CITAZIONE
narrato
pensato
parlato
Charter three:
Something like meEra passata quasi un’ora da quando il Kinchou aveva fatto il suo ingresso all’interno della grande fortezza assieme ai due compagni di team: Kilua e Sasame. Ai tre di Oto,selezionati direttamente dal Kokage stesso,erano state prime impartite alcune semplici istruzioni e lasciati poi liberi di proseguire da soli,senza conoscere contro chi o cosa sarebbero andati incontro. Il classico fattore x,l’incognita per eccellenza…
Successivamente si erano trovati a studiarsi a vicenda e ragionare sulle prove da superare,almeno questo finchè non si parò loro davanti la prima grande difficoltà di quell’esame chunin: una tempesta di kunai e shuriken da affrontare,o meglio da sopravviverci,in uno spazio lievemente angusto. Le motivazioni della messa in atto di tale prova servivano a verificare la velocità,la prontezza mentale e la coesione dei team,ma il rischio era alto ed anche un solo errore da parte di uno di loro poteva significare morte,cosa che il genin dalle sei braccia deplorava e non voleva nemmeno prendere in considerazione. Non era venuto lì per rimetterci la vita,anche ferirsi gravemente gli pareva un’onta assai grave,che non avrebbe mai voluto sopportare;al momento della comunicazione della partecipazione al grande evento aveva sin da subito pensato che avrebbe fatto di tutto solo per se stesso,non a caso nella prima difficoltà si figurava ad agire in solitaria. Quando aveva saputo invece di dover avere un team e per di più un capogruppo ai cui ordini doveva sottostare,non aveva preso con ottimismo la notizia,ma anzi si era lasciato andare,osservando solo cosa sapevano fare i due che l’affiancavano. Chiaramente non erano tipi qualunque e glielo seppero dimostrare,ricacciandogli indietro ogni sorta di scetticismo: erano davvero ninja capaci,degni di stare al suo fianco,e perché no,anche lui doveva esser fiero di trovarsi in una grande squadra.
Cooperazione: più o meno involontariamente era questo ciò che avevano messo in scena pochi secondi fa,avevano creato una difesa semi-perfetta per se stessi e perfetta,sempre ammesso che possa esistere qualcosa di realmente perfetto a questo mondo,per il team 2 completo,si erano protetti a vicenda. Quasi inconsapevolmente avevano scelto tecniche che potessero favorire in qualche modo gli altri,oltre ovviamente a preservare la propria integrità fisica,perché appariva ormai scontato,dal momento in cui quel perfido meccanismo era scattato per far dei lor corpi scempio,che chi rimaneva indietro danneggiava anche il resto della squadra.
E così dopo aver utilizzato la tecnica della Raffica di suono,che aveva respinto le armi che puntavano contro Kilua,egli stesso e Sasame,Takashi si concesse un momento di riposo e tranquillità. Uno sbuffo di stanchezza,nulla più. L’adrenalina permeava il suo corpo e montava il suo spirito,che si esaltava nel superare le difficoltà,ma pian piano anch’essa sarebbe scemata,come un attimo prima scemava la frequenza delle armi da taglio che si dirigevano imperiose verso il gruppetto,fino a che non si estinse del tutto,con un conseguente rilassamento dei muscoli del giovane. Un sorrisetto spuntò allora sul suo viso: aveva momentaneamente conquistato la vittoria,nonostante fosse ben conscio che un esame chunin non poteva limitarsi a così poco,ma per il momento,almeno per alcuni secondi ancora,desiderava crogiolarsi in quello stato d’animo di rilassamento e letizia.
Ma si sa,chi ha la predisposizione per spiccare e fare il leader sa sempre distinguersi per l’uso sopraffino delle capacità intellettive,ed un chunin è sempre un buon comandante;il genin,essendo stato scelto per partecipare,era stato ritenuto avere alcune delle qualità fondamentali se non tutte,e mai come ora l’avrebbe dimostrato.
