perchè ogni inizio è speciale. Si sa sempre che c'è stato un inizio prima di questo e ce ne saranno dopo, ma è impossibile per un essere umano non conferire agli inizi importanza incredibile, fuori dal normale.

La notte stava lentamente dissolvendosi nel bagliore del primo mattino tra la nebbia di kiri, quando kevin si svegliò improvvisamente e balzò fuori dal letto. Guardò fuori: era ancora troppo presto, ma il ragazzo era impaziente; infatti oggi per lui sarebbe stato il primo giorno da studente dell’accademia. Finalmente poteva realizzare il suo sogno: diventare uno shinobi e seguire la sua ambizione. Kevin è orfano, perse entrambi i suoi genitori all’età di 3 anni e ancora non ha saputo nulla sulla loro morte, nonostante si fosse affannato disperatamente nel corso degli ultimi anni a reperire ogni sorta di informazioni riguardanti coloro che lo avevano dato alla luce. Ma non c’era stato nulla da fare non era riuscito a sapere nulla, apparte che suo padre era un importantissimo ninja originario di konoha trasferitosi a kiri e che sua madre era stata il più importante ninja medico del paese. Kevin viveva solo nella casa lasciatagli dai sua genitori e non era molto avvicinabili né dai suoi coetanei né dagli adulti che provavano a comprenderlo e ad aiutarlo. Egli aveva un completo rifiuto degli altri, gli sembravano così felici, troppo rispetto a lui, alla sua condizione. Inoltre sovente si trovava a fronteggiare uno stato fisico e mentale che ancora non riusciva a comprendere né a descrivere che lo terrorizzava e gli faceva temere di poter far del male a qualche innocente. Per questi motivi Kevin aveva vissuto da solo per tutto questo tempo nel corso del quale si era allenato duramente e senza tregua per raggiungere un livello almeno dignitoso nelle poche tecniche che li era stato possibile apprendere da autodidatta.
Destatosi dal torpore del sonno, che questa volta in realtà non era stato neanche sereno, turbato com’era dall’avvicinarsi del momento tanto atteso, Kevin gettò uno sguardo triste alla lettera che giaceva sul comodino accanto al suo letto; non aveva mai avuto il coraggio di aprirla, di leggerla. Non sapeva nemmeno da chi fosse stata scritta. Dopo essersi adeguatamente preparato, mentre si asciugava il viso dall’acqua, sul suo volto comparve un sorriso beffardo a metà tra l’amarezza e l’ilarità.
Sono già pronto eppure mancano più di tre ore all’inizio della lezione…
Sgattaiolato via dal bagno si soffermò per un attimo ad osservare la sua immagine riflessa nello specchio; i suoi occhi verdi splendente si soffermarono ad osservare prima i suoi capelli biondi con quel taglio un po’ particolare, poi scesero lentamente e progressivamente dall’altro verso il basso analizzando tutti i dettagli dei suoi vestiti, lasciatigli dal padre: il collo della sua maglia più interna era abbastanza alto e giungeva a lambire la giuntura non troppo marcata del suo mento e del suo collo. Il colore nero di questa maglia faceva grande contrasto con la pelle bianca come la luna di Kevin. Sopra quella maglia tanto scura ecco che compariva fiera la giacchetta bianca con le finiture verdi, a cui kevin era tanto affezionato. Non era un capo di grande qualità ma era stata la giacca che il padre aveva comprato in vista dell’iscrizione del figlio all’accademia con sorprendente anticipo, ed era imbottito a sufficienza da non far patire a kevin il freddo del rigidissimo inverno di kiri nonostante questo giubbottino fosse smanicato e lasciasse che la manica lunga della maglia nera fornisse una copertura alla pelle candida del ragazzo. Ad un certo punto le maniche di questa maglia erano sollevate giusto il necessario per far comparire le fasce bianche che ricoprivano entrambi i suoi avambracci a partire dalla loro metà e terminavano in prossimità del principio delle unghie delle sue mani. Queste fasce erano indossate da kevin perché in una foto da lui conservata si poteva vedere come il padre ne facesse uso. Arrivato solo a metà della sua ispezione, un sorriso molto simile al precedente fece capolino sul volto di Kevin.

Mamma sarebbe orgogliosa di come sono preparato, non c’è nulla fuori posto. Anche papà sarebbe fiero di me, vedendomi indossare questo giubbotto.

Il ghigno sfocò gradualmente in un moderato sorriso, al comparire del quale kevin rimase alquanto sorpreso. Era infatti rarissimo che il ragazzo sorridesse. Poggiatosi sul letto per meditare di questa incomprensibile serenità Kevin cadde addormentato in un sonno leggero pronto a spezzarsi proprio nel momento più opportuno.
Al suo risveglio, Kevin in preda all’agitazione, constatò con sollievo che era i tempo per recarsi alla sua prima lezione all’accademia: gli era capitato tantissime volte di immaginare i suoi compagni o il suo sensei, di preparare il suo discorso, ma ogni volta il suo pensiero si era interrotto distratto da qualcos’altro. Questa volta a distogliere Kevin dalle sue riflessioni fu il fermento che ormai si era impadronito di lui, completamente in balia della sua stessa fibrillazione. Un ultimo sguardo allo specchio e via, Kevin varcò il portone della sua casa e uscì alla luce che avrebbe illuminato il suo primo giorno da ninja del villaggio della nebbia.
Uno dopo l’altro con un ritmo quasi frenetico i passi di Kevin si susseguivano irregolari, agitati, irrequieti. Per la prima volta nella sua volta il ragazzo era eccitato, felice. Osservava tutti coloro che fin ora avevo invidiato e odiato con atteggiamento bonario quasi in pena vedendo gli uomini di kiri affaccendarsi nei loro lavori. Kevin era totalmente al di sopra del reiterarsi dei ritmi quotidiano, per lui questo giorno era speciale.

