Corso KR-6, Sensei: Keita Mikawa / Corso Portato a termine

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Kiss me!I'm contagious
view post Posted on 6/4/2008, 14:48




§ ..::I'LL Became Genin! ::.. §



CITAZIONE
parlato Karin
narrato
pensato

La mora dopo aver fatto sparire la copia aspettava impaziente il giudizio del sensei, doveva essere positivo, non ammetteva sbagli.
Ad un tratto sentì dei passi, Keita guardò la sala quasi sbalordito, i ragazzi se ne stavano andando, non rispondendo nemmeno alla domanda, avevano mollato.Restavano solo lei e il sensei in quell'aula fredda.La cosa era quasi imbarazzante. Ma si doveva andare avanti, la kiriana non voleva di certo perdere tempo. La gravidanza, i problemi con akira, tutto aveva ostacolato la sua crescita a livello fisico e mentale.Doveva diventare forte.Basta essere peso per qualcuno, basta farsi difendere, doveva per forza valere qualcosa, sennò perchè vivere?Un impiccio dell'esistenza, un niente della vita?No, non poteva accettare questo destino.A volte gli uomini solo con le proprie forze e decisioni, lo possono cambiare, per aspirare a qualcosa di più appagante.Ed era ora di agire.Karin scosse la testa piuttosto infastidita, aspettava altri comandi dal sensei.Sapeva bene che ora Keita l'avrebbe sottoposta a prove molto più dure, la cosa non la spaventava, era una continua lotta con se stessa.
Il Mikawa dopo aver preso la decisione di bocciare gli altri due studenti spostò lo sguardo verso la mora , pronto per dare altri ordini.
Le aspettavano 3 dure prove, la prima, far uscire il chackra dal proprio corpo, stando attenta a non accumularne troppo,altrimenti avrebbe rischiato di perdene il controllo, la seconda è di sviluppare la capacità del controllo del chackra, doveva arrampicarsi sul muro in pratica.E l' ultima consisteva nell'attaccare il sensei attuando una strategia.
La mora non si aspettava prove cosi impegnative, ma doveva farlo.
Fece cenno di si con il capo, restò ferma lì davanti a Keita , in posizione eretta.Le braccia erano distese lungo il corpo, le mani chiuse nei pugni, doveva concentrarsi.Chiuse gli occhi e sospirò.

§ devo unire le due energie..§

Difficile, non riusciva a liberare la mente. Ogni minima cosa, o rumore la distoglieva dal suo compito. Lo sguardo fisso del sensei, le lancette dell'orologio che battevano forti, ogni minuto, i passi nel corridoio di altri studenti, voci, il silenzio le faceva captare tutto. Male, molto male.Scosse il capo forte e aprì di scatto gli occhi.

§sto facendo, una figuraccia, dio..possibile che non riesco a concentrarmi§

Ci riprovò, non le costava nulla infondo.
Chiuse gli occhi di nuovo.Ora non c'erano i rumori a distrarla, ma pensieri,la figura di Akira le oscurava la mente, una profonda tristezza colpì l'animo della shinobi.Questa volta la ragazza strinse forte i pugni, nervosa.
Aprì gli occhi per l'ennesima volta.Forse Keita si stava stufando di lei

§forza...§

Ultimo tentativo, questa volta doveva farcela.Si rilassò totalmente, sciolse pure i pugni. Distese le spalle e il corpo.Doveva liberare la mente, fissò il pensiero sulle due energie che doveva unire, doveva avere la sensazione che lo stesse facendo lei medesima.Piano dal corpo, una leggera aurea azzurra rivestì il corpo della kiriana, partendo dai piedi finendo poi leggera sopra la testa.
Aprì di scatto gli occhi, e l'aurea sparì per perdita di concentrazione, ce l'aveva fatta?Incrociò lo sguardo con quello del sensei, per poi silenziosamente andare verso il muro, quello in fondo alla stanza , così che Keita potesse osservare lo spettacolo.

§Non posso fare l'errore di prima, qui la concentrazione deve essere tenuta per molto più tempo.E sopratutto, non distogliere l'attenzione sul punto che andrò a scegliere per concentrare il chackra§

Con calma cercò di meditare, il suo obbiettivo erano i piedi, solo così avrebbe potuto salire sulla superficie del muro.Cercò nella borsetta attaccata al fianco destro un kunai, avrebbe fatto un segno sul muro per constatare il miglioramento.Più andava in alto più scalfiva il muro, doveva arrivare al soffitto.
Afferrò saldamente il kunai per il manico e cercò di concentrarsi.

