| blacklion |
| | narrato parlato pensato parlato d'altri Il sensei prima di lasciale la classe aveva fatto un discorsetto ai ragazzi, gran parte delle sue parole erano riferite verso l'unico Kaguya rimasto, che probabilmente non aveva capito come andava svolto l'esercizio del controllo del chakra, infatti si era limitato a provare solo una volta abbandonando lo svolgimento di esso, per Itachi questo era un errore non indifferente che però venne perdonato subito consideranto l'emozione e la poca esperienza che il ragazzo aveva; arrendersi mentre si sta cercando di imparare non è un comportamento adatto al carattere di un vero ninja, questo doveva essere insegnato in quanto una lezione del genere non si dimentica per il resto della vita, se si è deboli o si dimostra di essere tali non si va avanti e non si riusciranno mai a superare le difficoltà che ogni giorno si abbattono contro di noi, le parole emesse pochi istanti prima servivano a fare comprendere proprio questo, la resa è la peggior sconfitta per uno shinobi, ancora di più se appartiene al valoroso e fiero clan Kaguya. Non passò molto tempo, infatti appena tutti i compagni finirono le loro prove Kimi si alzò e dopo aver osservato gli errori e le minime particolarità dell'esercizio anche lui si preparava per ripetere quello che prima aveva fallito, adesso doveva aver capito il meccanismo, infatti senza alcuna difficoltà, l'aumentare a il successivo diminuire di chakra non gli diedero nessun problema, anche lui ci era riuscito, inoltre aveva imparato a non arrendersi e imparare dagli errori, cosa fondamentale per la tanto aspirata promozione. Ora tutti i componenti del 5° gruppo accademico di Kiri si stavano dirigendo verso il luogo della seconda prova il cui scopo era nuovamente il controllo del chakra, questa volta però sarebbe stato un tantino diverso e impagnativo. Arrivati nel piccolo boschetto munito anche di un lago non rimaneva altro che scegliere il punto esatto e spiegare la successiva prova facendo una piccola dimostrazione. Fatto ciò, con una certa sorpresa da parte del sensei, due dei tre ragazzi presenti davanti ai suoi occhi, stavano lasciando il corso per motivi del tutto sconosciuti; non avevano aperto bocca, fecero solo lo sforzo di ripercorrere la strada effettuata poco prima lasciando speranze e ambizioni in quei pochi metri in cui il corso stava per continuare, forse spaventati da ciò che stavano per affrontare o scoraggiati da non si sa che cosa, prima uno e poi l'altro abbandonarono la loro possibilità per essere promossi, almeno fino alla riapertura di una nuova classe che avrebbe riofferto loro la stessa possibilità. Itachi non fece nessuna reazione alla loro decisione, sbagliata o giusta che fosse era quasi sicuro che avevano le loro buoni ragioni, il loro allontanamento non gli interessava più di tanto, non poteva forzarli a rimanere e nemmeno poteva interrompere e non dare la possibilità all'unico giovane di apprendere le nozioni base per cresciere e migliorare... Strano, sembravano ragazzi volenterosi di fare, pieni di ambizioni, ma adesso si sono dimostrati l'esatto opposto...Anche se ne è rimasto solo uno devo continuare ugualmente, non mi sembra giusto che per capricci dei compagni lui debba rinunciare, semmai verrà promosso è meglio che Kiri abbia ninja capaci che si sappiano prendere le proprie responsabilità, vediamo come se la cava ora...Pochi istanti ancora e l'unico aspirante ninja di quella classe avrebbe incominciato la sua seconda prova basata sul controllo del chakra, la concentrazione acquisita prima non era l'unica cosa che questa volta sarebbe servita, adesso si doveva tirare fuori un pizzico di bravura che risultava fondamentale per andare avanti, un piccolo venticello soffiava in quello spazio non troppo grande, i rami degli alberi erano leggermente ondulati, mentre le foglie al di sopra compivano un moto molto disordinato che le portava in tutte le direzioni; dopo che Itachi fece vedere come andava svolta la salita del tronco, Kimi era pronto per eseguirla a sua volta... La prima volta, come previsto, non andò a buon fine, il chakra impastato nei piedi non era sufficientemente denso e omogeneo per reggere il peso del suo corpo, quindi l'adesione con la corteccia risultò fragile, questa volta aveva capito che non poteva arrendersi subito, altrimenti sarebbe stato bocciato istantaneamente, la ramanzina di prima forse aveva fatto capire qualcosa al giovane Kaguya, che