.:Allenamento Energia Verde:., Karin Mikawa

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Kiss me!I'm contagious
view post Posted on 22/4/2008, 19:37




§ ..::I Will try to Find My Place ::.. §


CITAZIONE
parlato Karin
narrato
pensato
parlato Yunko



Lunedi
Hate.

Rabbia, disgusto, odio, voglia di emergere, di non restare sempre la solita studente, diventare forte per riavere ciò che aveva perso, non poteva fare cose affrettate, no doveva aspettare, allenarsi era quella l'unica soluzione.
Era mattina presto, Karin aveva preso la decisione di lasciare Kiri, per un periodo, intraprendere un viaggio, duro, l'avrebbe fatta forte, non poteva stare con le mani in mano.
Pensieri confusi, erano quasi due settimane che Akira era scomparso, potrandogli via la vita.Ryu.
Il viso, pallido e angelico della ragazza ora era segnato dalle lacrime, gli occhi erano spenti stufi di piangere, il cuore pulsava forte, quante volte aveva desiderato di fermarsi.
Si alzò dal letto, la borsa era pronta, non era grandissima, c'erano dentro pochi vestiti, abbastanza soldi e tutto l'equipaggiamento necessario per affrontare il viaggio, non sapeva bene quando sarebbe tornata, non le importava, doveva raggiungere degli obbiettivi.
Si vestì lentamente, mise la solita maglia color nocciola, e i calzoncini stretti e corti, doveva sentire le gambe libere, capaci di muoversi, mentre cercava la mantella passò davanti alla culla di Ryu, da troppo tempo era vuota.Si avvicinò,non voleva, ma c'era come una forza che la trascinava, ricordi forse, istinto di madre, quanto è difficile accettare che ti portino via tutto, che la cosa più importante della tua vita non tornerà più, e chissà quando la rivedrai, puoi vivere solo nell' illusione che succederà. La mora toccò la superficie di legno, era fredda, l'interno era vuoto, quel pezzo di mobile, non era stato mai così orribile, era il contenuto che la rendeva semplicemente..spettacolare.Prese la copertina di Ryu, la strnse tra le dita per poi portarsela vicino al viso poteva sentire ancora quel dolce profumo.Quale uomo può sognare di togliere un bambino alla madre, solo Akira, ora era cambaito o semplicemente era tornato quello di un tempo, alla mora non importava di lui, ma non voleva che Ryu diventasse una macchina da guerra,che crescesse nell'odio.
Prese la coperta e la mise in borsa per poi andarsene, aveva atteso troppo tempo.
Si diresse convinta verso la porta di casa, strinse forte la maniglia della porta per poi fermarsi di colpo, non ci credeva, se ne stava per andare, abbassò lo sguardo, triste.Ma era la cosa più giusta da fare.

"Karin?.."

Quella voce..Era Yunko, quante volte l'aveva avvertitadi stare lontana da quel maledetto Uchiha.
La vecchietta si avvicinò piano, non voleva che la nipote si voltasse, le avrebbe fatto troppo male lasciarla, si limitò solo a posarle in borsa degli antidoti, delle cure mediche,e un libro gliele infilo dalla parte destra della sacca che era ancora aperta.

"a volte, oltre al corpo, bisogna allenare pure la mente"

La mora fece un sorrisino, aprì di scatto la porta e se ne andò sparendo tra la nebbia di Kiri.Camminò lentamente infondo non aveva poi tanta fretta, sarebbe stato un viaggio a tappe, ed ad ogni luogo si sarebbe fermata per perfezionare una tecnica o per impararne un' altra.Ripensò un attimo alla vecchia Yunko, chissà che libro le aveva messo nella sacca.
Allungò la mano per poi prendere l'oggetto.Lo portò all' altezza del viso.TRattava di arti mediche.Karin scosse la testa, da quando era piccola, la vecchia voleva che la ragazza si dedicasse alla medicina, e magari un giorno trovare un posto nella squadra medica, l'idea infondo alla mora non era mai dispiaciuta, fino a quel momento non aveva provato interesse solo per far dispetto a Yunko.
Com'è strano il destino..la persona che odiava di più si era dimostrata quella che ora le sta accanto e l'aiuta in ogni situazione..e invece..la persona che amava,bè forse è meglio non continuare.
Karin dopo due ore di cammino, lasciatosi alle spalle Kiri , arrivò dinnanzi ad un bosco, che lei conosceva bene.Era un grandissimo spazio verde, circondato da alberi di tutte le misure.Non molto lontano scorreva un rusciello.
La mora gettò la borsa a terra, e si guardò intorno.

§devo iniziare..§

Non voleva perdere tempo quella sarebbe stata un esperienza sicuramente positiva per lei, l'avrebbe cambiata sia fisicamente che mentalmente

§bè..prima di fare qualsiasi altra tecnica..dovrei migliorarmi, sul fisico, sulla mia precisione, sul controllo del chackra§

Odiava fare le cose a caso, doveva programmare tutto.Ogni giorno doveva mirare un punto preciso con i kunai o gli shuriken, doveva correre per migliorare la resistenza e la velocità, e sopratutto, controlalre perfettamente il chackra, questa era una delle caratteristiche principali che deve avere un ninja medico.Lo sapeva bene.
Si tolse la maglia coloro corda restando con un top nero che le teneva scoperto il ventre.

§non posso correre così leggera...§

Si chinò verso la sua sacca e iniziò a cercare qualcosa, trovò 6 sacchetti piccolissimi, e una corda abbastanza lunga.Pensò un attimo.

§bè..potrei riempirli e legarmeli alle gambe, non sarebbe male.Con cosa?§

Iniziò a fissare il paesaggio, c'erano dei sassi a terra, cercò quelli più grandi e pesanti, e li infilò nelle sacchette,per poi avvicinarsi al ruscello, mise dentro tutta la sabbia impregnata d'acqua che poteva, appena si sarebbe asciugata avrebbe dovuto semplicemente immegersi in acqua fino alle gambe.
Preparati tutti i sacchi iniziò a tagliare un pò di corda in piccoli pezzi con il kunai, giusto per chiudere i contenitori, le parti più lunghe le avrebbe lasciate per appenderli alle gambe.
Fatto tutto iniziò a correre, aveva già pensato a un tragitto, c'era un tratto di bosco, circa 1 km, pieno di alberi messi in fila.Distanti tra loro di 20 metri più o meno.Sarebbe passata tra loro facendo un veloce slalom, cosi avrebbe aumentato la velocità e la capacità di reazione.
Iniziò a correre, il peso dei sacchi si fece subito sentire, aveva una voglia di smettere, superò i primi alberi con fatica, solo un pensiero la faceva andare avanti , Ryu.Ad ogni albero superato inizava pure a saltare, per migliorare lo slancio, il cuore batteva forte, non aveva mai faticato così tanto.

