 | Vaalin |
| | Life hath no value. Death yes that it hath one.
«Are you afraid by Darkness?» Clan: Kinchou
Nome: Matsuo
Età: 17
Sesso: Maschio
Altezza: 187 cm
Peso: 75 Kg
Grado: Studente
Ryo: 500
Villaggio: Oto
Energia: Bianca
Descrizione fisica:
Alto, biondo e con gli occhi azzurri. Molti usano questa descrizione per dire di qualcuno bellissimo... peccato che di per sé sia incompleta, come qualunque altra affermazione formulata sulla base di stereotipi largamente diffusi in una società. E così avviene che anche chi risponda effettivamente a tali canoni non sia definibile come appartenente alla categoria cui dovrebbe in teoria essere iscritto.
Questo è proprio il caso che andremo a prendere in esame: Kinchou Matsuo, anni 17.
Alto, dai capelli del raro color tanto amato e ammirato e dagli occhi di un azzurro tanto piacevole quanto ingannevole.
Fermandosi a questa prima analisi superficiale potrebbe benissimo esser tenuto come bello da coloro i quali condividano il punto di vista maggiormente diffuso all' interno della società odierna, ma sarebbe, come più sopra detto, un errore dettato da una certa ingenuità.
Come è dunque questo ragazzo apparentemente con le carte in regola per rientrare nell' élite sociale dei belli?
Alto, biondo e con gli occhi azzurri. Scherzo naturalmente.
Un fisico tra il robusto e lo smagrito, che esibisce, forse con anche un certo orgoglio, i segni di tempi di magra, di inverni difficili, di piogge violente.
I muscoli ci sono, ma più che gonfi sono definiti e non sembrano sviluppati uniformemente.
Un naso un tempo dritto appare ora spezzato in almeno due punti, segno di qualche violenta scazzottata, mentre gli occhi, quasi incavati nelle orbite, contornate da pesanti aloni di occhiaie, scrutano malevoli l' ambiente circostante.
I capelli sono incolti e sporchi, unti, i denti torti e consumati, gialli. Un sopracciglio è interrotto da una spaccatura, da cui passa una cicatrice che continua brevemente sulla palpebra e, più in su, termina dopo qualche centimetro di fronte.
Sulla tempia destra una cicatrice abbastanza importante, i bordi sono irregolari, non è stata fatta con un'arma comune, probabilmente ne è stata usata una improvvisata.
L' andatura appare trascurata, quasi claudicante a volte, ma del resto l' intera sua persona si presenta come anomala e a tratti deforme, possibile eredità di un passato difficile che non ha consentito la corretta formazione del suo organismo.
Ho notato anche la presenza di una sorta di "callo osseo" sul femore destro, come se fosse stato spezzato più e più volte nello stesso punto nel corso della vita del soggetto.
Sono presenti una mezza dozzina di ferite da arma da taglio lungo il costato e alcune vertebre sono incrinate in più punti, mi chiedo come facesse a camminare ancora quando l'ho trovato...
Dallo stato del corpo del soggetto in esame si può dedurre una certa resistenza al dolore e ai disagi: ricordo lo stupore che provai osservando la mandibola, che pare essersi disarticolata più volte dalla mascella, tanto che la giunzione tra le ossa ha raggiunto un livello di calcificazione superiore alla norma. Non oso immaginare lo sforzo muscolare al quale deve sottoporsi ogni volta il soggetto per aprire e chiudere la bocca...
Ma la cosa che senza dubbio ha maggiormente attirato la mia attenzione è l'occhio sinistro, nonostante tutto ancora perfettamente funzionale; la palpebra era stata squarciata e suturata in malo modo e sia la parte superiore che quella inferiore della cavità oculare risultano profondamente scheggiate in corrispondenza del colpo. La parte più esterna del sopracciglio corrispondente è stata completamente dilaniata: osservando con cura ho notato che, con tutta probabilità, un tempo quel punto doveva essere adornato con degli anelli di metallo.