Si impose uno strenuo stato di calma,come quella che aveva mantenuto per tutta la prima parte del lungo tragitto che avrebbero dovuto percorrere,ed andò vicino ai compagni per accertarsi del tutto che non avessero riportato ferite. La prima a subire il suo attento esame fu la giovane donna,l’unico essere femminile del team 2,che suscitava un tipo di interesse piuttosto particolare nel diciassettenne. Si avvicinò con fare sicuro alla ragazza dai capelli rossi e con grazia,ma anche con fermezza,le avrebbe preso le braccia per controllare che la sua delicata pelle non avesse subito tagli alcuni,il sangue non sembra,almeno per come immaginava mentalmente il Kinchou,starle bene addosso. Ma non era solo un fattore estetico,v’era proprio un forte desiderio nel ragazzo dai tre occhi che la donna a cui bramava non si facesse del male. Senso di protezione? Forse,ma probabilmente iniziava ad attrarlo anche il suo tipo di carattere,evento assai raro dato che le donne per lui sono più che altro uno sfogo fisico parecchio piacevole.
Dopo che avesse finito di osservarle gli arti superiori l’avrebbe squadrata dai piedi sino ad arrivare al dolce viso,nei cui occhi avrebbe immerso i propri per un fugace,ma intenso istante. Occhi comuni e particolari che si incontravano da distanza ravvicinata per la prima volta;occhi di cui sempre era andato fiero per le loro sfumature sul dorato;che lo distinguevano da tutti gli altri umani.
Le labbra leggermente carnose si dischiusero,lasciando visibile per poco la bianca dentatura, per pronunciare delle parole rivolte alla genin,esponendo tutto con un tono di voce piuttosto basso
Mi sembra tu stia bene o mi sbaglio?Rapido e conciso. Il suo stile. Non amava dilungarsi,voleva che fossero sempre le sua gesta a parlare e non le sue parole,nonostante fosse un buon oratore,giacché sapeva scegliere quale usare e come utilizzarle. Quasi tutte le azioni del giovane potevano essere considerate frutto di premeditazione,nonostante non mancasse l’azione dell’istinto,la parte irrazionale che ogni essere umano ha insita in sé.
Dopo aver avuto una conferma della sua incolumità la lasciò perdere e dandole le spalle con noncuranza si diresse verso il ragazzino dai capelli bianchi che li capitanava. Sembra anche lui illeso,ma di certo non sarebbe andato a comportarsi in maniera gentile con quel tipo che vedeva anche come rivale. Anche quest’ultimo gli avrebbe dato una conferma,verbale o non,sul suo stato di salute e quello sarebbe stato il segno inequivocabile che era giunto il momento di proseguire…
Quanto invece concerneva il corpo stesso del Kinchou era facile evincerlo: egli,il più dotato fisicamente,non aveva subito alcun colpo dai kunai e gli shuriken.
Terminato il controllo generale,era giunto il momento di proseguire,stanchi o meno che fossero. Dovevano uscire da quel corridoio in qualche modo e l’unica maniera per adesso era proseguire dritti dinanzi a loro,poiché oltre non si scorgeva,per adesso,sentiero alcuno.
Avrebbero ripreso lo schieramento precedente,con Kilua leggermente avanzato e spostato verso sinistra,Takashi,un paio di passi in dietro,verso destra ed infine la Fuuma dietro a tutto in posizione centrale. Forse non era la formazione perfetta per un team composto da tre elementi,ma era senz’altro la disposizione che meglio avrebbe funzionato in spazi ristretti come quelli in cui purtroppo si trovavano;dovevano anche adeguarsi all’ambiente circostante piuttosto rapidamente e grazie,alla precedente intuizione del capogruppo,poc’anzi c’erano riusciti più che bene.