Il piccolo shinobi varcò la porta dell'accademia e domandò al bidello lungo il corridoio quale fosse la classe KR5.

E' quella infondo a destra.

Grazie.

Kevin con tono sommesso ringraziò e si affrettò ad entrare in classe. Aprì la porta e trovò il suo sensei seduto che aspettava gli alunni.

Sono il primo...ora che dico?

Salve, suppongo lei sia il mio sensei...

Per la timidezza Kevin era rimasto accanto alla porta, ma lesse negli occhi del maestro che sarebbe stato il caso di entrare.
Giunto innanzi al sensei il ragazzino si esibì in un inchino appena accennato e con un filo di voce seguitò.

Io sono Kevin Hanatsu, ma questo è il cognome di mia madre. Spero di trovarmi bene con lei sensei.

Detto questo si andò a sedere in un banco dei tanti liberi e aspettò che i suoi compagni facessero la loro entrata in scena.

Edited by Naruto___kun - 11/11/2007, 22:21
 
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°*marty°*
view post Posted on 11/11/2007, 23:01




SPOILER (click to view)
Narrato
Pensato
Parlato


Mattina,il sole aveva da poco iniziato il suo giro illuminando la stanza dove riposava la kunoichi,dopo molto tempo lontana da Kiri aveva deciso di ritonare nella sua vecchia casa dove ormai gli anni trascorsi lontana da essa si facevano sentire,era rimasta tutto il giorno a pulire quando gli fu comunicato che la mattina dopo alle 8:00 sarebbe iniziato il corso all'accademia,non aveva nemmeno messo la sveglia,sapeva bene ke lasciando la finestra aperta si sarebbe atomaticamente svegliata quando i raggi del sole sarebbero filtrati x le tende della stanza dove 1 tempo risiedevano i suoi genitori;
La kunoichi infatti si sveglio controllò l'ora,erano appena le 6 si girò su un fianco dando le spalle alla finestra

Chissà se gli avrebbe fatto piacere il fatto ke io vada all'accademia...

Una serie di ricordi legati alla sua famiglia ed a Akemi la fecero alzare dal letto,il peso di essi si faceva sempre sentire,ma oggi Sakura non voleva pensarci aveva deciso di godersi questa giornata in totale pace e così voleva che fosse,andò in cucina e si preparò una abbondante colazione successivamente entrò nel bagno a vestirsi indossò la gonna nera corta fino a poco + in su delle ginocchia,e la maglia rossa dalle cuciture e i bordi bianchi poi si infilò gli stivali e uscì a fare un giro x il paese della nebbia.

Nonostante io sia stata tanto lontana da Kiri qua si respira sempre 1 aria di serenità...

La ragazza si ritrovò a fissare il prato dove da bambina gli piaceva ritrovarsi con gli amici,quando ancora non sapeva niente di quello ke aveva fatto la sua gemella e quando la famiglia ke aveva credeva la sua,un misto di malinconia e rabbia apparirono sul volto della kunoichi,ora ricordava xkè se n'era andata, il villaggio di Kiri l'aveva sempre ingannata e la sua attuale famiglia gli aveva mentito...
Camminò lenta verso un albero che si trovava nel centro del prato e si sedette lì,ricordava bene tutte le risate che aveva fatto da bambina sotto quell'albero e ora dopo molti anni si ritrovava di nuovo seduta alle sue radici,si mise sdraiata e, al suono del vento ke passava tra i rami si rilassò completamente apposilandosi...

Due ore dopo la kunoichi fu svegliata da delle urla,dei bambini giocavano a rincorrersi li vicino a lei,si cercavano e ridevano insieme,Sakura si lasciò sfuggire un sorriso interrotto poi da una strana sensazione,guardò immediatamente l'ora...erano le 7:40

Oh no!!Devo sbrigarmi non posso arrivare in ritardo il primo giorno di accademia...

Si alzò dall'albero e prese a correre x il villaggio arrivando finalmente all'accademia poi guardò nuovamente l'orologio al polso erano le 7:50 era riuscita ad arrivare in tempo,guardò attentamente x tutto il piano terra finchè non trovò l'aula 10,aprendo la porta xò noto ke non era l'unica ad essere arrivata in orario,un altro ragazzo dai capelli biondi era seduto in un banco della stanza,più in là c'era il suo maestro

Piacere il mio nome è Sakura Hachi

Fece un piccolo inchino e si andò a sedere in 1 banco vicino al suo compagno di accademia aspettando ke anke gli altri entrassero
 
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Sandaime Kazekage
view post Posted on 13/11/2007, 19:10




SPOILER (click to view)
Legenda
narrato
pensato
parlato


Sono le cinque del mattino nel villaggio di kiri e ormai sta albeggiando.
Davanti all'accademia c'è già un ragazzo anche se i corsi inizieranno da li a qualche ora.
Ha i capelli neri come tanti nel villaggio ed ha un bel fisico atletico.
Indossa una maglia e dei pantaloni vecchi e logori dall'uso. Si vede che non fa di certo parte di una famiglia benestante.
Questi è Kimi Kaguya altrimenti noto come "il ladruncolo del mercato".
Kimi non era riuscito a chiudere occhio in tutta la notte per la tensione e , ormai stufo di rigirarsi nel suo letto , era sceso per una passeggiata rilassante.
Aveva attraversato tutto il villaggio silenzioso assaporando l'aria fresca del mattino per schiarirsi la mente.

Devo assolutamente diventare shinobi.

Questo era il suo pensiero fisso.
Doveva diventare shinobi per poter guadagnare qualche soldo da dare in aiuto agli altri poveri ragazzi orfani come lui che dovevano procurarsi da vivere rubando o facendo le elemosina.
Riflettendo su questo era arrivato davanti all'accademia e aveva deciso di attendere lì l'inizio del corso. Non aveva di meglio da fare.
Aspetta , ed inizia a vedere i primi movimenti nel villaggio.
I negozianti più mattinieri aprono i negozi e i lavoratori iniziano a muoversi per recarsi a lavoro. Tutti gli passano davanti senza vederlo , come se fosse invisibile oppure gli lanciano sguardi di disprezzo. Kimi non ci fa caso , è abituato a questo trattamento.