§è solo il primo giorno, devo farci l'abitudine§

Quel kilometro , era il più lungo della sua vita.Le gambe erano pesantissime, non riusciva quasi a muoverle, schivava gli alberi goffamente, poco ci mancava che per la stanchezza non li prendesse in pieno.Correva però a ritmo costante, con grande sforzo.Si fermò finito il tragitto prestabilito.Si chinò in avanti, poggiando le mani sulle ginocchia piegate.Il fiato le mancava, iniziò ad ansimare fortissimo.Era quasi ora di pranzo, doveva tornare indietro, almeno per mangiare qualcosa.Riprese la posizione eretta a fatica, con il braccio si asciugò il sudore che scendeva dalla fronte,fino a quel momento aveva portato gli occhiali.Li tolse, infondo ci vedeva uguale, li mise in tasca, poco curante.
Si legò i capelli, le facevano sentire caldo, erano decisamente troppo lunghi.Arrivavano quasi al fondo schiena.Erano abbastanza scomodi pure per allenarsi.
Sospirò portandosi una mano sul fianco, portò la testa prima a destra poi a sinistra, come se volesse scrocchiarsi il collo.Iniziò a correre, sempre alla stessa velocità usata in precedenza non osava aumentare l'andamento, si sarebbe stancata subito.
Arrivò al luogo dove aveva lascaito la borsa si gettò a terra, proprio vicino ad essa.Frugò dentro, prese una mela.Aveva deciso pure di restare a dieta, non era magrissima anzi, e il suo peso non l'aiutava per nulla.Sopratutto nei movimenti.Mentre mangiava, prese il libro che le aveva dato Yunko, iniziò a sfogliarlo.PArlava di controllo di Chakra, di antidoti, di medicinali di ogni genere.Aveva ragione, forse era meglio allenare anche la mente.
Erano le due del pomeriggio, avrebbe letto fino alle cinque più o meno per poi allenarsi con i Kunai e i Shurinken.

Pomeriggio. La ragazza si alzò gettando il libro a terra.Prese il suo kunai in mano e scelse un albero a caso.Afferrò l'arma con tutto il pugno chiuso, tracciò tagliando la corteccia della pianta una X quello sarebbe stato il punto che avrebbe dovuto colpire, poi si avvicinò ad un altro albero, poco distante da quello segnato.
Solcò la corteccia di quest'ultimo disegnando 2 trattini disposti verticalmente , i Shurinken avrebbero colpito quei due.
Per i primi giorni avrebbe tenuto una distanza minima dalla pianta per poi aumentarla giorno per giorno.Allenamenti forse inutili?A lei servivano, doveva sentirsi assolutamente completa.
Prese le distanze dall' albero di circa 2 metri, iniziò ad allenarsi con la mano destra.Prese il kunai dal manico con l'indice il pollice e il medio stringendolo forte tra le dita elencate.Spostò il braccio all'indietro, per poi lanciare forte il Kunai verso il punto destinato, prima che tornasse con il busto eretto lasciò l'arma.Essa si diresse a gran velocità verso l'albero, o meglio, verso la parte destra della sua corteccia, non sfiorò nemmeno il punto tracciato prima dalla kiriana.

§Vabbè, il primo non va mai a segno§

La ragazza prese l'altro kunai e continuò a tentare. Lo fece per quasi due ore di fila.Mostrava ogni tanto qualche leggero miglioramento. Il segreto era non lasciare il pugnale prima che il corpo non fosse tornato in posizione eretta.

Sette di sera. Karin era esausta, aveva i muscoli indolensiti. Non ce la faceva più.Però era orgogliosa di se. Era ora di svegliarsi..
Era buio e il posto era isolatissimo, quindi la ragazza non si fece tanti problemi, si spogliò e andò a farsi un bagno nel ruscello, infondo aveva sudato abbastanza.
L'acqua era abbastanza fredda, ma non le importava, era abituata a quelle temperature.
Uscì dall' acqua dopo essersi rilassata e si vestì.
Non mangiò nemmeno per quanto era stanca, poco distante dal posto dove si allenava c'era una grotta.
Si rifugiò lì,prese uan coperta dalla borsa e la stese a terra.
Ci si mise sopra, ad un tratto cadde quella di Ryu.
La mora la raccolse..lo sguardo diventò triste, il vuoto che sentiva dentro di lei la uccideva.Le mancava suo figlio.
Prese quel piccolo pezzo di stoffa e lo strinse per poi stendersi, raggomitolata, come se sentisse il bisogno di stringerlo a se..
"sto arrivando.."



§ ..::Every breathe that I take, It's for You ::.. §


CITAZIONE
parlato Karin
narrato
pensato

Martedì


Forza

Erano le undici di mattina, Karin si era svegliata abbastanza tardi, ma il riposo le ci voleva, dopotutto si stava allenando dando il meglio di se.I raggi solari filtravano dalle foglie degli alberi, la kiriana aprì a fatica gli occhi, infastidita da quella luce, che passava dentro la grotta.Si alzò con ancora in mano la coperta di Ryu.Aveva fatto bene a portarsi dietro un oggetto che l' avrebbe fatto pensare a lui, in ogni situazione, non doveva assolutamente arrendersi, cosa si fa per proteggere qualcuno, eppure, quando Akira portò via il bambino, lui era tranquillo, forse era quello il suo destino.Non aveva mai rivolto quei piccoli occhietti ghiaccio alla sua mamma.Si forse non capiva cosa stava succedendo, ma Ryu era sempre stato un bambino attaccato alla madre.Quella scena le tornava sempre in mente e come mille pugnalate le trafiggeva il cuore, ma allo stesso tempo sentiva un odio in corpo.Non era giusto. Si guardò la mano triste, se non avesse perso quell'anello, forse ora sarebbero stati ancora insieme, solo che la kunochi non riusciva a concepire il fatto che a causa di un oggetto così piccolo, avesse potuto perdere il suo 'tutto'.
Prese la borsa di scatto e cercò la spazzola e il sapone.Delicatamente iniziò a pettinarsi, quei capelli dovevano essere tenuti in costante cura, anche se ultimamente non aveva tempo , ma nonostante tutto non sognava di tagliarseli, le davano un tocco di femminilità, ci teneva al suo aspetto esteriore.
Si vestì in modo comodo per poi uscire dalla grotta e dirigersi verso il rusciello.Si inginocchiò sulla riva, si lavò il viso delicatamente e un pò il busto.
Si mise in posizione eretta fissando il cielo, c'era un sole che bruciava, ma il tutto era alleviato da un venticello fresco, si stava bene.
Afferrò la sacca e si diresse nel luogo dell'allenamento

§Stamattina devo velocizzare tutto quello che ho fatto ieri.Includendo pure il controllo del chackra, saranno quesi i 3 esercizi che farò ogni santa mattina, oggi pomerggio magari, posso provare una tecnica, da quando sono diventata genin la moltiplicazione del corpo è aumentata di altre 3 copie, dovrei metterla in atto..oppure..§

La mora spostò leggermente il viso, vide il rusciello che scorreva lentamente.

§copie d'acqua, dopotutto, sono un ninja di Kiri, vabbè, è ancora mattina, vedremo.§

La ragazza prese i sacchetti pieni di sabbia bagnata e sassi , se li appese di nuovo alle gambe, doveva fare il solito km in corsa, ma stavolta doveva diminuire i tempi, doveva applicarsi anche in altri allenamenti.Fece uno scatto veloce, i contenitori già pesavano, la mora strinse i denti e aiutandosi con slanci frequenti delle braccia cercò di andare più veloce, di non mollare.Aumentò piano piano, sempre di più,arrivò a destinazione in meno di 20 minuti.Si inginocchiò a terra stramortita, i polpacci erano gonfi non li sentiva quasi più.

§a volte penso..che il dolore fisico che sento, è incomparabile al vuoto che ho dentro, quindi, non posso proprio lamentarmi..§

Affannosamente tentò di rialzarsi , sentì un forte dolore al polpaccio destro.

"AH!"