Il cammino riprese a passo lento,per evitare di trovarsi impreparati a nuove spiacevoli sorprese, evitando prima di ferirsi sulle lame,ancora affilate,delle armi rimaste depositate sul terreno e dopo aver percorso quei cinque metri abbondanti in cui quella ferraglia predominava,si ritrovarono di nuovo col pavimento libero da intoppi,almeno a prima vista. Non era da escludere che subito dopo scattasse un’altra trappola,al fine di coglierli indeboliti od impreparati, per cui tutti erano prevenuti e stavano,per così dire,coi piedi di piombo. Per quanto potesse sembrare strano persino Takashi si stava concentrando al massimo,senza rivolgere,se non di rado,le attenzioni alla kunoichi che aveva alle spalle. Si sentiva il più pronto e per questo doveva badare alla ragazza ed anche al capitano ufficiale di quella prova,infondo mettersi in mostra sarebbe stato comunque utile se non fondamentale.
Le sue pupille vagavano analizzando ogni centimetro quadrato del corridoio,flebilmente illuminato dalle sporadiche torce,aderenti alle pareti;il pavimento non sembrava presentare dissesti o mattonelle scheggiate o leggermente rialzate… Tutto per adesso pareva tranquillo,ma era solo calma apparente perché nessuno di loro si permetteva di rilassarsi e né tantomeno le difficoltà erano già terminate,anzi…
I genin avanzavano mantenendo quell’andatura lenta,dai passi quasi cadenzati,producendo un ritmo di suoni ripetitivi e monotoni al massimo,qualche volta si aggiungevano i suoni dei respiri più affannosi o stanchi dei ragazzi,uno sbadiglio ogni tanto proveniva dalla bocca di Takashi,visibilmente annoiato da quella fase di stallo.
In dieci minuti,il tempo che era trascorso da quando avevano ripreso la marcia verso un’uscita,l’unico elemento che era variato in quell’ambiente era il numero delle torce;man mano che procedevano se ne potevano contare sempre più a distanza di pochissimi metri,di modo che l’illuminazione dell’androne rimanesse d’intensità costante. Le dimensioni dell’area infatti aumentavano a poco a poco,la distanza dal soffitto al terreno era sempre più elevata e quella dalle grigie pareti al centro del corridoio,la zona d’intermezzo in cui rigorosamente si tenevano i tre,memori del rischio che si poteva correre avvicinandosi troppo agli estremi,si ampliava meno rapidamente. Per un bel po’ quei cambiamenti nella struttura del portentoso castello variarono ben poco,non dando quindi alcun reale segnale ai membri del team 2. La strada percorsa fino ad allora era stata rettilinea,ma adesso stavano incontrando la prima deviazione: un angolo a destra era la loro scelta obbligata;con ancor maggiore cautela svoltarono,accorti e pronti a difendersi da insidie nascoste lì dietro…
Ma,fortunatamente,ancora nulla si poneva ad intralciare il cammino dei ninja dell’Otokagure no Sato. Anzi l’androne andava allargandosi maggiormente e con più frequenza;per degli sprovveduti quello sarebbe parso un buon segno,o comunque non avrebbero posto la dovuta attenzione al fenomeno;fortuna che in quel gruppo nessuno era uno sprovveduto ed anzi v’erano presumibilmente ottimi strateghi. Il Kinchou infatti sospettava che tutto ciò che li circondava in quell’edificio non seguisse la casualità,bensì regole proprie ben definite,quindi già da prima stava riflettendo su cosa potessero mai significare quei continui aumenti di dimensioni…
Dopo alcuni metri percorsi da quando avevano svoltato il largo angolo,ebbe una prima conferma,dato che oramai le pareti erano distanti l’una dall’altra almeno 50 metri ed il soffitto superava i 60,delle proprie teorie: qualcosa di grosso,umano o animale od oggetto che fosse,li “attendeva”. Con l’espressione del viso leggermente contratta per i dubbi sull’imminente futuro si mise ad osservare con attenzione Kilua… Il più piccolo del gruppo,sia d’età sia di fisico,non si era dimostrato affatto male come capogruppo,anche se era fin troppo taciturno;in un certo senso i suoi modi l’avevano messo in buona luce agli occhi del giovane della sei bracci,quest’ultimo aveva però rinvenuto un difetto non trascurabile nel piccoletto: non era molto disposto alla collaborazione,ma preferiva tenere per sé i propri pensieri ed agire in solitaria. Caratteristica che acuminava i due uomini,ma il più grande sapeva benissimo che in una prova del genere doveva scendere a compromessi ed accettare di non poter far tutto secondo il proprio personale gusto,mentre era in dubbio: Kilua l’aveva compreso? Probabilmente dall’azione precedente del team si era reso conto che senza un buon lavoro di squadra non sarebbe ancora incolume,ma se ciò era avvenuto non lo dimostrava affatto.