Ormai è mattino pieno e il villaggio è in fermento.
Il mercato è stato allestito e le donne stanno facendo la spesa per preparare il pranzo ai loro mariti e ai loro figli. Anche a Kimi piacerebbe avere una famiglia da cui tornare tutti i giorni ma il destino non ha voluto questo per lui.
I suoi genitori erano due shinobi rispettati nel villagio ma ,purtroppo, erano stati uccisi durante una missione in territorio nemico.
Lo avevano lasciato quando lui aveva sei anni e da quel momento, non avendo altri parenti, era stato costretto a sopravvivere rubando dai banchi del mercato.
A questo era dovuto il suo soprannome.
Sono le 7 e 55. Il ragazzo si alza dal muretto sul quale è seduto e si stiracchia per svegliare i muscoli intorpiditi a causa del tempo trasccorso lì fermo.
Fatto questo entra in accademia. Segue il corridoio del piano terra e trova la porta dell'aula n°10.
Il suo coure bette all'impazzata. Avvicina la mano al pomello ma ha un attimo di esitazione.

Devo diventare shinobi.

Con più sicurezza apre la porta ed entra. Ci sono già due studenti ed un uomo seduto sulla cattedra.

Lei deve essere il mio sensei. Piacere io sono Kimi Kaguya.

Emozionato va a sedersi in un banco lontano dagli altri. Non ama socializzare e preferisce rimanere da solo con i suoi pensieri. L'avventura per realizzare il suo obbiettivo è finalmente iniziata e non può permettersi alcuna distrazione.

Grazie blacklion-sensei per i consigli che mi hai dato. Sono nuovo e non sono molto pratico.


Edited by Sandaime Kazekage - 14/11/2007, 17:48
 
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thekingofdemon
view post Posted on 14/11/2007, 16:14




Studente
Gruppo: GDR Member
Messaggi: 4


Stato: Online: ultima azione eseguita alle ore 15:59, 3 minuti fa



SPOILER (clicca per visualizzare)
narraro
''parlato''
(pensato)


Riu è un ragazzo molto veloce, resistente ed è molto intelligente, perspicace e sopratutto molto panziente e testardo.
Ha di pelle chiara e riesce ad utilizare tutte le risorse che possiede gli piace usare la stategia quando può senza a ricorrere alla forza bruta.
Andando all'accademia vide che i corsi si sarebbero aperti il giorno seguente e facendo un urlo di gioia vedendo che l'avevano preso e sipreparo subbito anche se era mattina.
Riu aveva messo la sveglia alla 7 e in punto ma per l'emozione non riusciva a prendere sonno e domandandandosi che cosa avrebbe imparato, chi erano le altre persone che freguentarono il corso, se sarebbe stato il più forte dell'accademia, e se avrebbe realizato il suo sogno.
Ma a sera tardi si addormentò profondamente sognando che non era riuscito ad arrivare in tempo al corso di Kiri.
E si sveglio alle 7:15 del mattino, e vedendo il calendario si accorse che era Mecoledi 14 che era stato segato e guardando la sveglia si accorse che si era addormentato e stava facendo ritardo.
e aveva poco tempo per vestirsi,lavarsi e fare colazione.
Usci di casa quando erano le 7:50 e l'accademia era dall'altra parte di Kiri.
E facendo una corsa a per di fiato e ripetendo a stesso ''devo fare presto, presto,prestooo!'' e pensando (cazzo propio oggi dovevo fare ritardo).
Riuscii ad arivare all'academia alle 8:02 chidendo dove si trovava la stanza 10 del piano terra.
Entrando in ritardo e vedendo l'istruttore disse ''bungiorno, e scusi per il ritardo''
e sedendosi si rilasso addormentandosi, pensando che c'è l'aveva fatta ad arrivare al corso in tempo.

volevo sapere se si potesse usare la parola nel pensiero
 
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blacklion
view post Posted on 14/11/2007, 16:22




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CITAZIONE
Studente
Gruppo: GDR Member
Messaggi: 4


Stato: Online: ultima azione eseguita alle ore 15:59, 3 minuti fa

Cos'è questa cosa? Non importa mettere quello che hai scritto sopra, toglilo.
Le righe che avevo assegnato erano minimo 20, modda e fai almeno quelle. Aggiusta la leggenda del narrato ecc... che non è messa bene in spoiler. Poi non mi sembra normale scrivere che ti addormenti in clesse, visto che fra pochi istanti avrei parlato.....Riguardo alla tua ultima domanda, che andava messa in spoiler
CITAZIONE
volevo sapere se si potesse usare la parola nel pensiero

Non capisco cosa vuoi intendere di preciso, cmq va bene come come hai fatto.
Credo che sia la tua prima volta, e per ora passi, ma dalla prossima in poi le conseguenze potrebbero essere altre, impara dagli errori...

Sandaime Kazekage, anche la tua leggenda è sbagliata, va messa in spoiler, modda anche tu.
 
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blacklion
view post Posted on 15/11/2007, 13:35




SPOILER (click to view)
Gli utenti axel_1992 - french86 - kio uchiha sono BOCCIATI per non aver postato entro il limite da me consentito.

thekingofdemon affrettati a portare le modifiche che ti ho segnalato xk se no non posso postare io.
 
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blacklion
view post Posted on 19/11/2007, 23:07




SPOILER (click to view)
thekingofdemon è BOCCIATO per non aver moddato entro il tempo che ho consentito, impedendo temporaneamente il continuamento del corso.