Cadde a terra, si tolse la corda del secondo sacco quello inferiore.Un taglio, il laccio aveva fatto attrito con la pelle della kiriana.Cercò dentro la sua borsa e ci mise una garza sopra, giusto per fermare il sangue. Si ripreparò mettendo dinuovo il sacco sul polpaccio e decise di tornare indietro, ora doveva farlo in meno di venti minuti, cosa improbabile, a causa della ferita.
Ci impiegò lo stesso identico tempo.Tornò al luogo dell'allenamento.
Stanca di tolse tutti i contenitori e li lasciò a terra. Senza pedere tempo prese i kunai e gli shurinken e si diresse davanti ai soliti due alberi.Iniziò con la prima arma, sempre con il solito movimento tirò i kunai, stavolta entrambi, cercando di colpire la X che aveva tracciato il giorno prima.
Uno la prese in pieno, l'altro andò da tutt'altra parte,Karin l'andò a raccogliere, e tolse dalla corteccia il secondo, soddisfatta, già dal secondo giorno qualche miglioramento si iniziava a vedere.
Sorrise dolcemente.
Continuò quell'esercizio per quasi un ora e mezza.Alternando i Shurinken.La mira era diventata abbastanza decente.

§altri due giorni di questo allenamento e poi potrei pure abbandonarlo§

Si toccò i lunghi capelli neri per poi legarseli, iniziava a fare caldo, erano le una del pomeriggio.Il sole era alto.
Non le importava, si toccò un attimo il ventre, era da ieri sera che non mangiava.Solo i forti crampi la fecero smettere.
Posò i kunai e andò verso la borsa, Prese la solita frutta.Iniziò a mangiare lentamente.

§prima d'allenarmi sul controllo del chackra, dovrei prima leggere qualcos'altro,ieri ho solo studiato la storia dei ninja medico§

Mangiava tranquilla sotto l'ombra di un albero.Iniziò a sfogliare il libro che le aveva regalato Yunko
CITAZIONE
l Chakra essenzialmente è l'energia necessaria a un guerriero ninja per eseguire una tecnica, questa energia si divide in 2 parti la prima è l'energia corporea accumulata da tutte le cellule del nostro corpo, la seconda comprende invece tutta l'energia psichica che viene sviluppata attraverso il durissimo allenamento e l'esperienza.

Continuò a sfogliare..

CITAZIONE
Chakra Curativo
E' utilizzato dai ninja medici per scopi curativi. Il chakra che può guarire i danni fisici del corpo ha una luce di colore verde chiaro. Tutto ciò che si sa è che può guarire le ferite molto velocemente, ma non sappiamo se ogni ninja ha e può modellare a piacimento questo tipo di chakra. Sembra che chi utilizza questo tipo di chakra lo concentri nell proprie mani, e poi tocca la parte del corpo ferita o malata per iniziare il processo di guarigione.

§nelle mani..§

La ragazza si fissò le dita

§se riponessi una minima quantità di chackra in un determinato punto del corpo, sarebbe un buon allenamento, magari parto proprio dalle mani§

Karin si guardò intorno

§se non ricordo male, non lontano da qui, ci dovrebbe essere un altipiano, l' sicuramente troverò luoghi abbastanza rocciosi§

Fini di mangiare per poi prendere tutte le sue cose e incamminarsi verso il luogo pensato.
Dopo un ora di cammino vi arrivò.

§si, ricordavo bene§

Il luogo era circondato dal verde, con alberi e grandi massi lì la kiriana avrebbe potuto allenarsi per il controllo del chackra.
Buttò la borsa a terra e si guardò un pò intorno, doveva scegliere un masso non troppo grande, si sarebbe fatta male alla mano sennò.
Ne vide uno, non molto lontano dal rusciello

§può andare..§

Lentamente si concentrò, doveva unire le due energie, chiuse gli occhi.Il suo obbiettivo era di impastare il chackra su un determinato punto.
Apparve una piccola aurea azzurra intorno alla mano della mora, appena sicura che fosse stata una minima quantità, si mise in posizione frontale al masso.Portò velocemente il piede destro all'indietro, strinse la mano in un pugno, roteò il corpo di 90° slanciando il gomito oltre la schiena,dietro.Slanciando la parte del corpo spostata precedentemente caricò il pugno, allungò il braccio verso il centro del sasso e lo colpì violentemente.Il masso si iniziò a spaccare a metà , ma non del tutto, riportò solo un grande solco centrale.

§n..non l' ho spaccato nemmeno in due§

Si fissò la mano,triste.
Continuò ancora e ancora per quasi tre ore,alternando la mano destra e sinistra, i miglioramenti certo si vedevano, ma non era abbastanza.
Si accasciò a terra stanca, le mani erano abbastanza ferite, riportavano tanti piccoli tagli.Sangiunavano.Gattonò piano verso la borsa, prese le bende e iniziò ad avvolgerci la parte ferita.
Si riposò per un pò, erano solo le sei del pomeriggio.

§ora cosa posso fare?di certo non posso fermarmi qui.§

Iniziò a piovere,forte, Karin si guardò intorno,almeno per ripararsi, corse verso un albero, poi si bloccò di scatto.

§bè, però..sono circondata d'aqua§

Si voltò, si mise al centro del luogo dove si era allenata fino a quel momento.Avrebbe creato 3 copie acquatiche, e l'avrebbero attaccata, quale modo migliore per iniziare un allenamento, sicuramente non le avrebbero toccato il corpo, sennò sarebbero sparite all'istante.Con le dovute armi si sarebbero imboscate per poi attaccarle di sorpresa.
Così poteva aumentare i riflessi, e testare se la sua velocità era aumentata.Almeno di poco.
Fece le 3 posizione magiche velocemente.
In men che non si dica le copie si crearono senza tanti problemi.

SPOILER (click to view)
Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu

Villaggio: Kiri (Orig. Cascata)
Posizioni Magiche: 3 (veloce)
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se sfruttando l’acqua presente nella zona, almeno dieci litri entro dieci metri. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 25 metri, superata questa distanza ritornano acqua. La resistenza agli urti è bassa, e le copie si disfano appena subiscono una ferita lieve. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 8 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 5 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, la loro velocità è però dimezzata rispetto all’originale, mentre la forza risulta ridotta del 90%. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche. Se toccati la loro consistenza è fisica. Solitamente non sono armati, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica).
[Massimo copie: Studenti 2, Genin 3, Chunin 4, Jonin 6, Kage/Sannin 8, Sennin 10]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso per Copia)


Erano tutte e tre identiche a lei, vestite allo stesso modo, stessa forma,Karin fece un gesto con il viso e le 3 copie scomparvero. Tra i fitti alberi. Karin prese il kunai e si mise in posizione di difesa, chiuse gli occhi, almeno per sentire qualche spostamento delle creature, doveva cogliere ogni minimo rumore, anche se era difficile, il tutto si confondeva con la forte pioggia che batteva al suolo.
Sospirò, un bastoncino spezzato, sicuramente una delle tre si stava avvicinando, non attaccò subito, si poteva essere benissimo sbagliata.Ad un tratto, una delle copie uscì allo scopertò gettando un Kunai proprio verso il polpaccio sinistro della Shinobi, Karin senza pensarci due volte saltò evitandolo, da dietro però ne arrivò un altra, che la colpì violentemente alla schiena con un calcio.La mora cadde a terra sulle ginocchia, le copie erano dietro di lei, la ragazza prese 2 shurinken in una sola mano , restando sempre accovacciata li lanciò slanciandosi un pò all'indetro, le false furono colpite all'istante senza possibilità di scappare.Scomparvero creando mille goccie d'acqua.
La mora si alzò piano, quasi si era scordata della terza, si sistemò i calzoncini che le si erano strappati sul lato destro della gamba.
Ad un tratto sentì un forte dolore al braccio, un kunai le passò vicinissimo, facendole un taglio sulla parte superiore del braccio.
Karin si strinse la ferita con la mano dolorante

§che stupida..§

La pioggia continuava a cadere, si voltò lentamente, la terza copia stava correndo verso di lei pronta per lanciargli degli shurinken.La mora aveva in mano un ultimo Kunai, c'era poco tempo per pensare.
Lo lanciò verso la copia che stava correndo, per schivarla quest'ultima rallentò il passo. La kiriana se ne approfittò, con un movimento veloce si spostò dietro le spalle della copia.
Caricò il pungo impastando il chackra sulla mano e la colpì forte.La falsa Karin si fermò, per poi frantumarsi, bagnando il viso della Shinobi.
Non era andata male, non aveva fatto nulla di che. Sera.La pioggia continuava a battere forte.
Karin tenendo sempre la ferita prese la borsa e andò a cercare un luogo dove ripararsi, faceva freddo, ed era tutta bagnata. I lunghi capelli le coprivano il viso. Dopo mezz'ora di viaggio, vide una grotta.Vi si addentrò subito.
Stanca si stese a terra, senza fare nulla si addormentò.