Takashi,che oramai era concentrato e deciso ad assumere a sua volta il ruolo di leader,aveva deciso che per facilitare la coesione del gruppo avrebbe dovuto esporre le proprie idee al compagno;con gli occhi infissi sulle spalle di lui,gli si rivolse brevemente per accennare al “problema” dell’aumento delle dimensioni del corridoio.
L’hai notato anche tu,vero?Sebbene avesse omesso il nome della persona a cui si stava rivolgendo,era piuttosto agevole comprenderlo sia per il tono usato sia per l’allusione che conteneva. Il quesito inoltre era piuttosto retorico,in quanto il genin conosceva già a grandi linee la risposta che avrebbe ricevuto,ma l’interrogativo era stato posto per altro motivo e non per risposta affermativa,che ricevette dal parigrado
Nel frattempo i tre avevano proseguito per la strada obbligata,dovendo anche svoltare un altro paio di volte,prima a sinistra poi nuovamente a destra;ormai l’androne era largo 63 metri e l’illuminazione restava fioca a causa della grossa distanza fra le coppie di fiaccole. La cosa più utile a carpire le informazioni su chi o cosa si sarebbero trovati a fronteggiare fu un lieve odore che aleggiava nella zona… Per semplici esseri umani rappresentava solo qualcosa di indecifrabile,ma così non era per il Ragno… Sulle sue labbra infatti si formò un ghigno non appena sentì in maniera distinta il debole profumo…
Qualcuno della famiglia…Era giunto il suo momento,nella situazione che stava per venire a crearsi era il più adatto e nessuno avrebbe potuto guidare meglio il team 2. Con evidente eccitazione,sia per l’incontro/scontro col suo simile sia per l’occasione d’oro che stava avendo,si rivolse al piccoletto dai capelli bianchi.
E’ della mia “famiglia”. Il comando passa a me,fidati di ciò che dicoNon gli importava molto di come avrebbe reagito l’effettivo comandante o ciò che avrebbe pensato in quel momento di lui la Fuuma,adesso se volevano sopraffare di nuovo le difficoltà poste dagli esaminatori dovevano lasciarlo fare. Anche se con riluttanza,Kilua(scusa ma dovendo postare per primo devo essere per forza il caposquadra)gli concesse di ricoprire il ruolo che il Kinchou esigeva,purché questo facesse un buon lavoro…
Investito della nuova carica sorpassò il ragazzino che l’aveva detenuta fino ad un attimo prima e si arrestò,voltandosi indietro verso i compagni. Dopo un attimo di silenzio,che contribuiva a dare una certa teatralità alla scena,si diede ad un breve sproloquio
Tra poco subiremo un attacco. So che avvertite anche voi l’odore anomalo,piuttosto intenso,ma solo io conosco a chi appartiene. Come già detto è un mio simile anche se non posso sapere con esattezza come sia fatto,quindi vi dirò cosa fare stesso sul momento. Ora ditemi se possedete la tecnica della Nube incendiaria o un’abilità innataIl tono usato era piuttosto duro e diretto,voleva far capire che dovevano seguirlo. Dopo una pausa provò a mostrarsi più comprensivo al fine di guadagnarsi,oltre che rispetto,anche fiducia.