SPOILER (click to view)
narrato
parlato
pensato
parlato d'altri


The start of a new adventure:
Erano le 17:00 di un tranquillo e normale pomeriggio, la giornaliera e continua nebbia non cessava mai di inoltrarsi per le vie larghe e alcune volte affollate che andavano a formare il vasto villaggio di Kiri. Il solito vento freddo si aggirava da quelle parti, congelando le povere e stanche ossa degli abitanti presenti per le strade, alzando anche un po di polvere che contribuiva a dare fastidio; erano passati circa 10 minuti da quando Itachi Kaguya, uno dei pochi chunin della nebbia, era uscito di casa e si dirigeva verso il palazzo del Kage. Stava camminando con passo lento, con andatura calma e tranquilla, le mani erano tenute nelle tasche per evitare che si congelino di più. Mentre percorreva il lungo tratto rettilineo che lo avrebbe portato a destinazione, si guardava intorno e vedeva pochi bambini cimentarsi in varie azioni che bene o male li divertivano, alcuni correvano scherzando e ridendo tra loro, altri si allenavano lanciando kunai o shuriken per migliorare la mira e vedendo il loro constante impegno gli venivano in mente i bei ricordi del passato, ricordava Reed e Choji, i primi due suoi allievi molto capaci e in gamba.
Chi sa che stanno facendo adesso quei due ragazzi, hanno dimostrato di avere delle buone capacità durante la loro "permanenza" in accademia, spero che si stiano impegnando molto, sanno bene che l'allenamento è tutto e senza quello un vero shinobi non può andare avanti...E' come se fossero successe solo poche ora fa, io impartivo loro delle prove e degli allenamenti sempre più duri e senza mai lamentarsi con il dovuto rispetto e impegno si davano sempre da fare, per questo hanno raggiunto il loro prima obbiettivo ninja.
Comunque adesso basta rivivere i momenti passati, devo arrivare al palazzo per dare il quotidiano rapporto, spero che oggi il Mizukage non mi assegni compiti noiosi, non ho molta fantasia di lavorare, però non mi possono nemmeno rifiutare, d'altronde gli ordini sono ordini...

Itachi continuava la sua lunga passeggiata, non mancava molto e da li si poteva notare la parte superiore del grande edificio, era il luogo principale nonchè centro dell'amministrazione di tutto il villaggio; dopo 5 minuti il chunin arrivò a destinazione, poteva notare un certo via vai di persone che entravano e uscivano, alcuni, pochi, erano ninja del suo stasso grado, ancora meno, quelli di grado maggiore, altri invece erano comuni abitanti che portavano con loro un certo numero di carte da consegnare a chi di dovere. Non volendo perdere altro tempo, superata la soglia, il Kaguya salutò il suo amico dall'aria stanca e svogliata posto nel grande bancone sulla destra
Ciao Yoshi, come va? Vedo che ti dai da fare, non lavorare troppo che ti stanchi! Se lo viene a sapere il grande capo che batti la fiacca, lo sai che si arrabbia, vero?
Approposito lui dov'è? E' sopra?

Molto spiritoso, caro Itachi, non succede mai niente di bello, è normale che dopo un po il morale scenda...A dire la verità non c'è, ha lasciato detto a pochi che usciva e ha detto anche che sarebbe tornato presto, quindi in serata dovrebbe fare ritorno.
Inoltre ho delle notizie per te...Domani ti devi presentare nell'aula 10, alle ore 8:00 e svolgere il tuo lavoro di insegante per i nuvi arrivati. Buona fortuna!