§ i piedi..uhm..§

La shinobi non trovò difficoltà nel controllare il suo chackra, dopotutto aveva capito come fare per accumularlo in una giusta quantità ora semplicemente oltre a pensare alle energie fuse insieme doveva sforzarsi anche ad individuare bene la parte dove avrebbe riposto il chackra. L'aurea azzurra di prima ora era sui piedi, la kiriana sorrise con aria strafottente.

§dai, il peggio è fatto§

Fissò convinta quella fredda parete pronta per salire.Troppa sicurezza, grosso errore.Poggiò il primo piede saldandolo, poi l'altro, piano piano iniziò a salire, aveva raggiunto circa un metro d'altezza.

§sta andando bene§

Perse la concentrazione, l'aurea sui piedi svanì all'improvviso, si era distratta.

§oddio§

Sentì il peso del corpo come un grosso sacco di mattoni che la trascinava giù, infatti cadde colpendo violentemente la schiena, non aveva nemmeno fatto in tempo a segnare con il kunai l'altezza raggiunta.
Una volta al suolo cercò di alzarsi piano, toccandosi la parte dolorante.Mai farsi troppo grandi.Questo lo doveva ancora imparare.Riprese la posizione eretta cercando di ignorare la grande fitta.Sospirò.

§liberare la mente..§

Concentrò nuovamente il chackra sui piedi e riprese salire la parete, con calma, passo dopo passo raggiunse i due metri di altezza, iniziò quasi a tremare, la paura di cadere la stava opprimendo, cercava di scacciare via quel pensiero, dio non era possibile ogni cosa andava storta,troppi pensieri, sapeva bene che avrebbe fatto di nuovo i conti con il suolo, peccato che ora l'altezza era doppia.Sentì la pianta del piede che piano scivolava.Afferrò saldamente il kunai e fece un segno sul muro, all'altezza del viso, per poi lasciarsi cadere.
Atterrò in ginocchio, accusò un forte dolore alle rotule.Le veniva quasi da piangere.

§Dio ma perchè!!!§

Iniziò a battere forte i pugni a terra e scaraventò via il kunai, non le seviva a nulla.Alzò gli occhi verso la parete.Fissava con rabbia quell'insignificante segno.

§Non ce la faccio.§

Abbassò il viso di colpo, lasciando che i lunghi capelli lo coprissero.Si accovacciò incurvando la schiena e portando le spalle in avanti.

§Come posso, sperare di diventare forte, a volte penso, che tutto questo non serva a nulla.Chi è debole resta tale, le convinzioni servono solo ad illuderlo, per fargli capire meglio la sua inutile situazione, appena si scontra con le difficoltà della realtà..§

Si alzò di scatto.

§..ma non deve essere il mio caso§

Si aggiustò i calzoncini, il sensei si limitava solo a fissarla.Non interveniva con giudizi e questo la confortava.Avrebbe voluto che ci fosse stato qualcuno li, tipo Yunko, che aveva sempre sperato in lei.Era sola anche in queste situazioni, ormai l'aveva accettato.
Mise il chackra sui piedi.

§Niente errori stavolta.Magari, se provo a correre, dovrò diminuire la resistenza di concentrazione e arriverei per lo meno fino in cima, per il soffitto ci penserò poi.Certo , se cado a testa in giù, rischio davvero di ammazzarmi.§

Si avvicinò di nuovo al muro.Posò prima il piede destro, poi il sinistro, li alternò ad un andatura lenta e calma,arrivò al primo metro d'altezza.Poi con uno scatto iniziò a correre veloce, resistette ,arrivò ai 3 metri, soddisfatta mise i peidi pari, inclinò le ginocchia per fare pressione contro la parete, si lasciò scivolare piano, le scarpe facevano attrito conto il muro rallentando la caduta, non poteva dicerto saltare da una tale altezza, raggiunta quella giusta si spostò leggermente all'indietro staccando i piedi dalla superficie della parete, un piccolo slancio e cadde a terra, ammorbidì l'impatto con il suolo piegandosi sulle ginocchia, come fosse stata una molla, per poi tornare in posizione eretta.