§ ..::Jin ::.. §


CITAZIONE
parlato Karin
narrato
pensato
Parlato Jin

Mercoledì

Raggio di luce
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Mattino, la kiriana si era svegliata troppo tardi, si alzò con il busto e si stiracchiò piano.Guardò dinnanzi a se il bellissimo paesaggio, per poi alzarsi del tutto.Si toccò piano i capelli e andò verso il fiume a sciacquarsi il viso.

§devo continuare gli allenamenti, poi dovrò pensare a trasferirmi da qualche parte, in un villaggio, non posso continuare a vagabondare§

Mise una mano nella sua sacca

§ho finito pure le scorte..mannaggia§

Abbassò afflitta il viso, poi sentì un rumore, erano un po' di giorni che si sentiva, osservata, seguita, o magari erano solo gli animali che si muovevano tra i cespugli, tutto le sembrava strano. Non ci fece caso più di tanto e prese i sacchi preparandosi a correre.Li legò alle gmabe e fece qualche passo dentro il fiume.Sentiva l 'acqua fresca che le bagnava le gambe dandole un certo senso di sollievo.
La sabbia nei sacchi sarebbe rimasta sempre impregnata d'acqua e quindi avrebbe tenuto costante il suo peso. La shinobi iniziò a correre con fatica, troppa, trascinava a stento le gambe, non poteva andare veloce come era solita fare sulla terra ferma, con lo slancio continuo dlle bracciaavanzava, il caldo afoso della giornata non l'aiutava per nulla, ma il fresco dell'acqua sulle gambe le dava un certo sollievo , fece un kilometro risalendo il fiumiciattolo. Usì dall'acqua, il cuore le batteva forte, ansimava, con la mano si asciugò il sudore che cadeva dalla fronte , tolse gli occhiali,, ormai non l'indossava quasi più, non le servivano. Li mise nella borsa sul fianco per poi tornare nel fiume , rifece il suoKm tornando indietro, nel solito luogo dove s'allnava.Si guardò intonro mentre slacciava le corde che le tenevano i sacchi sulle gambe.

§devo trovare un albero abbastanza alto§

La scelta era vasta, la mora afferrò un kunai, lo tenne saldamente pr il manico, si avvicinò ad una quercia.Era alta, quasi 3 m e mezzo, la ragazza toccò la corteccia per un attimo, chiuse gli occhi , si rilassò, immediatamente si formò un' aurea azzurra sotto i piedi della shinobi, si sentiva ancora un pò impedita nel controllare il suo chackra, almeno un allenamento al giorno lo doveva fare.
Mise il piede destro sulla corteccia,lo saldò per poi avanzare con il sinistro, continuò così, lentamente. Quel silenzio ,calma e l'atmosfera del posto l'aiutavano a non sconcentrarsi. Raggiunti 3 metri la mora era pronta a scendere, soddisfatta sorrise, poi ancora quel rumore , un bastoncino rotto, le foglie che si muovevano come qualcuno se qualcuno passasse tra i cespugli, l'aura sotto i piedi della ragazza svanì,di colpo la shinobi sentì tutto il peso del corpo che la trascinava giù, conficcò violentemente il kunai che aveva in mano sulla corteccia tenendosi al manico , con la mano sinistra prese l' altro pugnale dalla tasca incastrandolo anch'esso in quella superficie lignea l' attrito che facevano le armi sull'albero rallentarono notevolmente la discesa di Karin.Arrivata a un metro d'altezza saltò giù dall'albero , rimase inginocchiata a terra.

§a questo punto non è solo una sensazione, qui qualcuno mi sta seguendo§

Nessun rumore, tutto era tranquillo, al momento.Mezzo giorno.Il sole era alto e il calore che emanava non permetteva alla kiriana di procedere nel suo allenamento, si avvicinò ad un cespuglio e si mise seduta per consumare almeno il pranzo

§è meglio che mi trasferisco in un villaggio vicino, ho finito pure le provviste§

Prese in mano la solita mela, erano 3 giorni che andava avanti di solo frutta, l'avvicinò piano alla bocca , ad un tratto un kunai colpì il frutto , Karin rimase con lo sguardo perso nel vuoto.

§ma...§

Un uomo con la maschera era difronte a lei, solo lgi occhi erano visibili, la mora iniziò a tremare, era stato velocissimo , nemmeno aveva sentito un minimo spostamento.L'uomo puntava la spada al collo della shinobi che lentamente alzò le mani quasi in segno d' arresa , la voce profonda del ragazzo ruppe il silenzio

" dammi tutto quello che hai, muoviti"

Karin non rispose,anzi lo guardò male

"che cè?non parli?forse non ti rendi conto del rischio che corri"

Spostò la spada dietro di se e si avvicinò alla shinobi

"una ragazza come te, non dovrebbe vagare sola qui, lo sai?"

L'uomo allungò il braccio per sfiorare il viso di Karin,lo prese stringendolo tra le mani ad un tratto la ragazza svanì nel nulla accompagnata da una leggero alone di fumo, era una copia!

"M*rda ci sono cascato!"

Il ragazzo non fece in tempo a voltarsi , che Karin saltò dall'albero situato alle spalle del ladro e si scaravantò su di lui con il kunai in mano, lo infilzò sul braccio sinistro e con il peso causato dalla caduta spinse l'arma più a fondo facendo pressione.L'uomo iniziò a urlare dal doloree con la mano libera prese per i capelli Karin sbattendola a terra.La mora restò ferma al suolo e il ladro si tolse a fatica il kunai dal braccio.

"come osi ragazzina!"

Minaccioso le si avvicinò, la shinobi per guadagnare un pò di tempo prese due shuriken e li lanciò puntando le caviglie dell'avversario, l'uomo si spostò velocemente verso destra, accusò una forte fitta al braccio ferito e si mise in ginocchio.

"maledizione"

Karin compose velocemente i sigilli , si creò un alone di fumo ed ecco apparire accanto a lei altre 3 copie di se, con uno slancio in avanti raggiunsero l'avversario circondandolo, presero ogniuna un kunai e senza esitare lo lanciarono contro il ladro.

§ non dovrebbe avere scampo§

Le armi a grande velocità colpirono il corpo del ragazzo, gli ochi neri e profondi della shinobi si spalancarono

§B*stardo§

Al posto del corpo dell'avversario c'era un tronco con i kunai infilzati

§la tecnica della sostituzione.. ma ora..dov'è?§

la mora non fece in tempo a girarsi che si sentì afferrare da dietro, il ragazzo aveva preso un fazzoletto impregnto di sonnifero e aveva coperto a metà il volto della shinobi.Karin si oppose un pò resistenza per poi cadere a terra.Jin, così si chiamava l'uomo, si tolse la maschera , si passò una mano tra i capelli color argento e si mise a fissare la ragazza stesa al suolo.Erano 3 giorni che la seguiva,la osservava ,studiava con interesse , la prese in braccio.