Appena sentì che il suo amico aveva delle notizie che lo riguardavano pensò subito ad una buona notizia, continuando ad ascoltare infatti sentì che domani avrebbe ricominciato ad insegnare. Era come previsto una notizia che lo avrebbe reso felice, dei nuovi studenti del suo caro ed amato villaggio volevano intraprendere la carriera ninja, subito sul suo viso si formò un sorriso che esprimeva esattamente il suo stato d'animo.
Ok, ci sarò! Grazie di tutto, ah dimentiavo, datti una svegliata....A domani, ciao Yoshi...
Ciao Itachi.
Il sensei stava andando verso casa e mentre ritornava, con un passo più veloce differente da quello di prima, provava una certa gioia in quanto sarebbe uscito dalla monotonia delle ultime settimane, stava per istruire dei nuovi allievi e l'idea gli piaceva molto, pensava che sarebbe stato utile ad altre persone e questo aumentava ulteriormente il suo buon umore. Questa "esuberanza" ,se cosi si può definire, era molto limitata, di certo non se ne andava in giro ad gridare e a saltare come uno scolaretto, dopo tutto era un chunin, ma il sorriso comparso in precedenza non accennava a diminuire...Passo dopo passo percorreva la strada del ritorno, il tempo stava migliorando, il vento andava e veniva, mentre la nebbia incominciava a diradarsi...Dopo 20 minuti Itachi aprì la porta di casa sua, tolse prima il verde e bellissimo giubbino caratteristico di un Chunin, dopo posò ad uno ad uno i suoi attrezi ninja che porta sempre con se. Liberatosi di tutto ciò, per concludere la giornata decise direttamente di andarsi a sdraiare nel letto e poco dopo mentre era assorto nei pensieri riguardandti domani, si addormmentò con entrambe le mani poste dietro alla nuca...
The new students:
La sveglia indicava le 6:00, era una calma e serena mattina quella che si poteva notare dalla finestra, Itachi si stava svegliando e più tardi sarebbe andato ad allenare dei nuovi, e sperava vogliosi, alunni in erba. Appena alzato, dopo un momento di stiramenti e sbadigli, si alzò strofinandosi gli occhi e barcollando a destra e a sinistra arrivò di fronte alla finestra e con decisione la aprì senza pensare cosa avrebbe subito, infatti, visto l'ora e specialmente il luogo in cui si trovava, arrivò tempestivamente una ondata di aria gelida accompagnata da un po di nebbia che svegliò subito il chunin provocandogli l'effetto di 10 doccie fredde fatte tutte in una volta sola.
Mamma mia che sono scemo, fa un freddo cane, spero solo che dopo questo giochetto non mi prenda il raffreddore...Dovevo pure aspettarmelo, si vede che sto ancora dormendo...
Dopo richiuse la finestra, andò in bagno, preparò un bagno sperando che dopo averlo fatto si sarebbe ripreso quel tanto che bastava per sentirsi in forma.
Appena finito, si rivestì indossando per ultimo, il suo consueto giubbotto verde chiaro equipaggiandosi anche con tutte le sue armi...Erano le 19:15, era passato più di un'ora dal suo risveglio, ma visto che era ancora effettivamente troppo presto la calma aveva fatto ad padrona. Per ultima cosa, prima di uscire di casa, Itachi andò in cucina prese due biscotti dall'apposito pacco e tenendoli ben stretti in bocca, si avviò verso l'accademia mantenedo un'andatura normale e costante.
In mente stava già progettando come si potesse svolgere la sua imminente giornata, quando ad un tratto
Io mi sto davvero rammollendo, sono o non sono un membro del fortissimo e sanguinario clan Kaguya, è vero che il mio spirito combattivo è un po sceso visto la mancanza di combattimenti, però mi devo dare una regolata, adesso è meglio continuare a camminare senza pensare ad altro...
Dopo vari minuti, alle 7:45, le porte della'accademia si trovarono di fronte allo sguardo del sensei che adesso stava entrando dirigendosi nell'aula 10, in quanto era prorpio li che sarebbe incominciato un nuovo corso. Nel grande e lungo corridoio c'erano pressochè 3 o 4 persone, fra poco, il luogo, si sarebbe riempito di voci assordanti, fracasso e macello degli studenti più piccoli che sarebbero andati di qua e di la. Piano piano, passo dopo passo Itachi raggiunse l'aula 10, aprì la porta ed entrò avvicinandosi subito alla cattedra si appoggiò su di essa per aspettare l'arrivo degli alunni.
Tutti questi banchi vuoti di certo non si riempiranno tutti, comunque spero che si presentino tutti, il villaggio ha bisogno di nuovi ninja capaci e volenterosi su cui fare affidamento.
Non passò molto, infatti dopo pochi minuti il primo varcò la soglia e le prime sue parole furono
Salve, suppongo lei sia il mio sensei...
Dopo un attimo di esitazione
Io sono Kevin Hanatsu, ma questo è il cognome di mia madre. Spero di trovarmi bene con lei sensei.
Dopo queste parole, il sensei non fece alcun segno che potesse assomigliare ad un saluto o quant'altro ma rimase incuriosito per aver sentito che quello era il cognome della madre, però adesso non era il momento per indagare o per saperne di più, per adesso si dovevano tutti presentare in classe. Gli altri due arrivarono quasi nello stesso momento, presentandosi prima con
Piacere il mio nome è Sakura Hachi
l'altro con
Lei deve essere il mio sensei. Piacere io sono Kimi Kaguya.
A tutti e due, Itachi riservò lo stesso trattamento; passarono 10 minuti ma degli altri parteciapnti al corso nemmeno l'ombra...
Credo di aver aspettato anche abbastanza, adesso possiamo incominciare. Bene, il nuovo corso di Kiri è formato da due ragazzi, di cui uno appartenente al mio stesso clan e una ragazza...Sarà interessante vedere come si comporteranno...
Il chunin si stacco dalla cattedra, fece un passo in avanti verso gli alunni seduti tra i banchi e incominciò a parlare
Salve ragazzi, io sono Itachi Kaguya, Chunin e sensei del nostro caro e amato villaggio, sarò il vostro insegnante per tutto il resto del corso, che per alcuni potrebbe anche durare poco se non dimostrerete di dare ogni volta, durante l'assegnazione delle varie prove, il meglio di voi stessi impegnandovi sempre al 100%. Vi premetto che mi aspetto grandi cose da voi, voglio che raggiungiate tutte le caratteristiche adatte ad un buon genin, voi sarete i nuovi ninja di domani e per prepararvi al meglio, inseganndovi tutto quello che è necessario, io darò tutto me stesso, quindi non preoccupatevi o scoraggiatevi, ma sappiate trarre dei vantaggi dalle parole che vi dico.
Spero che non mi abbiano preso come una persona totalmente fradda e insensibile, il mio clan è quello dei valorosi Kaguya e credo che l'unico ragazzo presente qui, mi abbia capito meglio degli altri. Adesso è meglio che incominci a darmi da fare illustrando loro la prima prova...
Itachi guardava ad una ad uno i ragazzi e la ragazza seduti di fronte a lui e fra poco si sarebbe rivolto di nuovo a loro, gli stava lasciando giusto il tempo di farsi le prime impessioni e idee, ma ancora era presto, c'era molta strada da fare, ma immagginava che non sarebbe stato particolarmente difficilie...Girando per un attimo lo sguardo fuori verso la finestra, il chunin vide che il tempo stava leggermente migliorando ma qui a Kiri era difficile fare delle previsioni e dopo quel momento la sua attenzione ritornò di nuovo verso gli alunni
Per prima cosa voglio che vi alziate ad uno ad uno, rimanendo sempre sul posto, e mi diciate tutta sulla vostra vita privata, ovviamente questo non lo faccio per impicciarvi dei vostri affari, ma solo per cercare di conoscerci meglio facendomi un'idea su di voi e sul votro passato...Voglio inoltre che mi illustriate i vostri obbiettivi ninja o semplicemente le vostre ambizioni future, dopo potete nuovamente sedervi.
Dopo Itachi fece il giro della cattedra e si sedette sulla sedia aspettando le risposte che aveva chiesto di dare.