Appunti di lavoro del Dr. Agenawa
Descrizione psicologica:
Oggi ho iniziato lo studio della mentalità del soggetto. Ad una prima analisi si direbbe che i suoi percorsi logici siano tutti elementari ed immediati, oltreché dello stesso tipo. Attualmente credo che il modo migliore per sintetizzarli sia: desiderio--->violenza
Quando vede qualcosa che gli piace e desidera averla non conosce altro modo di ottenerla se non prenderla senza farsi troppi problemi, arrivando spesso, e probabilmente volentieri, ad usare la violenza per strapparla letteralmente dalle mani del proprietario.
Si è dimostrato altresì decisamente ostinato: innanzi alle difficoltà postegli al compimento del suo desiderio ha continuato ad adoperarsi nel medesimo modo, senza ottenere il minimo progresso.
Il suo profilo psicologico appare notevolmente disturbato, specie per quanto riguarda ciò che concerne la sua immagine e sembra essere particolarmente infastidito dagli specchi. Ne ho dovuti ricomprare un bel po'...
Appunti di lavoro del Dr. Agenawa
Background:
Un essere malnato, non voluto, abbandonato... un essere sopravvissuto.
Come ha fatto? Come ha potuto non smarrire il suo essere in un mondo così vasto ed ostile?
Una forte consapevolezza di sé non basta, ci vuole altro, molto altro...
Ci vuole una convinzione, un' unica convinzione per non disperdere il proprio animo in mezzo a quelli altrui: la diversità.
Il mondo come altro da sé; come il rosso acceso del sangue risalta sul bianco della neve invernale, così per risaltare nel grigio mare di anime di Oto dovette completamente separarsi da esso, ponendo un netto divario fra lui e gli altri.
Scelse così di essere un diverso, di non tentare nemmeno di assomigliare a chi lo circondava.
Ma essere soli al mondo fa male, è doloroso. Dove o verso chi volgersi nei momenti di dolore e tristezza? Con chi confidarsi e sfogare le proprie amarezze se tutti sono così diversi, se nessuno è come te? Dove trovare pace se la terra stessa pare rifiutarti?
Rifiuto, ansia, abbandono, diversità. Tutto ciò in un unico bambino, destinato a divenire un uomo orribile, in tutti i sensi.
No, questa non è una storiella allegra di quelle che si raccontano ai bambini attorno al focolare, questa è una storia di solitudine assoluta. Il protagonista non è un colto aristocratico o un povero, ma nobile dentro, giovine, per niente, è un poveraccio abbandonato ad un' età imprecisata, cresciuto in un ambiente permeato da ignoranza, violenza e lerciume.
Non ha mai avuto libri -non li avrebbe saputi leggere- né giocattoli, l' igiene è sempre stata un optional, la legge un qualcosa di astratto ed incomprensibile. A spadroneggiare nel suo mondo armi, immondizia, violenza.
Ogni valore è ininfluente, ogni bene, anche la vita stessa, effimero e transeunte, l' unica vera grande realtà è quanto di materiale esiste in questo mondo e ciò con cui è possibile procurarselo: il denaro.
Semplici pezzi di carta o di ferro capaci di guidare i destini delle persone verso l' abbondanza o la privazione, la povertà o la ricchezza, la morte o la vita.
L' uomo arriva ad uccidere per averli ed in merito lui è un vero esperto: la vita non ha prezzo, la morte sì che ne ha uno.
Infine però anche per lui giunse colui che lo salvò dallo squallore in cui viveva, ma le sue non eran certo le pie mani della giustizia o le buone intenzioni di un filantropo... tutto ciò che lui desiderava era ciò che il ragazzo era diventato e ciò che sarebbe potuto divenire in futuro: una cavia, niente più.
Nessuno mosse un dito per lui, perse anche l' unico bene che, inconsapevolmente, aveva sempre avuto: la libertà.
Costretto in una cella, per la prima volta a contatto con lo sconosciuto mondo del "pulito", della "luce", che lui aveva sempre rifuggito in favore delle più cupe ombre, là dove la sua immagine non poteva offender la vista. Imprigionato da quattro mura, sottoposto ad ogni genere di esame, incapace di ribellarsi.
Venne rieducato, facendogli apprendere l' uso della parola scritta e non, insegnandogli a sviluppare frasi più articolate dei monosillabici grugniti che emetteva come unica risposta alle sollecitazioni esterne. Poi, inaspettatamente, dopo infinite ricerche su di lui, gli venne data un' arma.