"non pensavo mi dassi tanti problemi"

Toccò quel corpicino , da quanto l'aveva desiderato, e ora era li, con lui , fissava il dolce visino rilassato , le labbra rosee , la pelle bianca che spiccava grazie al contrasto con il nero dei capelli.Portava al collo un ciondolo con molta femminilità, il top nero risaltava il seno , i calzoncini mostravano le gambe slanciate e le bende le coprivano i polsi.Uno spettacolo non cè che dire, sopratutto per una persona che si era innamorata a prima vista.
Karin aprì piano gli occhi,Tutto era confuso, era come uscita da un bellissimo sogno, era rilssata.Difronte a lei non c'era il mondo esterno, ma una stanza, accogliente, una camera da letto.Piano si alzò,si toccò i capelli portandoseli dietro le spalle.Si guardò timidamente intorno.La stanza era color azzurro, con i mobili bianchi, tutto dava serenità.

§Ma..dove sono?§

La mora preoccupata spostò le coperte, e abbassò lo sguardo intenta a scendere dal letto.Notò che portava addosso solo una maglia da uomo, che la copriva più sotto del bacino.Arrossì in viso e si coprì di scatto.
La porta della stanza si aprì piano.C'era un ragazzo, alto e abbastanza scolpito, aveva gli occhi verdi e i capelli color argento.Karin restò per un pò a fissarlo mentre lui si avvicinava.

"bè, era ora ti svegliassi"

La shinobi fece uno sguardo enigmatico

"mi hai portato tu qui?"

Il ragazzo si mise seduto ai pidi del letto senza tanti problemi e sospirò

"mah, diciamo che ti ho trovato stesa a terra nel mezzo del bosco e ti ho portato qui, non dovresti girare sola.Chiunque può assalirti"

Lo disse con aria talmente strafottente che a Karin pareva di stare con Akira.La mora socchiuse gli occhi.

"e vedo non hai perso tempo a cambiarmi gli abiti"

Disse indicando il suo petto.

"I tuoi vestiti erano penosi, e di certo non ti facevo entrare nel mio letto , quindi zitta su"

Karin strinse le coperte

"oh!ma come ti permetti!E' cosi che si tratta una ragazza?Maniaco!"

Mentre la kiriana continuava a sbraitare ,Jin andò verso il comodino, aveva portato una tazza di tè caldo giusto per lei, gliela porse

"hai finito?"

Karin arrossì alla vista della tazza e si bloccò

§l'ha..preparato per me§

La ragazza allungò la mano verso l'oggetto sorridente

"bene, bevi brutta oca"

La mora spalancò gli occhi e la bocca, abbassò lo sguardo e prese la tazza con violenza strappandola dalle mani di Jin.

"grazie.."

Disse con aria permalosa.Mentre Karin beveva delicatamente il tè, Jin restò fermo a fissarla, come se la stesse studiando, o semplicemente era attratto da quella ragazza.Scrutò il suo corpo vide profondi tagli, e ematomi di ogni genere.

"perchè, ti alleni cosi tanto?Sei una ragazza dopotutto, non dovresti stare a casa a farti i capelli?"

Karin sorrise

"no, è perchè, devo riprendere mio figlio"

Jin spalancò gli occhi di tante proprio una mamma si era andato a scegliere, il ragazzo cominciò a realizzare l'idea che Karin avesse già un altro..

"riprendere?non capisco,te l'hanno portato via?"

La mora strinse forte la tazza

"si..cioè diciamo che io e il mio ragazzo abbiamo litigato e quindi..lui se n'è andato portandosi via nostro figlio"

Il ragazzo rimase perplesso, lo sguardo di Karin si era spento, sicuramente era una ragazza che soffriva molto..
Jin capì che non era il moento di continuare il discorso e si alzò.

dai..ora riposa, domani mattina potrai allenarti quanto vuoi, c'è un piccolo bosco non lontano da qui

Il ragazzo se ne andò in sala, dormirà sul divando lasciando il suo letto alla shinobi.
Karin abbassò lo sguardo e si mise a dormire, tranquilla.







Edited by Kiss me!I'm contagious - 23/4/2008, 14:44
 
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Kiss me!I'm contagious
view post Posted on 23/4/2008, 13:43




§ ..::Can I help You?<3 ::.. §


CITAZIONE
parlato Karin
narrato
pensato

Giovedì
Il Passato alle Spalle

Mattino, Karin aprì a fatica gli occhi, i raggi del sole passavano dalla finestra della piccola camera, dove aveva passato la notte, si alzò con il busto e si passò una mano tra i capelli abbastanza scampigliati, Jin bussò alla porta, la mora quasi imbarazzata si corpì di più con le coperte.

"Buon giorno!"

Il ragazzo senza aspettare il consenso della mora spalancò la porta e iniziò a scrutare la camera con quei occhi verde smeraldo, portava in mano un piccolo vassoio con una tazza di latte e della frutta accuratamente sbucciata, sapeva bene che la ragazza mangiava solo quello, aveva captato ogni singolo particolare inseguendola per 3 lunghi giorni, con il viso alto e strafottente avanzò verso quella delicata creatura che si nascondeva quasi timidamente sotto le lenzuola. Poggiò la colazione sul comodino accanto al letto e sorrise a Karin.

"allora?hai dormito bene?"

Karin spostò delicatamente le coperte senza parlare , scoprì le gambe bianche per poi poggiare i piedi nudi a terra, indossava solo la maglia che le aveva dato Jin.Alzò lo sguardo verso di lui.Ora poteva studiarlo meglio. Aveva un viso stupendo.Era li difronte a lei, aveva i capelli lunghi fino al collo, di un color argento, gli occhi grandi e verdi, la mora rimase a fissarli per un pò, per un secondo si fusero con i suoi neri come la pece.Uno gioco di sguardi profondo,accompagnato da un silenzio per nulla imbarazzante.Lamora arrossendo spostò lo sguardo, si sentiva quasi in soggezione, Jin ne approfittò per studiarle meglio il corpo, ma senza farsi notare.

"non dovevi.. sei gentile"

la voce tenera della ragazza ruppe quel silenzio.La shinobi allungò la mano verso la tazza e la strise forte con le dita per poi portarla a se.

"ora che ci penso, non mi hai detto nemmeno il tuo nome"

Jin spalancò gli occhi, effettivamente non si era presentato, dava per scontato il nome visto che lui sapeva bene quello della mora.

"in verità, se qualcuno non mi chiede nulla, non do informazioni personali, comunque Jin."

Lo disse convinto con aria altezzosa, incrociò le braccia e si poggiò con le spalle al muro attendendo la presentazione di Karin anche se la riteneva piuttosto futile

"ah, io sono Karin."

Si limitò a dire il nome, non le andava di dirle da dove veniva, cosa ci faceva in quel bosco dove era stata salvata da Jin, la sua età eccetera, era molto riservata, come quel ragazzo dopotutto.
Jin abbassò per un momento il capo, per poi spostare lo sguardo verso la finestra

"poco distante da qui, cè un prato, abbastanza vasto, se vuoi puoi allenarti li"

Karin sorseggiò il suo latte mentre fissava Jin.Posò un attimo la tazza sul comodino

"certo, andrò subito, il tempo di vestirmi, e di attendere che te ne vai dalla stanza"

La mora si passò una mano tra i lunghi capelli e lanciò uno sguardo di sfida a Jin che capendo sorrise quasi maliziosamente amava quel caratterino della shinobi.

"che peccato, volevo assistere, vabbè ho capito, me ne vado."