CITAZIONE
Intato scusate il ritardo, ma prima di oggi mi è stato impossibile scrivere qualcosa visto i vari impegni che mi hanno occupato molto.
Per questo post voglio un minimo di 40 righe poichè la descrizione c'e e non è poca, scrivete quanto più potete, sempre rispettando tutto quello che vi ho detto nel mio primo post, avete sempre 3 giorni di tempo; la scadenza è alle ore 16 di Giovedì 22.
Ecco adesso delle brevi descrizioni sui vostri post:
- Naruto___kun: va bene, migliora ancora la lunghezza e il contenuto, ma non preoccuparti, con il tempo imparerai tutto quello che ti serve ;)
- °*marty°*: stessa cosa vale per te.
- Sandaime Kazekage: anche tu migliora come descrizione e lunghezza, inoltre posta senza andare continuamente a capo senza motivo, le righe, ovviamente, vengono contate per il loro reale numero. Altro piccolo errore è stato quanto hai detto
"Ci sono già due studenti ed un uomo seduto sulla cattedra."
Nella mia scheda ho 17 anni :P Comunque non è assolutamente un rimprovero, è solo una precisazione che dovevo fare.

 
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Sandaime Kazekage
view post Posted on 20/11/2007, 16:52




SPOILER (click to view)
narrato
pensato
parlato
parlato altrui


Kimi se ne stava seduto al banco immerso nei suoi pensieri. Non riusciva ancora a credere che finalemte era riuscito a ad entrere in accademia, lui che era considerato nel villaggio un ladruncolo e da cui nessuno si aspettava niente e acui nessuno si interessava.
Ma li smentirò. Diventerò shinobi e dimostrerò che anche io posso essere utile al villaggio, gli dimostrerò che anche io esisto.
Ad un certo punto il giovane sensei, che fino a quel momento era rimasto seduto sulla cattedra, si alzò e fece un passo verso di loro dicendo:
Salve ragazzi, io sono Itachi Kaguya, Chunin e sensei del nostro caro e amato villaggio, sarò il vostro insegnante per tutto il resto del corso, che per alcuni potrebbe anche durare poco se non dimostrerete di dare ogni volta, durante l'assegnazione delle varie prove, il meglio di voi stessi impegnandovi sempre al 100%. Vi premetto che mi aspetto grandi cose da voi, voglio che raggiungiate tutte le caratteristiche adatte ad un buon genin, voi sarete i nuovi ninja di domani e per prepararvi al meglio, insegnandovi tutto quello che è necessario, io darò tutto me stesso, quindi non preoccupatevi o scoraggiatevi, ma sappiate trarre dei vantaggi dalle parole che vi dico.
Kimi rimase sconcertato. Non sapeva che anche il sensei faceva parte del suo stesso clan,i Kaguya, che ormai era quasi estinto. A parte i suoi genitori, Kimi non conosceva nessun'altro che facesse parte del suo clan. Fino ad ora.
Anche lui è un Kaguya?
Dopo questo momento di sconcerto Kimi si riprese considerando questo aspetto un vantaggio per lui. Se il sensei faceva parte del suo stesso clan lo avrebbe sicuramente capito meglio degli altri e avrebbe potuto allenarlo nel modo migliore. Per Kimi il sensei Itachi divenne un punto di riferimento sin da quel momento. Per lui il maestro era un esempio di come lui voleva diventare, di come avrebbe voluto essere in futuro. Il maestro Itachi rappresentava il traguardo di tutte le sue ambizioni. Per questo decise di adottarlo come esempio da seguire per poter diventare un giorno come lui. Intanto il sensei riprese a parlare.
Per prima cosa voglio che vi alziate ad uno ad uno, rimanendo sempre sul posto, e mi diciate tutta sulla vostra vita privata, ovviamente questo non lo faccio per impicciarvi dei vostri affari, ma solo per cercare di conoscerci meglio facendomi un'idea su di voi e sul votro passato...Voglio inoltre che mi illustriate i vostri obbiettivi ninja o semplicemente le vostre ambizioni future, dopo potete nuovamente sedervi.
Detto questo fece il giro della cattedra e si sedette sulla sedia aspettando le loro risposte. Visto il rispetto che aveva già iniziato a nutrire verso il suo sensei, Kimi si fece avanti per primo. Voleva fargli buona impressione fin dalla prima lezione del corso. D'altro canto chi ben inizia.......
Io sono Kimi Kaguya e faccio parte del prestigioso e rispettato clan Kaguya. I miei genitori, Hidehira Kaguya e Akemi Kaguya, erano entrambi chuunin del villaggio di kiri ma purtroppo sono rimasti uccisi durante una missione di spionaggio nel villaggio di konoha. Io da quel momento sono rimasto solo visto che ,a parte loro ,non avevo altri parenti. Ho vissuto ,anche se non ne vado fiero, rubando dove potevo o con delle offerte che alcuni generosi cittadini mi facevano. Non ho mai avuto vestiti nuovi o cibi caldi da mangiare, ma sopratutto non ho mai avuto l'affetto di nessuno a parte quello dei ragazzi nelle mie stesse condizioni. Per questo motivo la mia ambizione è quella di diventare shinobi per poter mettere da parte qualche soldo con la riconpensa delle missioni portate a termine. In questo modo potrei donare i risparmi ottenuti ai ragazzi che ,come me, sono orfani e abbandonati che così potrebbero avere un'esistenza quasi normale. Ho sofferto molto durante la mia breve vita e vorrei evitare che succedesse ad altri quello che è successo a me. Inoltre vorrei dimostrare alla comunità del villaggio che anche un ladruncolo da mercato senza genitori ed abbandonato a se stesso può diventare ,con l'impegno, uno shinobi abile e rispettato. Questi sono i miei sogni e anche se a voi possono sembrare futili e banali per me sono veramente importanti. Con questa breve narrazione spero di averla soddifatta sensei. Ho cercato di essere il più preciso ed esauriente possibile per farle capire la mia situazione.
Dopo aver parlato Kimi si riaccomodò al suo posto. Sperava con tutto il cuore di aver fatto una buona impressione al sensei. Degli altri non gli importava un granchè. Se loro lo lascivano in pace lui di certo non sarebbe andato a cercarli. D'altronde non aveva mai avuto molti amici neanche tra i poveracci come lui e non aveva intenzione di iniziare a cambiare adesso. Era nella sua natura essere isolato e solitario. Per lui l'unica cosa importante erano i suoi obbiettivi.