Una sensazione vecchia, ma al contempo nuova... un' arma fra le mani... che intenzioni aveva quell' uomo? Dove volevano arrivare i suoi studi?
Non lo sapeva e non gli importava, tutto sarebbe stato sicuramente meglio del mondo in cui era cresciuto.
Avviato verso un' arte omicida, temprato nel fisico, tutto ciò per essere studiato, per l' inumano gioco di un uomo senza scrupoli.
Un esperimento, ciò era diventato. Non più una semplice cavia, ma l' esperimento stesso.
Cosa rende un uomo tale? Quali sono i concetti in lui innati? Queste le domande, lui la risposta. Come un occhiuto censore il Dr. Agenawa, tale era il nome del folle che lo studiava, avrebbe scrutato tutta la sua vita, ogni sua scelta, ogni suo gesto in cerca delle verità che agognava.
Ma parte fondamentale di questi studi era il concetto di società, di gruppo, di relazione interpersonale... l' uomo è veramente "Zoon politikon"?
Per completare in tutto e per tutto l' esperimento era dunque necessario liberare la bestia, inserirla all' interno di una struttura sociale consolidata e sconosciuta al fine di studiare l' interazione che sarebbe intercorsa... e così fu deciso: un mostro avrebbe camminato fra gli uomini; sarebbe diventato uno di loro o vi si sarebbe contrapposto?
| | | | | Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu | Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: 1
Descrizione: Il ninja che pratica questa tecnica è capace di cambiare il proprio aspetto. Se la sua scelta ricade su qualcosa di diverso da un altro essere umano, per esempio un oggetto o un animale, questo deve essere compreso entro questi parametri: da 1/3 del proprio peso e volume (minimo) a +33% del proprio peso e volume (massimo). Il consumo Bassissimo va sottratto dalla propria riserva all'inizio di ogni turno di chi ha effettuato la tecnica.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo) | | Tecnica del Tatami - Tatami Gaeshi | Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Nessuna
Descrizione: Questa tecnica di taijutsu permette al ninja di difendersi dalle armi da lancio. Il suo funzionamento è molto semplice in quanto si tratta di frapporre una "barriera" fra se stessi e l'avversario. E' applicabile solo in presenza dei pannelli rimuovibili (tatami) presenti nelle tipiche abitazioni orientali. Chi possiede questa tecnica ha automaticamente e gratuitamente nel suo equipaggiamento un "Tatami Pieghevole".
Nota: ogni tatami può essere utilizzato una sola volta, è comunque possibile portarne uno con se oppure
materializzarli con una "tecnica del richiamo" apposita
Tipo: Taijutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo) |
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| | | | | Doppia Rottura - Nibai Kyuukei Rendan | Tipo: Taijutsu
Villaggio: Suono
Posizioni Magiche: Nessuna
Tramite questa tecnica, base del combattimento di chi utilizza attacchi portati principalmente con gli arti superiori, il ninja è in grado di eseguire quattro colpi con la stessa emissione di fiato.
I quattro colpi sono più pesanti di un colpo comune, e possono efficacemente essere rafforzati dall'uso di una strategia che metta l'avversario a ridosso di una superfice dura (ad esempio un muro). Questo perché tutti gli attacchi saranno portati "di spinta", tanto se si è armati, quanto se si è a mani nude.
Evitare il primo colpo farà fallire l'intera sequenza, lo stesso discorso non vale per la parata che in ogni caso impegnerà entrambe le braccia avversarie per essere effettuata con successo.
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso) | | Tripla Rottura - Sanbai Kyuukei | Tipo: Taijutsu
Villaggio: Suono
Posizioni Magiche: Nessuna
Tramite questa evoluzione della "Doppia Rottura" il ninja è in grado di portare, sempre con i soli arti superiori, tre attacchi in una sola emissione di fiato. I tre colpi sono più pesanti di un colpo comune, e possono efficacemente essere rafforzati dall'uso di una strategia che metta l'avversario a ridosso di una superfice dura (ad esempio un muro). Questo perché tutti gli attacchi saranno portati "di spinta", tanto se si è armati, quanto se si è a mani nude. In questo caso la difesa prevederà il dover considerare ogni singolo attacco in maniera indipendente poichè evitare il primo non fermerà la combinazione.