Capisco che ognuno di noi non voglia rivelare molto sul proprio conto,ma,che ci faccia piacere o meno,siamo una squadra e dobbiamo fornirci a vicenda più mezzi possibiliDetto ciò si zittì,passando ad ascoltare le dichiarazioni della donna e del ragazzino dai capelli bianchi.
Non appena entrambi ebbero terminato,riprese egli la parola sbrigandosi nel descriversi e nel fare il punto della situazione,dato che aveva avvertito sempre più forte l’odore dell’essere a lui ancora parzialmente ignoto.
Bene possedendo tutti e tre la tecnica della Nube incendiaria possiamo utilizzarla nel momento più appropriato con effetti devastanti. Io,invece,sono come mi vedete: non posseggo sei braccia ed un occhio in più solo per apparenza…Per la prima volta dava informazioni sul suo conto e della propria abilità di famiglia: era un tipo riservato per quanto concerneva confidenza o rivelazioni sui propri poteri,dopotutto era sì abituato a vivere a contatto con varie persone,principalmente Kinchou,ma non si poteva dire che avesse degli amici. In quest’ultimo discorso,anche se forse risultava ovvia in lui la presenza di qualche particolare capacità,si era esposto molto,verbalmente era stato piuttosto allusivo,ma era sicuro che avessero compreso la realtà dei fatti… Ma se così non fosse stato l’avrebbero visto all’opera molto presto..
L’odore si era purtroppo intensificato,nonostante i tre fossero rimasti fermi nello stesso punto per parlare fra loro,significava solo una cosa: stava arrivando da loro.
Il diciassettenne contrasse per un istante il volto immaginando con repulsione che forma potesse mai avere il suo simile,ma la preoccupazione,stranamente più per gli altri che per se stesso,lasciò spazio al sadico divertimento del particolare ragazzo: chiunque fosse l’avversario,l’avrebbe sconfitto.
Il conflitto risultava imminente e proprio per questo motivo il nuovo leader si accinse a dare le ultime disposizioni: comunicò una variazione della formazione,si sarebbero disposti perfettamente a triangolo,con il mezzo-aracnide in posizione di testa,Sasame e Kilua come gli estremi inferiori,cosicché potessero esser pronti quest’ultimi ad evitare un attacco improvviso,scartando semplicemente ai lati.
Sul soffitto nei meandri più scuri,che non potevano essere illuminati dalle fioche fiaccole a causa della notevole altezza,si muoveva agilmente un essere quasi completamente nero,oscuro come oscura era la zona in cui si teneva. Nonostante la grande mole,si spostava con silenziosa rapidità su lunghi filamenti bianco-argentei e favorito dalle tenebre si era ritrovato esattamente sopra le teste dei giovani,che nel frattempo si erano schierati come aveva ordinato il Kinchou…
Con il suo grande occhio scarlatto puntato sul gruppetto pensava erroneamente che quelli sarebbero divenuti il suo lauto pranzo,facile da prendere;non sapeva che il Ragno è il cacciatore e non la preda. Da un filo della poderosa tela iniziò a scendere prepotentemente per arrivare alle spalle del mezzo-aracnide ed attaccarlo indisturbato… La gigantesca creatura irta di peli neri stava lì,pronta,con le fauci spalancate,ad inghiottirlo,ma fortunatamente questo,che aveva percepito dalla puzza emanata da quell’essere,stava all’erta e non appena fu avvisato dai compagni,scattò all’indietro con una capriola,facendo chiudere nel vuoto le fauci del ragno gigante.