§e ora il soffitto..§

Si passò una mano tra i capelli, stanca.Lanciò uno sgaurdo con la coda dell'occhio verso Keita, non sapeva bene perchè.Forse voleva cercare un sorriso, un segno di approvazione.Tornò con il viso frontale alla parete

§Allora, invece ora percorrerò con velocità i 3 metri d'altezza per poi rallentare appena tocco il soffitto, mi servirà la massima calma, non posso agitarmi.Devo pensare bene, non voglio cadere, mi farei troppo male.Dopo addio corso.Raggiungerò la parete opposta, quella dietro il sensei, li poi o la scendo camminando o posso tentare la caduta fatta in precedenza, spero non conti se non percorrerò anche l'altro muro.Vediamo§

Si massaggiò un attimo le ginocchia, le facevano abbastanza male, aveva anche un piccolo ematoma su quella destra.Non poteva soffermarsi su queste cose, doveva andare avanti.
Concentrò il chackra, ormai non aveva davvero più problemi in questo.Iniziò a salire sulla parete, fece un forte scatto in avanti che la portò ai soliti 3 metri di altezza, poi si bloccò di scatto, con calma posò il piede destro sul soffitto, iniziò ad avere paura, ma la soffocò, chiuse gli occhi, non voleva vedere sotto.Avrebbe immaginato solo , come se stesse camminando su una semplice superfice, la cosa era abbastanza difficile , sopratutto quando si sentì a testa in giù, respirò piano, si concentrò sui passi, prima il destro poi il sinistro, il cuore batteva piano, ci stava riuscendo.Percose altri 3 metri senza difficoltà, all' apparenza, ma dentro stava facendo di tutto per concentrarsi, per non lasciarsi abbandonare ai timori.Appena sentì con il piede sinistro l'angolo che divideva il soffitto dalla prossima parete aprì gli occhi.Lì capendo che aveva superato il primo fece un altro scatto in avanti, cerco di percorrere velocemente l'altro muro quello proprio alle spalle della cattedra.Arrivata quasi alla fine , inciampò, cadde di nuovo.
Una volta a terra restò lì

§c..ci sono riuscita?§

Sgranò gli occhi e spostò lo sguardo verso il soffitto, era esausta, e ancora doveva aspettarla un'altra prova, quella più difficile di tutte, ma per ora non voleva pensarci, sorrise.Non disse nulla, non sentiva nemmeno i dolori.Stava per finire tutto, sarebbe passata di grado.Si alzò con fatica e guardò il sensei.

"Spero non conta che all'ultimo sono caduta."

Si sistemò gli occhiali e fece la parte da superiore, nonostante Keita sicuramente avesse capito quanto la kiriana avesse sofferto per le prime due prove.Era una sua indole cercare di non mostrare la sua debolezza.Il sensei la portò fuori dall'accademia, su un prato , c'erano pochissimi alberi, e un rusciello poco distante.
Era giunta l'ora della terza prova.Doveva attaccare il sensei.
Erano distanti l'uno dall'altra di circa 20 metri.Keita fece cenno a Karin di inizare, non si mise nemmeno in posizione di difesa, restò li, con le mani in tasca.Forse aveva capito chi aveva difronte, un incapace.

§Non si mette nemmeno in posizione difensiva, dio quantomi fa innervosire.Se sono arrivata fino a qui, qualcosa pure conterò.Allora, il sensei aveva parlato di strategia, non devo fare cose avventate, prima devo pensare alla tecnica da usare, poi escogitare un modo per avvicinarmi a lui, per poi colpirlo, un attacco corpo a corpo è da escludere, mi prevederebbe facilmente e sopratutto, mi repingerà con molta facilità..però.

Con la coda dell'occhio notò un ruscello, sorrise.

§la moltiplicazione acquatica,bè non sarebbe male.Sono sicura che questa è una tecnica che non sbaglio anzi.Ma come fare, per confonderlo,è forte.L'unica cosa che mi può fregare è il fatto che la mia copia ha solo il 50%della mia velocità, riconoscerebbe subito chi delle due sono.Vediamo

Le venne un'idea.

"Iniziamo!"