(Livello: 4 / Consumo: Medio)
[Solo se si ha in scheda la Doppia Rottura] | | Rilascio (GenJutsu Kai - GenJutsu Release) | Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: Nessuna
Descrizione: Questa tecnica serve per deflettere una GenJutsu, a meno che non sia molto potente o in relazione ad una abilità innata. Concentrando il chakra e gridando "Rilascio!" si riesce a deflettere l'onda di chakra della Genjutsu. Si può usare anche su un'altra persona.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Basso) | | Onda Stordente - Muchuuha | Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Suono
Posizioni Magiche: 3 (velocità media)
Con l’ausilio della propria voce o dei suoni presenti nella zona attorno al praticante della tecnica è possibile modificare la pressione dell'aria e i supersuoni presenti. Si potranno concentrare tramite il chakra all' interno della propria bocca oppure sotto forma di sfera tra le proprie mani e scagliarli sotto forma di un'onda d'urto abbastanza potente ad effetto stordente che intorpidirà l' avversario, nel primo round subirà un malus del 50% ai sensi che calerà a 25% nel secondo per sparire gradualmente e tornare alla normalità nel terzo. Il raggio massimo è di questa onda e di 10 metri mentre la sua ampiezza massima è pari a 2 metri.
I suoi effetti ulteriori sono equivalenti ad un danno superficiale, sulla zona colpita, pari ad una ferita Leggera [Potenza: 10]. Tapparsi le orecchie non protegge dalla tecnica.
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso)
| | Turbine Sonico - Hibiki Senpu | Tipo: Ninjutsu
Villaggio: Suono
Posizioni Magiche: 5 (velocità media)
Tecnica molto potente, richiede anche una discreta quantità di chakra da utilizzare. Il Ninja carica una grande quantità di chakra nelle mani portandole entrambe al suo fianco dopodichè emette una scarica sonica che prosegue in linea retta per 20 metri. Il difetto di questa tecnica è che ci vuole molto tempo per impastare il chakra da utilizzare, rendendo il ninja che la usa un facile bersaglio. Se colpisce in pieno risulta capace di causare un danno Medio-Grave [Potenza: 40].
(Livello: 5 / Consumo: Medio)
[Solo se si ha in scheda l’Onda Stordente]
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| | | | | Makibishi {x 10} | I Makibishi hanno la forma di chiodi che recano ben quattro punte. Uno di essi non supera i 2cm di altezza e i 2.5cm di larghezza. Vengono venduti in blocchi da dieci makibishi contenuti in dei sacchettini. Essi vengono lanciati a terra per far sì che le piante dei piedi del nemico vengano ferite,rallentandone così i movimenti o bloccandoli del tutto. Essi quindi vengono sfruttati in missioni,in fughe,combattimenti e quant'altro. Dato le ridotte misure possono essere facilmente ignorati,non visti o anche camuffati con l'ambiente circostante.
[Limitazione grado: Nessuna] | | Kunai {x3} | Altra arma tipica e quasi assente nell'equipaggiamento di un ninja.
Il Kunai ha una forma che ricorda quella di un normale coltello, la doppia lama termina con una punta anch'essa molto tagliente. Il manico è lungo quanto basta per essere completamente impugnato con una mano ed è avvolto da piccole fasciette bianche. L'ultima parte dell'attrezzo è formata da un anello del diametro di due dita unite, quest'ultimo può servire a varie funzioni, lo si può tenere con l'indice o legare per esempio con del filo.
E' usato sia in modo offensivo che difensivo, con la prima si sfruttano la punta e le due lame affilate, con la secondo si possono parare armi di piccole dimensioni.
[Limitazione grado: Nessuna] | | Shuriken {x3} | Questa arma, simbolo caratteristico dei ninja, ha una forma particolare, infatti è composta da quattro lati con gli esterni e la punta affilati, inoltre ha un buco al centro, della grandezza di un dito, che ne facilita la presa e il conseguente lancio.
La sua forma è simile a quella di una stella e lo shinobi la utilizza, nella gran parte dei casi, scagliandola ad una certa velocità contro l'avversario.
Puo essere anche usata in modo difensivo per deviare armi di piccole dimensioni.
[Limitazione grado: Nessuna] | | Tatami | Concesso se si ha la Tecnica del Tatami - Tatami Gaeshi |
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