dopo una caduta seguita da un leggero tonfo si stava rialzando per riprovare nuovamente. La seconda volta il chakra accumulato nella pianta dei piedi era fin troppo e di conseguenza, anche se uno studente alle prime armi non ne possedeva molto, la corteccia si frantumava, non facendo trovare una base su cui poter camminare. La terza ed ultima volta, grazie agli errori precedenti, aveva dato esiti positivi, la giusta quantità di chakra era stata emessa, anche se ad alcuni metri di altezza c'erano stati dei problemi per via della stenchezza, la prova era stata superata, Kimi era arrivato in un ramo capace si sorregerlo. Mi ricorda tanto me da piccolo, quattro anni fa anche io affrontavo la stessa prova, se non sbaglio mi ci sono volute 4 occasioni, il mio sensei era un uomo davvero bravo, severo ma allo stesso tempo comprensivo, grazie a lui oggi sono diventato quello che sono, spero di dare lo stesso aiuto anche a questo ragazzo e a tutti gli studenti che in futuro saranno miei allievi...Continuiamo con l'allenamento...La stanchezza per un ragazzo della sua età e del suo livello influiva non poco, contando anche lo sforzo dell'esercizio fatto in precedenza, quello che stava per affrontare lo avrebbe sfinito del tutto, per esperienza personale, fatta da Itachi a suo tempo, quei 10 minuti di riposo avrebbero solo potuto fare del bene, per la prova successiva l'energia doveva essere non poca...Da sopra l'albero la visuale era molto ampia, il vento si era calmato, l'acqua del laghetto era ritornata una tavola, limpida e tranquilla, fra poco sarebbe stata proprio quest'ultima il centro della prova, per adesso era presto, ancora pochi minuti, senza muovere un muscolo, fissando il centro del lago di fronte a lui, Itachi cominciò a parlare con il suo studente che si trovava poco più in la Kimi, riposati 10 minuti, riprenditi il più possibile, puoi stare anche sul ramo, appena ti do il segnale ricominciamo l'allenamento...Furono solo queste poche parole a dare la conferma del lavoro svolto in precedenza, nessuna approvazione, nessun elogio, altro non era necessario, per adesso non doveva preoccuparsi. Per fare passare il tempo Itachi prese un kunai dalla tasca e lo conficcò con un movimento e una rapidità quasi monotona, per circa 10 minuti la mano destra era impegnata a scalfire la superfice del tronco in cui era seduto, alla fine si fece un solco abbastanza profondo, il suono che veniva emesso rilassava il sensei e faceva trascorrere melgio i minuti restanti...Il tempo stava passando, il kunai non venne riposto e con un piccolo salto che lo portò poco più avanti, Itachi balzò a terra e mentre scendeva la punta del coltello ninja fece una grande linea retta, poi l'arma venne riposata; sicuro che lo studente lo stesse ascoltando, Itachi cominciò a parlare Bene, credo che ti sia riposato abbastanza, per questa prova devi usare tutta l'esperienza acquisita fino ad ora, anche se può sembrare simile, l'esercizio che stai per affrontare è molto diverso dai due precedenti, l'emissione del chakra era l'inizio, il controllo di esso su una base solida è la seconda fase, adesso la terza consiste nell'utilizzare la tua energia per camminare sopra l'acqua, per un ninja è una cosa base saper camminare su qualsiasi superfice, questi esercizi portavano ad un unico risultato, riesci in questo e il corso potrà andare avanti, ti ricordo che sbagliare non sarà un poblema e ti aiuterà solo a migliorare, osserva come faccio io, tu però ti dovrai fermare al centro del lago per circa un minuto, dopo arriva dall'altro lato della riva...Non posso dire altro, dovrà cavarsela da solo, altrimenti non migliorerà mai...Passo dopo passo Itachi si avvicinava alla riva, mise entrambi le mani in tasca e poggiò il piede destro sull'acqua, poi il sinistro, il chakra non si notava nemmeno, l'abitudine era tanta che nemmeno ci faceva caso, in pochi secondi la riva venne oltrepassata del tutto, Itachi si girò e guardò dritto negli occhi Kimi come per dirgli che adesso era il suo turno... CITAZIONE Come ti ho gia detto, scusami un mondo, il periodo non è stato dei migliori e quindi non ho potuto postare prima....Per questo post voglio un minimo di 100 righe da fare entro una settimana, hai molto da scrivere se ti impegni ne puoi fare molte di più. Se qualcosa non ti è chiaro chiedi pure ^^ Giudizio: - ~Kimi: ok, puoi scrivere di più e andrà solo a vantaggio tuo.
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