Ma perché un ninja dotato come lui stava per perire senza nemmeno accorgersi dell’imminente pericolo? Un’esca che si rispetti non fugge prima di aver allettato in qualche modo il nemico;Takashi ben conosceva gli usi degli aracnidi e del loro attaccamento nel voler per sé chi avevano designato come bersaglio,perciò voleva farsi carico di tale ruolo. E’ vero che non conosceva sino ad un attimo prima la vera forma dell’essere contro cui si sarebbero dovuti scontrare,ma era convinto che la prima parte della sua strategia avrebbe funzionato contro qualunque essere vivente che emanasse quel tipo di odore…
Il genin si rimise in piedi in poco meno di un secondo,per evitare di essere preso a mezz’aria dall’essere oscuro;una volta in piedi per la prima volta osservò per bene,con gli occhi leggermente sbarrati,la figura che aveva di fronte e che nel frattempo si era posata sul pavimento: un’enorme Vedova Nera,grossa in totale circa 25 metri,con il busto ovale largo 16 metri e parecchio rialzato dal terreno,le solite otto zampe,quattro per lato,esili ma lunghe circa 6,la testa grossa circa tre metri con due fauci poco affilate,ma possenti;un occhio chiuso con una cicatrice ad x,segno inequivocabile che si era ritrovato a combattere anche altre volte,e l’altro di colore rosso scarlatto… In poche parole avevano messo loro contro un vero e proprio mostro,cresciuto sicuramente in cattività ed abituato a cibarsi di uomini.
Non saremo noi il tuo nuovo pasto,essere immondo!Lo stupore,a cui si era unito anche un lieve rumore,svanì,o meglio messo in secondo piano,venendo sostituito da un sadico divertimento,da una fermezza e voglia di salvaguardare,se stesso e i compagni,fuori dal comune. Prima che la Vedova tornasse all’attacco,Takashi,mentre arretrava lentamente senza darle le spalle,diede finalmente le indicazioni vere e proprie a Kilua e Sasame.
State attenti ai suoi attacchi,anche se la terrò occupata io! Kilua mettiti con Sasame al lato destro della bestia,dovrete distruggerle o disabilitarle almeno due zampe consecutive,con una massa del genere perderà l’equilibrio e sarà in nostra balia!Mentre urlava loro gli ordini,,a bestia,completamente nera,si diede una spinta con le poderose zampe lanciandosi con rapidità inaspettata contro il Kinchou,che per evitare l’affondo dovette solamente tuffarsi al lato sinistro,di modo che il destro fosse libero per i suoi compagni,sul pavimento;l’animale,con sorpresa del Ragno,era più veloce dello shinobi stesso e saltare od arretrare gli avrebbe garantito ferite sicure sul suo corpo allenato. A terra invece avrebbe potuto evitare il colpo,anche se si arrischiava non poco avvicinandosi all’esterno delle zampe sinistra:era l’esca e in quanto tale doveva correre dei pericoli,anche se i suoi calcoli di spazi e distanze,in grado di garantirgli l’incolumità,gli sembravano esatti.
Con un colpo di reni si rimise ritto sulle gambe,osservando con piacere che i soci si trovavano ove aveva indicato Takashi stesso;era giunto il momento di attivare la propria abilità innata e facilitare ai due il compito ingrato.
Uno scatto e l’occhio dal colore simile all’ambra si aprì donandogli maggiore precisione,per merito della visuale aumentata e l’accrescimento della capacità di comprendere le profondità e le distanze;le altre due paia di braccia,rimaste inerti per ore dalla notte precedente,si rianimarono.
.:GENI DEL RAGNO DORATO:.
Villaggio: Suono
Clan: Kinchou
Attivazione: Ci si concentra sul proprio Sistema Circolatorio del Chakra (Consumo di Chakra: Basso). L'Abilità dura fino all'esaurimento del Chakra del ninja che esegue la Tecnica oppure al rilascio della Tecnica stessa. Mantenere attivo questo potere costa una quantità di Chakra per ogni turno in cui rimane attivo (Escluso il Primo)
[Attivare i Geni del Ragno Dorato conta come Tecnica Base]
Caratteristiche dei Portatori: Sei Braccia (Quattro delle quali normalmente inerti); Tre Occhi (Uno dei quali normalmente inerte); Precisione Aumentata di Molto; Forza Diminuita.