Urlò con strafottenza al sensei.Compose i 3 sigilli velocemente, piano grazie alla vicinanza del rusciello si formò un'altra copia, si creò un alone di fumo e apparve proprio dietro di lei un'altra Karin, identica.La shinobi cercò nella borsa attaccata al suo fianco un flash, lo strinse nella mano destra, e velocemente lo fece scaraventare a terra distruggendolo, un forte bagliore di luce coprì sia la shinobi che la copia, non facendo vedere nulla al sensei,Karin, che prima era spostata dietro il suo 'falso' ora fece a cambio di posizione.

§la velocità della copia è la metà della mia,bè, la farò correre al massimo, io le starò dietro, andando piano , così il sensei per forza dovrà pensare che in realtà io sia la mia copia.Almeno spero.Magari lui mi considera abbastanza scontata

Finito il bagliore causato dal Flash la copia iniziò a correre velocemente e la shinobi le stette dietro.La prima afferrò un kunai, si avvicinò di quasi di 2 metri al sensei, lì piegando il gomito tentò di lanciare l'arma verso la spalla sinistra di Keita.Questro avrebbe portato il sensei a schivare l'oggetto spostandosi verso destra, posizione in cui si sarebbe trovato difronte a Karin, che era a 4 metri di distanza.Essendo probabile che il Mikawa venisse tratto in inganno dall'offensiva studiata dalla kunoichi, questa avrebbe sfruttato l'attimo in cui Keita avrebbe colpito la copia per attaccarlo.Impegnato nel suo intento, la kiriana avrebbe fatto un forte scatto in avanti aquistando una notevole velocità per raggiungere il suo sensei, arrivata a circa un metro di distanza da lui, avrebbe concentrato il chackra nella mano,e l'avrebbe colpito con un pugno.

§Spero che vada tutto bene, sennò non saprei proprio cosa fare§

Karin fissava la copia che correva contro il sensei, ora non le restava che pregare.


SPOILER (click to view)
Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu

Villaggio: Kiri (Orig. Cascata)
Posizioni Magiche: 3 (veloce)
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se sfruttando l’acqua presente nella zona, almeno dieci litri entro dieci metri. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 25 metri, superata questa distanza ritornano acqua. La resistenza agli urti è bassa, e le copie si disfano appena subiscono una ferita lieve. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 8 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 5 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, la loro velocità è però dimezzata rispetto all’originale, mentre la forza risulta ridotta del 90%. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche. Se toccati la loro consistenza è fisica. Solitamente non sono armati, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica).
[Massimo copie: Studenti 2, Genin 3, Chunin 4, Jonin 6, Kage/Sannin 8, Sennin 10]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso per Copia)


 
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Akira_Uchiha
view post Posted on 6/4/2008, 15:09




Il post rispetta la lunghezza e la eccede di gran lunga. Erano tre prove in una e sono a conoscenza del fatto che non sia semplice trattarle in modo semrpe esaustivo e prolisso. Buone le descrizioni e la caratterizzazione del pg, sei cresciuta dall'inizio del corso correggendo anche gli errori ortografici e di battitura. Permane ancora qualche forma tipica del parlato che ocntinui ad inserire nei tuoi scritti, ma con buona volontà eleiminerai senza fatica anche questo elemento. Un consiglio per il futuro: qualsiasi azione tu compia, che tu abbia un idea, o che tu salti, cerca semrpe di descriverla al massimo. Non accennare mai nulla senza svilupparla, una volta che inserisci una cosa bnel testo hai il dovere di espanderla all'inverosimile. Cose invece che saresti in grado solo di abbozzare tralasciale solamente, perchè un testo nel quale si accenni a qualcosa ma non la si sviluppi dà la sensazione di incompletezza.
In ogni caso ti do il mio verdetto:

Sei Genin, ritengo che tu possa meritarti questo grado. L'accademia per te temrina qui, ma i miglioramente non sono mai destinati a finire per nessuno. Non prendere la promozione come una meta, ma come un obiettivo raggiunto, dal quale riesci a vederne altri ben più importanti. Cerca sempre di migliorarti, miraccomando.

Passo all'assegnazione di Ryo ed Exp:

Ryo: 130
Exp: 50
 
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16 replies since 9/2/2008, 21:14   578 views
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