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Grazie ancora per non avermi bannato blacklion. non avevo idea che non si potesse mettere un altro forum dove trovare le scans di naruto la mia è stata solo inconsapevolezza e poca esperienza. chiedo ancora scusa per l'increidbile cavolata che ho fatto.


Edited by Sandaime Kazekage - 20/11/2007, 21:21
 
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blacklion
view post Posted on 20/11/2007, 17:02




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Sandaime usa sempre la stessa leggenda con cui hai iniziato a postare, poi che intendi con il "Legenda" ?
 
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Sandaime Kazekage
view post Posted on 20/11/2007, 17:35




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CITAZIONE (blacklion @ 20/11/2007, 17:02)
Sandaime usa sempre la stessa leggenda con cui hai iniziato a postare, poi che intendi con il "Legenda" ?

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nulla volevo solo metterlo in evidenza ora moddo
 
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Naruto___kun
view post Posted on 20/11/2007, 20:06




Act Second

SPOILER (click to view)
narrato
parlato
pensato
parlato Kimi
parlato sensei


Il sensei non aveva degnato Kevin nemmeno di uno sguardo, ma il ragazzino non si creò inutili problemi. Egli aspettò alcuni minuti prima che i suoi compagni di corso arrivassero, durante i quali ebbe l'occasione di osservare a fondo e nei dettagli il suo sensei. Questi era giovane, Kevin gli avrebbe attribuito più o meno 18 anni, e di media statura. Il suo sguardo incuteva timore e rispetto allo stesso tempo. Lo studente aspettò pazientemente, e dopo aver scrutato il volto del suo maestro chinò il capo.
Dopo qualche istante varcò la porta della classe una ragazzina, all'incirca coetanea di Kevin che disse di chiamarsi Sakura Hachi. Lo studente dai capelli d'oro aveva intenzione di gettare un singolo e rapido sguardo alla sua nuova compagna: non era abituato a vedere delle ragazze, e ora che ne aveva di fronte una era percorso da un'emozione sconosciuta: il fascino del nuovo lo ammaliava e fece in modo che quello sguardo che avrebbe dovuto essere discreto e poco duraturo, finì nel trasmorsari in una contemplazione. La ragazzina si presentò e si mise a sedere vicino a Kevin. L'aspirante shinobi la guardò e le sorrise, poi lentamente tornò ai suoi pensieri:

Questo è il mio primo giorno d'accademia...e onestamente non mi lamento del sensei e della prima compagna di classe...ne dovrebbe mancare uno...

Kevin non riuscì nemmeno a finire di elaborare il suo pensiero che entrò il terzo ed ulktimo allievo del sensei Itachi. I due ragazzini già seduti ascoltarono con attenzione la sua presentazione:

Lei deve essere il mio sensei. Piacere io sono Kimi Kaguya.

La sua fu un'elucubrazione minima e concisa. Il ragazzo sembrava essere abbastanza timido, infatti si sedette distante dai due compagni di corso. Kevin notò un'espressione a lui familiare nello sguardo del ragazzo appena entrato: egli aveva gli occhi di chi ha sofferto, occhi conosciuti da Kevin in quanto in suo stesso possesso. Le sue riflessioni però furono interrotte bruscamente dalla voce del sensei, che squarciò il macabro silenzio venutosi a creare nella fredda aula, piena di banchi di colore grigiastro. La voce del sensei era decisa e sonora.

Salve ragazzi, io sono Itachi Kaguya, Chunin e sensei del nostro caro e amato villaggio, sarò il vostro insegnante per tutto il resto del corso, che per alcuni potrebbe anche durare poco se non dimostrerete di dare ogni volta, durante l'assegnazione delle varie prove, il meglio di voi stessi impegnandovi sempre al 100%. Vi premetto che mi aspetto grandi cose da voi, voglio che raggiungiate tutte le caratteristiche adatte ad un buon genin, voi sarete i nuovi ninja di domani e per prepararvi al meglio, inseganndovi tutto quello che è necessario, io darò tutto me stesso, quindi non preoccupatevi o scoraggiatevi, ma sappiate trarre dei vantaggi dalle parole che vi dico.

Kevin non potè fare a meno di sottoporre a giudizio critico ogni singola affermazione del suo sensei:

Amato villaggio...io non direi...questo villaggio è popolato da gente fredda e insensibile, che viene cresciuta nell'odio e con il solo scopo di uccidere, dimostrarsi crudeli...bè, ad ogni modo mi pare entusiasta del suo compito, è coinvolto da questa esperienza, glielo si legge negli occhi oltre che a desumerlo dalle sue parole...

Nell'animo di Kevin si fece spazio progressivamente, a mano a mano che il discorso del suo maestro procedeva, il desiderio di impressionare questi, farsi notare. La mente del ragazzino cominciò a viaggiare in un tripudio di spicce emozioni:

Se...dovessi impressionarlo...magari potrebbe portarmi con se in qualche missione...oppure insegnarmi qualche tecnica...oppure, ma sarebbe solo un sogno, potrebbe desiderare di diventare il mio sensei personale...

Dopo questo volo di fantasia, l'espressione sul volto del ragazzo mutò.

Mah...che cosa vado a pensare...quasi mi disgusto...come posso fare pensieri così stupidi e smielati...spero non si ripeta più...