[Livello I: Massimo una Ragnatela per turno, per tagliare una di essa c’è bisogno almeno di una lama pari a quella di una Wakizashi, se tirata resiste alla forza di un’Energia Rossa con Caratteristiche medie]
[Livello II: Massimo tre Ragnatele per turno, per tagliare una di esse c’è bisogno almeno di una lama pari a quella di una Katana più un accumulo Basso di Chakra durante il colpo, se tirata resiste alla forza di un’Energia Blu con Caratteristiche medie]
[Livello III: Massimo sei Ragnatele per turno, per tagliare una di esse c’è bisogno almeno di una lama pari a quella di una Tagliateste più un accumulo Medio-Basso di Chakra durante il colpo, se tirata resiste alla forza di un’Energia Viola con Caratteristiche medie]
[Livello IV: Massimo dieci Ragnatele per turno, per tagliare una di esse c’è bisogno almeno di una lama pari a quella di un’Arma Leggendaria (Samehada, Spada del Boa, etc.) più un accumulo Medio di Chakra durante il colpo, se tirata resiste alla forza di un’Energia Nera con Caratteristiche medie]
Abilità comune a tutti i Livelli: Il ninja è in grado utilizzare fino a quattro arti superiori aggiuntivi, all’inizio sono deboli ma con l’avanzare della propria maestria il ninja li renderà sempre più simili a quelli primari. Avendo un solo Sistema Circolatorio del Chakra non è possibile eseguire due Tecniche Avanzate nello stesso turno, nonostante le molte braccia.
Abilità Bonus: Il ninja è in grado di aprire il terzo occhio che ha sulla fronte. Questo lo rende difficilissimo da sorprendere e rende la sua precisione con le armi da lancio più che perfetta (la percentuale di centrare un bersaglio fermo nel punto desiderato supera il 100%, ovviamente l’avversario può difendersi normalmente).
[Richiede i Geni del Ragno Dorato Livello II]
CITAZIONE
.:Livello I (Minimo Genin - Energia Verde):.
Il ninja attiva uno speciale tipo di Chakra, e ne infonde una piccola parte nelle proprie braccia “secondarie”. Grazie a questo fatto attiva una serie di particolari vantaggi che sono elencati di seguito.
- Possibilità di utilizzare fino a quattro arti superiori in più, questi arti hanno una forza paragonabile ad 1/8 rispetto agli originali.
- Possibilità di creare una materia bianca e collosa impastando il chakra nella bocca.
- Possibilità di utilizzare la tecnica bonus per lanciare ragnatele.
Consumo di Chakra per Turno: Bassissimo
Adesso il ragazzo dai tre occhi ed il ragno gigante erano nuovamente l’uno contro l’altro,pronti a battersi per la supremazia nella specie: aracnide puro contro mezzo-aracnide.
Quest’ultimo,prima di sferrare la sua offensiva,si rivolse,ancora una volta,ai compagni per avvertirli,da buon comandante,dell’imminente azione e per coordinarli.
Userò un flash,queste creature e cercherò di accecarlo;chiudete gli occhi!Con rapidità e maestria prese dagli appositi “alloggi” un kunai ed un flash,che velocemente legò all’arma. Nel frattempo il mostro stava flettendo ancora una volta gli arti per lanciarglisi contro;esattamente in quell’istante il ragazzo lanciò ed il flash esplose a pochi centimetri dalla faccia della creatura. L’esplosione del piccolo oggetto variò di poco la traiettoria dell’arma,che si andò a conficcare nell’occhio dell’animale,che aveva appena iniziato a dibattersi,dopo aver perso momentaneamente il senso della vista. Il giovane godeva di una buona mente e di un’ottima precisione e quindi al momento del lancio aveva calcolato ogni minimo particolare per far sì che l’unico bulbo oculare della Vedova smettesse per sempre di funzionare.