Il ragazzo si strinse nelle spalle e fece un cenno con la mano come per salutare la kiriana, si staccò dal muro e se ne andò dalla stanza.
Karin rimasta sola, si alzò dal letto e prese dei vestiti dalla borsa, il solito top e calzoncini neri.Piano si diresse verso il bagno accanto alla camera.Vi entrò e chiuse la porta dietro di se, strinse i vestiti poggiandosi al muro.

§che strano.. Lui è così gentile.Akira avrebbe mai pensato a me cosi?§

Scosse forte la testa , il cuore le iniziò a battere velocemente, lo sguardo si perse nel vuoto spegnendosi, ricordi, le passavano nella mente lacerandole l'anima.
Si passò la mano sul ciondolo che portava al collo, quanto avrebbe voluto rivedere Ryu e il suo ragazzo, alemno cosi ancora lei lo coniderava, anche se sapeva bene che il sentimento non era ricambiato.Dopo essersi lavata si vestì accuratamente, passò davanti allo specchio e si guardò attentamente.

§faccio schifo, ecco perchè non mi vuole più..chissà ora cosa starà facendo

Triste aprì la porta e uscì di casa raggiungendo il posto indicatole da Jin, era a 700 metri di distanza dalla casa del ragazzo.Il paesaggio si presentava, pianeggiante, con una grandissima distesa di erba, qua e la sorgevano alberi di tutte le dimensioni, e poco distante scorreva un fiume.Era bellissimo, c'erano pure dei fiori di ciliegio ad allietare lo spettacolo circostante.
Karin si guardò intorno sbalordita.Prese i soliti sacchi pronta per iniziare il suo allenamento.Li legò alle gambe e iniziò a correre, ormai aveva capito ad occhio quanta strada doveva fare per raggiungere un KM di distanza cosi iniziò ad avanzare velocementeera più rilassata e riposata.Forse era la notte passata su un letto caldo e al risveglio un ottima colazione, o altro?Magari l'incontro con Jin, non era stato poi un male.Sorridente si fermò , non si sentiva nemmeno stanca.Si avvicinò al fiumiciattolo.

§magari per tornare indietro , potrei camminare sull'acqua almeno faccio anche l'allenamento per il controllo del chackra

La ragazza arrivò alla riva, si concentrò chiudendo gli occhi un aura azzurra si creò sotto i piedi della shinobi.Ora aveva imparato bene a localizzare la sua energia, mise il piede destro in acqua, sulla superficie,dopo essere stata sicura portò pure il sinistro sopra. sembrava di stare su una lastra di vetro, la mora poteva vedere il fondo del fiume, con i pesci e i sassolini di tutti i colori, sorrise dolcemente.Iniziò a camminare piano, non doveva perdere la concetrazione, anche perchè l'acqua era gelata.Avanzò per un pò quando sentì una presenza dietro di lei

"oh ma che brava camminiamo pure sull' acqua ora?"

La mora stolzò un attimo, era la voce di Jin, calmandosi cercò di non sconcentrasi quindi si limitò a lanciare uno aguardo arrabbiato al ragazzo, per poi continuare a camminare.

"odio chi non mi risponde lo sai?"

Pure il ragazzo camminava sull'acqua, dietro di lei, alla stessa andatura , voelva stuzzicarla un pò per vedere se sarebbe caduta nel fiume, Karin si voltò arrabbiata

"ma tu non eri in casa?vattene no?"

non fece in tempo a finire la frase che si sentì mancare l'appoggio sotto i piedi, l'aurea azzurra svanì , la shinobi già sentiva il freddo dell'acqua sui piedi, ma Jin con uno scatto la prese per il busto evitando di farla cadere.

"mamma mia come sei scarsa, non ti si può dire niente che già affondi"

Karin si agitò tra le braccia di Jin tentando di farsi lasciare, era una situazione piuttosto imbarazzante

"se mi lasci mi fai un favore, anzi sparisci che è meglio!"

Jin fece un mezzo sorriso mentre teneva ancora saldamente Karin, con il viso si avvicinò provocante a quello della mora, le labbra erano a un centimetro dall'orecchio.La ragazza rimase immobile, il cuore le si fermò per un istante.Cosa avrebbe fatto,le labbra di Jin si schiusero, emenando una voce calda e fioca

"l' hai detto tu"

La mora si voltò con il viso per capire meglio le intenzioni del ragazzo, ad un tratto sentì tutto il peso del corpo che la trascinava in acqua, il ragazzo l'aveva mollata all'improvviso per poi svanire nel nulla. Karin affondò in acqua, era gelata, per un istante sentì quel freddo che la pungeva come mille lame, alzò il viso e nuotò verso la superficie, tirò fuori la testa dall'acqua e tirò un respiro fortissimo riprendendo aria, rapidamente raggiunse la riva e si fermò li inginocchiata a terra, i capelli neri e fradici le coprivano il corpo che tremava tutto. La cosa che la irritava di più era sentire le continue risate di Jin che la derideva dalla parte del fiume.

"cara mia mai rifiutare un aiuto se si è deboli!"

Karin fissò il ragazzo con rabbia e sbattè forte i pugni a terra, si rialzò a fatica e diede le spalla alla sponda opposta

"spero ti renda conto che non capisci nulla!"

Urlò verso Jin per poi andare verso gli alberi poco distanti dal corso d'acqua, ancora infreddolita prese dei kunai e iniziò a fare dei segli sulla corteccia di un arbusto. Il ragazzo dispettoso la raggiunse e si mise seduto su una roccia proprio al lato della shinobi, osservava quei vestiti che erano diventati provocatemente attillati risaltavano ancora le curve stupende della kiriana.Jin rimase un pò perso nei suoi pensieri per poi scuotere la testa. Karin sembrava una bambina imbronciata, si era accorta della presenza del compagno ma non lo faceva notare, fissava dritta davanti a se , con un' aria abbastanza permalosa.

"che fai?"

Disse con aria divertita il ragazzo

"non credo siano affari tuoi"

Karin prese un metro di distanza dall' albero e iniziò a tirare i Kunai cercando di centrare in pieno i segni fatti in precedenza.ERa sconcentrata forse perchè troppo nervosa e per molte volte non riuscì nel suo intento.
Jin si alzò e le si mise dietro alle spalle.

"dai ti aiuto io.."

la mora fece due passi in avanti prendendo le distanze da lui

" non ne ho bisogno grazie!"

Il ragazzo spazientito prese da dietro il polso della kiriana dove teneva il kunai ben saldo.

"Prima di colpire, devi fissare bene il punto prescelto, non devi mai avere fretta, è peggio colpire istantaneamente che pensarci un pò"

La voce era calma, prese la mano di Karin nella sua e l'alzò delicatamente parallela al petto

"poi , scegli la direzione, ora lo puntiamo verso destra ok?quindi, crea con il gomito un angolo, cosi quando scaglierai il colpo, lo slancio del braccio ti aiuterà a far andare più veloce l'arma"

Detto questo le piegò il gomito delicatamente portandolo verso di se, sembrava un abbraccio, ma Karin non si sentiva imbarazzata, di ogni consiglio che le dava ne faceva tesoro.

"vedi bene il punto da colpire, non lanciare subito l arma ma fallo quando la mano è tornata parallela alla spalla sinistra"

Piano si spostò a malincuore dal corpo freddo e bagnato della shinobi per lasciarla agire da sola, si limitò a fare qulche passo indietro per poi osservarla.
Karin piegò nuovamente il braccio.Creò un angolo con il gomito, tenne bene il kunai con le dita piano lanciò l'arma come le aveva consigliato jin, il kunai in pochissimo tempo raggiunse la corteccia dell' albero trafiggiendo il punto predestinato da Karin.La mora fissò l'oggetto con stupore.Jin aveva ragione.La mora spostò lo sguardo verso il ragazzo che soddisfatto aveva assistito attentamente alla scena

"visto?invece di respingermi dovresti ascoltarmi..no?"