Kevin era un ragazzo molto riservato, timido se si vuole, ma a causa della sua infanzia travagliata era cresciuto nell'odio della gente del suo villaggio e di un clan di Konoha, il clan Aburame, che, come gli era stato raccontato, aveva ucciso suo padre. Inoltre, molta gente tentava di demolire la figura venerata maggiormente dal ragazzino, quella dell'idolatrato padre di cui Kevin non conosceva neanche il cognome. Dunque, questo ammasso di sentimenti dolci e sinceri era a lui ignoto, e gli provocava un forte disagio.
Nel mezzo dei turpi pensieri del ragazzo il sensei seguitò:

Per prima cosa voglio che vi alziate ad uno ad uno, rimanendo sempre sul posto, e mi diciate tutta sulla vostra vita privata, ovviamente questo non lo faccio per impicciarvi dei vostri affari, ma solo per cercare di conoscerci meglio facendomi un'idea su di voi e sul votro passato...Voglio inoltre che mi illustriate i vostri obbiettivi ninja o semplicemente le vostre ambizioni future, dopo potete nuovamente sedervi.

Era una richiesta tutto sommato semplice, ma Kevin aveva bisogno del tempo necessario a raccogliere le idee, organizzarle in un discorrso ordinato, e soprattuto selezionare le informazioni da dare, poichè egli non aveva la benchè minima intenzione di mostrare le proprie debolezze alla gente; infatti, il piccolo studente era convinto che mostrare i propri punti deboli portasse solo a inutili sofferenze, la fiducia da lui concessa a qualunque persona nella sua vita, era risultata mal riposta e puntualemente tradita, ecco il motivo della sua diffidenza.

Per primo parlò il suo compagno, Kimimaro, ma Kevin non ascoltò una singola parola del suo discorso, poichè era troppo occupato a preparare il suo. Quando dedusse dal silenzio che era tornato padrone, che il ragazzino aveva terminato il discorso, si alzò in piedi, smuovendo leggermente il banco e provocando un lieve rumore creato dallo strisciare di questo.

Buongiorno. Io sono Kevin, Del mio cognome preferirei non parlare, dato che non sò neanche quale è in verità; infatti il nome di mio padre mi è sconosciuto purtroppo. Il mio obiettivo è appunto ricollegato a questo: devo scoprire chi era mio padre, la figura che più di tutte venero ed ammiro. Spero di meritare di essere un suo discendente. Ma non è tutto qui: c'è un motivo più sincero e meno profondo di questo. Voglio avere potere per compiere la missione della mia vita: vendicare mio padre.

Kevin pronunciò d'un fiato tutto il discorso con vivace e rapida parlantina, quasi avesse fretta di concludere, e in effetti era così: il ragazzino temeva di rivelare dettagli insignificanti o che dovevano restare segreti, cme per esempio il nome degli uccisori di suo padre. In realtà aveva pianificato di evitare di trattare del suo desiderio di vendetta, ma poterlo finalmente dirl oa qualcuno che ascoltava lo aveva abbagliato, rendendogli impossibile glissare su quell'argomento. Dopo alcuni istanti di silenzio, però, Kevin continuò il suo discorso, che sembrava essere concluso, ma non lo era. Infatti disse, fissando negli occhi il sensei:

Sono convinto di riuscire in questo esame. Mi impegnerò al massimo, come ho fatto tutti gli anni della mia vita fino ad ora. Ho concluso.

Quest'ultima parte del discorso di Kevin era permeata da un senso di superiorità intrinseco nel ragazzo: sin da bambino infatti, si era dimostrato meno abile dei suoi coetanei in qualsiasi cosa, ma se c'èera una cosa che sapeva fare era lo shinobi: egli elaborava soluzioni tattiche all'istante, strategie troppo complesse per un ragazzo della sua età. Il suo mentore, gli ripeteva spesso che possedeva un quoziente intellettivo di gran lunga superiore alla norma, ma Kevin non aveva mai compreso mai fino in fondo questa affermazione, se non compiacendosi del suo riscontro pratico. Inoltre il ragazzino era abilissimo con i ninjutsu e i taijutsi, nei quali si era allenato per 5 anni, sotto la rigidissima supervisione del vecchio signore che lo aveva cresciuto, Hiruto Genka. Durante il lugnhissimo e provante periodo di allenamento, Kevin aveva guadagnato fiducia in sè stesso e consapevolezza dei propri mezzi, almeno i nquesto campo. Ciò spiega come il ragazzino sia tendezialmente timido nella vita, ma non appena ci si avvicina al campo dell'essere nija, egli cerca semrpe di emergere, scavalcare gli altri, dimostrarsi superiore, quasi per dimostrare a se stesso di poter essere il numero uno in qualcosa, proprio l'unica cosa che manteneva collegato la fragile catena congiungente Kevin al padre, shinobi di altissimo livello, a quanto gli era stato raccontato.

L'espressione di Kevin era radicalmente diversa nei due spezzoni del suo discorso: la timidezza e la sofferenza erano padroni nella prima permeata anche da sentimenti, mentre la tracotanza e la superbia si erano impossessati della seconda che invece era fredda e priva di pathos.

Terminata la presentazione, lo studente si rimise a sedere lentamente, stando attento a non provocare rumori che lo infastidivano. Una volta ritornato seduta sulla lignea sedia, osservò la compagna d'accademia e di banco, aspettando che cominciasse a proferire i primi verbi del suo discorso. Kevin non aveva ancora valutato il suo discorso, preso com'era dalla curiosità di sentire quella figura sconosciuta parlare.

Penserò dopo a cosa ho detto, come e se il mio discorso è stato efficace.
 
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°*marty°*
view post Posted on 22/11/2007, 14:23




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scusate ma io gg nn riesco proprio a postare domani devo fare 1 test x il recupero del debito e oggi mi tocca studiare 3 capitoli tra psicologia e sociologia

scusate ancora
 
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blacklion
view post Posted on 22/11/2007, 15:03




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ok, va bene, studia e recuperalo ;) xD
 
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Naruto___kun
view post Posted on 22/11/2007, 15:06




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nessun problema x me ^^
 
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36 replies since 11/11/2007, 12:17   716 views
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