Potete riaprire gli occhi!Prima che la bestia pensasse di ricorrere all’olfatto per carpire la posizione degli avversari,il nuovo leader del team 2 saltò in aria e diede il segnale agli altri membri.
Adesso! Siate rapidi,altrimenti nello stato di furia in cui si trova potrebbe colpirvi duramente!Coincidente con l’inizio del discorso incominciò a comporre sigilli con le mani principali: doveva facilitare le azioni della Fuuma e dello Zaoldyeck.
Subito dopo aver concluso il monito rivolto ai due,chiuse e riaprì in un attimo la bocca,mentre inizia la parabola discendente;da esse(bocca) fece fuoriuscire una palla di medie dimensioni,fatta interamente dei particolari filamenti che componevano le tele dei ragni: in realtà era propria una ragnatela che lanciò alla parte inferiore della zampa sinistra più esterna.
Ragnatela Intrappolante (Kumoshibari - Spider Bind)
Tipo: Hijutsu
Villaggio: Suono (Orig. Roccia)
Posizioni Magiche: ???
Richiede: Geni del Ragno Dorato liv. 1
Descrizione: Grazie all’Abilità Innata dei Geni del Ragno Dorato, si crea una gigantesca ragnatela appiccicosa, quasi imperforabile, con cui si tenta di intrappolare l'avversario.
(Livello: 4 / Consumo: Medio-Alto)
Non sarebbe stato facile colpire in pieno l’obbiettivo designato,dato che l’aracnide si stava dibattendo lateralmente,pur restando al proprio posto,alla ricerca di chi aveva osato distruggergli l’ultimo occhio;tuttavia il genin contava molto sulla propria precisione ed era quasi certo,difatti le percentuali ammontavano al 90%,che il corpo sferzato alla Vedova,avrebbe avuto effetto,inchiodandole la “gamba” al terreno. Così si sarebbe ridotta ulteriormente la mobilità dell’essere oscuro,agevolando la libertà d’azione per gli altri genin. (Dovete convalidarmi voi la maggior parte delle azioni per essere più precisi).
Il Kinchou con un ghigno stampato sulle labbra atterrò vicino al capo del nemico,per riprendere la sua funzione d’esca;era disposto a farsi del male purchè non venisse ferita Sasame e conseguentemente,o secondariamente,Kilua.
Mostro,sono qui ad un metro da te,riuscirai a prendermi?Così rivolse parole irrispettoso all’orrido essere ben conscio che non ne avrebbe compreso il significato,ma sapeva che si sarebbe reso individuabile all’udita di essa.
Vedova,sei stata sfortunata ad incontrare qui il Ragno ed i suoi compagni,non ti lascerò in vitaAdesso gli toccava temporeggiare: era il turno del vero caposquadra e della ragazza…
Chakra: 175-25-5=145
Stato mentale: Teso,ma divertito;pronto a tutto purchè assolva il proprio compito da leader momentaneo.
Stato fisico: Danni da decidere dal giudice
Slot azione: utilizzata una tecnica e lancio d’armi(nei limiti di un solo slot tecnica)
Armi ed equipaggiamento:
CITAZIONE
3 shuriken,3(4)interno di un apposito sacchetto posto poco al di sotto del fianco sinistro.
1 accendino nella tasca sinistra del pantaloni;
1 flashomba scoppiettante all'interno di un piccolo contenitore posto al lato della coscia destra;
Fori di Zaku impiantati nel secondo paio di braccia(non il primario)
Equipaggiamento utilizzato: 1 flash;1 kunai
Edit: si:completamento del post e correzioni errori grammaticali
scusate il ritardo ma stavo a Roma e non avevo un pc per metterlo sul forum. Fate il più presto possibile. Per giovedì massimo dovete postare entrambi altrimenti non ce la facciamo coi secondi post.
Edited by Shadow alkemist - 28/4/2008, 23:29