§lui..è bravissimo..§

La ragazza spalancò leggermente la bocca, con stupore. Forse aveva sottovalutato quel ragazzo misterioso.Ma chi era veramente, cosa voleva da lei, e sopratutto perchè la stava aiutando, quelle domande non ebbero risposta.Karin sorrise dolcemente, forse il primo gesto carino neo confronti di quel ragazzo che l'aveva salvata quella notte.I due rimasero per un attimo in silenzio, Jin sbadigliò stiracchiando le braccia, le portò in avanti allungandole più che poteva, per poi spostare lo sguardo su Karin

"pranziamo?ho portato qualcosa"

il ragazzo andò verso un albero non molto lontano da loro, si chinò e prese una busta che aveva lasciato li poco prima.Dentro c'era della frutta , un pò di pane e del ramen.

"spero siano di tuo gradimento sennò a 20 minuti da qui cè un chiosco"

Disse con voce fredda e infastidita Jin, solo per far sentire quella ragazza a disagio.Amava stuzzicarla così, le piacevano le reazioni che faceva la shinobi, che ingenua, non si accorgeva che il ninja la prendeva in giro apposta, adorava tutto di lei,a cnhe quando si arrabbiava, avrebbe voluto che restasse sempre li, l'arebbe aiutata con gli allenamenti e sopratutto, a trovare suo figlio, non sapeva bene di questa storia, cosi se ne approfittò del pranzo per parlarle.Chissà se gli avrebbe raccontato qualcosa sul suo passato , era molto curioso, forse offrendole il suo aiuto, lei si sarebbe avvicinata a Jin.
La ragazza arrossì

§mi ha preparato pure il pranzo§

Abbassò leggermente il capo e raggiunse Jin.A passo lento gli si mise dietro le spalle

"no , va benissimo così"

Nessuono dopo Yunko era stato cosi gentile con lei, Karins entì che poteva benissimo fidarsi di lui,dopotutto sembrava che facesse tutto questo senza interesse, nonostante Jin apparisse freddo e distaccato, nascondeva un cuore d'oro, era sicuramente l'inzio di una nuova amicizia, non ne aveva mai avua una, sentiva una grande felicità dentro, poter parlare con qualcuno, potersi confidare, non tenere sempre tutto dentro perchè non trovi nessuno che ti ascolti.Jin stava preparando accuratamente il picnic, stese il telo a terra in un posto ombreggiato, anche perchè il sole iniziava a scottare di più, si stavano avvicinando le una del pomeriggio.Karin studiava ogni mossa fatta dal ragazzo e pensò subito ad Akira, come avrebeb voluto che anche lui fosse stato premuroso come Jin , ma forse non si sarebbe mai innamorata di un soggetto del genere.I due si sedettero e consumarono il loro pranzo.Silenzio tra i due imabrazzante, Karin non sapeva cosa dire, era immersa nei suoi pensieri, nei suoi problemi, chissà se a Jin gli interessavano, avrebeb avuto bisogno di sfogarsi, non era nel suo carattere, ma dopo un pò il troppo stroppia.La ragazza mangiava la sua porzione di ramen lentamente.Jin fissava il vuoto.La voce del ragazzo ruppe il silenzio.

"fai come vuoi, ma ieri sera, mi hai parlato di un bambino, quindi sei pure madre no?"

Jin era curioso, voleva pure attaccare bottone con Karin odiava vederla triste.La shinobi alzò lo sguardo e incrociò quello di Jin i due si fissarono per un attimo.La kiriana provò a fidarsi.Sospirò il pensiero di Ryu le tornò in mente

"di solito, non parlo molto di me, ma ti giuro, sono stufa di fare i conti solo con me stessa."

La mora portò la mano sul ciondolo, Jin notò il gesto, e capì sicuramente che era un oggetto molto prezioso per lei, lo indossava sempre.Kain continuò a fatica.

"Io ero fidanzata con Akira, credo tu lo consoca queto nome, visto che siamo in un villaggio accanto a quello di konoha, e abbiamo avuto un bambino, però, per varie incomprenisioni, litigi, e per lui che non prova più nulla per me, ci siamo allontanati, solo che, almeno credo, ha portato via con se il bambino."

Mentre raccontava tutto questo Karin posò la ciotola del ramen, le era passata la fame, gli occhi fissavano il vuoto, spenti, privi di ogni emozione, aveva perso tutto e ricordarlo le faceva male, si rendeva conto di quanto fosse dura la realtà.Ma doveva continuare, tirare fuori quello che la ossessionava da tempo, o sarebbe diventata pazza.

"cosi appena finita l'accademia al mio villaggio,sono aprtita, per alenarmi, se voglio riprendere mio figlio, non devo essere una rammollita, devo diventare forte,e ce la devo fare da sola."

Jin la fissava, era cosi dolce mentre parlava, si sentiva tutta la nostalgia che provava.Arrivò dritta al cuore del ninja che si avvicinò a Karin.Insicuro alzò la mano, e delicatamente la posò sulla spalla della ragazza, non c'era malizia in quel gesto, voleva solo starle accanto.

"dai, vieni con me, ti voglio regalare una cosa."

La ragazza sentì il contatto di Jin, il cuore le batteva forte, lo sentiva come un fratello che voleva proteggerla.Era sicura ora con lui, non più sola.La shinobi come una bambina guardò con stupore e curiosità Jin, voleva sapere cosa le doveva dare.Il ragazzo si alzò e prese un arma, che assomigliava più a un grande pugnale era lungo quasi quanto il suo braccio, ma non aveva l'impugnatura, ma solo un cerchio nel fondo dove il ragazzo poteva tenere ben saldo l'oggetto.Glielo mostrò. Karin non capiva bene cos'era.Con un leggero colpo, Jin fece aprire l'arma, lentamente vennereo fuori altri 3 lati identici a quello visto in precedenza. era un fuuma shuriken, Karin consoceva bene quell arma.Jin se lo apssò difronte tenendolo sempre nel cerchio centrale.

"che ne dici?lo sai usare?"

La mora rimase a bocca aperta.Si alzò di scatto e si avvcinò all'arma, non l'aveva mai vista da vicino, la toccò con la mano sinistra.

"no..."

Rispose timidamente mentre osservava ancora l'oggetto,Jin alla vista della shinobi sorrise, spostò da un alto l'oggetto per avere difornte a se Karin, si avvicinò con il viso al suo leggermente

"te lo insegno io, se ti va ovviamente."

Il ninja camminò verso il prato dove si erano sistemati prima, voleva aiutarla, ma senza dirlo esplicitamente.Si voltò verso la ragazza e le fece cenno con la mano libera di segiurla.Il pranzo era rimasto li, nemmeno finito, ma ai due non importava, c'erano cose molto più importanti, come l'allenamento della kiriana.C'erano delle priorità da rispettare e pr Jin era proprio lei.Karin lo raggiunse correndo leggermente.Arrivata difronte a lui mise le mani sul petto e attese qualche spiegazione.Jin si morse il labbro, era indeciso, non sapeva da dove cominciare.

"vediamo un pò, bè inanzi tutto, non puoi di certo usare quest'arma per un corpo a corpo, è troppo ingombrante, non ti lascia libertà di movimento, quindi verresti colpita con molta facilità, ti consiglio di usarlo per colpire un punto ben preciso, o mentre sei in aria, o quando sei abbastanza lontana dal tuo avversario."

Jin mostrò il cerchio al centro dello shuriken.

"vedi?è qui l'impugnatura principale, prova a tenerlo"

Karin timidamente lo prese, l'afferrò saldamente come gli aveva detto lui.Jin fece un mezzo sorriso disse qualcosa a bassa voce.

"ora prendimi"

Il ragazzo che dapprima era difronte a lei si spostò velocemente saltando sul ramo di un albero lì vicino, lanciò un ultimo sguardo a Karin segno di sfida e iniziò a saltare da un ramo all'altro degli alberi , veloce quasi non si vedeva.La mora rimase un pò sorpresa, intanto la figura di Jin si allontanava sempre di più, Karin sorrise, la voleva aiutare.Impugnò bene il fuuma shuriken e iniziò a segiure Jin.Con un grande slanciò saltò sul ramo dell' albero dove era stato preima il ragazzo.L'arma era abbastanza scomoda, prima di partire doveva pensare a come tenerla al meglio.Allungò il braccio tirandolo dove teneva lo shuriken, le due punte più interne erano rivolte verso il corpo della ragazza, le altre due opposte all'esterno, doveva stare attenta a non colpirsi e allo stesso momento di non urtare troppo gli alberi.SAltò su un altro albero, finendo con i piedi su un ramo, ma le punte esterne dell' arma urtarono il tronco, Karin si sentì tirare all'indietro, stava per cadere, ma si aggrappò con la mano libera alla corteccia della pianta

§no cosi non va..posso chiudere il fuuma shuriken, e arrivato a una certa distanza da lui, lo riaprirò per poi tentare di colpirlo§

pensato questo alzò lo sguardo, di Jin nessuna traccia , difronte a se solo il verde.

§quanto è veloce?è praticamente impossibile stargli dietro, basta pensare sto perdendo tempo.§

La ragazza chiuse l'arma la tenne sempre per il cerchio centrale e iniziò a correre dietro a Jin, con agilità dovuta agli allenamenti fatti i giorni prima saltò tra gli alberi arrivata quasi a un km di distanza si bloccò di colpo, aveva sentito un rumore, come di sassi che si spostavano urtati da qualcosa.Si chinò leggermente dietro un cespuglio senza fare rumore, con la testa guardò in basso, a quasi 500 m da lei si poteva notare una figura.Non era ben visibile, non solo per la distanza ma anche per il fatto che la ragazza non portava più gli occhiali, ma i capelli argento spiccavano anche troppo bene.Jin si era fermato sopra un masso.Stava bevendo dell'acqua vicino al rusciello.

§ora è il momento perfetto.§

Controllò un attimo l'altezza dell' albero, a occhio e croce saranno stati metri, non si sarebbe fatta poi cosi male se fosse saltata giù.

§aprirò lo shuriken , poi mi lancierò giù dall'albero verso Jin,sfrutterò la forza di gravità per avere maggiore slancio del corpo, fletterò il braccio con l'arma all'indietro, e arrivata quasi a un metro e mezzo da terra lo ancierò, verso il basso, mirando Jin, infondo, devo attenermi agli allenamenti della mira fatti in precedenza, speriamo vada bene.§

Attese qualche minuto , abbastanza sicura di se si alzò in piedi, aprì per bene l'arma, forse facendo troppo rumore, ma a quella distanza magari Jin non l'avrebbe sentita, unì i piedi pari, flettè le ginocchia leggermente e si diede uno slancio in aria verso avanti, saltò con l'arma sulla mano sinistra, una volta in aria velocemente portò l braccio destro in avanti e quello sinistro dietro facendo passare il fuuma shuriken difronte alla schiena, con un altro slancio mentre continuava a cadere portò di scatto il braccio destro all'indietro, la mano sisnisrta trascinata in avanti a causa del brusco spostamento teneva salda l'arma, lo shuriken arrivato davanti al busto della shinobi venne lasciato dalla stessa kiriana, indirizzato verso il basso.L'arma iniziò a fluttuare velocemente senza fermarsi, si avvcinava sempre di più verso Jin che stava ancora girato di spalle.Karin atterrò al suolo con i piedi uniti, piegò le ginocchia per attenuare al caduta.Senza pensarci fece unos catto in avanti e fece 500 m correndo per vedere se aveva centrato il bersaglio.Corse inmezzo ai cespugli e arrivò difronte al ruscello.Karin spalancò gli occhi.l'oggetto giaceva a terra conficcato sul terreno, ma Jin non c'era.

"se non fossi stata cosi rumorosa mi avresti centrato in pieno , brava"

Karin alzò lo sguardo, era la voce di Jin, proveniva da un ramo dell'albero.La mora lo fissò, aveva anticipato a sua mossa,l'aveva sentita sicuramente mentre lanciava lo shuriken

§ma come cavolo fa...§

Il ragazzo saltò giù dall' albero e si avvicinò alla kiriana

"andiamo a casa"

Si avvicinò all'arma , la estrapolò dal terreno e la chiuse.Poi si voltò veso Karin e gliela porse

"questo è tuo"

Karin lo prese tra le mani, perpoi abbassare lo sguardo.I due silenziosamente, tornarono a casa senza scambairsi parola.


Notte.Karin era difronte al letto di Jin e si stava pettinando i capelli, la luna era alta in cielo,dalla finestra accanto al comodino si poteva vedere il bellissimo cielo stellato.La ragazza posò la spazzola e si perse in quella meraviglia

§chissà se Ryu sta vedendo il cielo, come minimo dorme§

Magari l'avesse fatto, sarebbero stati vicini anche solo per un secondo, non fisicamente certo, ma le sarebbe bastato.Ora solo questi dolci pensieri, riuscivano a farla andare avanti.
Karin si strinse nelle spalle, si toccò i bracci con le mani quasi come volere un abbraccio.Le lacrime piano le bagnarono il viso, il bianco della luna si rifletteva nel visino pallido della kiriana, distrutta, cosi si sentiva, non stava facendo proprio nulla per cercare suo figlio, chissà ora dove sarà, si staranno prendendo cura di lui? un immagine, gli occhi color ghiaccio del piccolo, quelle manine, quel corpicino esile, quella culla di legno, e Yunko, che lo allattava.Gli mancava tutto, perchè erano arrivati a quel punto?Perchè Akira non provava più nulla?Tante domande che non trovavano risposta, e quella confusione si sfogava nelle lacrime.Karin non riusciva a smettere, troppo tempo era rimasta lontana da tutto ci che amava.La porta piano piano si aprì, Jin voleva dare la buonanotte a Karin, complimentarsi con lei dell'allenamento svolto, ma la sentì piangere cosi si fermò sull uscio,la osservava, cosa avrebbe dovuto fare?Consolarla?o semplicemente andarsene.Jin pensò che tutti , in momenti brutti, vorrebbero qualcuno accanto, anche solo per un abbraccio.Il ragazzo andò verso la ragazza che aveva le mani sul viso, lo coprivano, non si era nemmeno accorta del ninja.Piano Jin posò le mani sui fianchi di Karin, la ragazza stolzò per un secondo agranando gli occhi le mani si abbassarono piano, scoprendo il visino segnato dalle lacrime.TRemò per un attimo, da tanto non sentiva il calore di un altro corpo accanto al suo, sapeva bene che era lui.L'unica persona che poteva starle accanto in quel momento.Jin allungò le braccia in avanti, abbracciò il ventre i Karin e la portò indietro, verso di lui, abbassò il viso, e lo posò la fronte sul collo della Kiriana.

"ci sono io con te..."










Edited by Kiss me!I'm contagious - 29/4/2008, 16:50
 
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Akira_Uchiha
view post Posted on 29/4/2008, 18:42




Energia Verde concessa. Ryo ed exp rimandati alla fine dell'allenamento.
 
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2 replies since 22/4/2008, 19:33   199 views
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