Rika

Rika, nacque il 22 giugno nel villaggio della foglia, ormai caduto in una quasi rovina, e lasciato allo sbando più totale;
le persone che vi abitavano pensavano tutte a diventare più forti, combattendo tra loro per avere una briciola di potere, la situazione che si era andata a creare era invivibile.
Ira crebbe in questa situazione, con piccole lotte intestine che rendevano la già precaria situazione di Konoha, ancora più instabile. C'era da avere paura persino ad uscire di casa, perchè i ninja, deboli o forti che fossere, per sopravvivere, rubavano e uccidevano.
Rika, che era una ragazza al quanto dolce, trovandosi in tal situazione, dovette modificare il suo carattere pur di riuscire a tirare avanti! Anche lei, come molti altri, era stata costretta a iniziare a rubare e massacrare già in tenera età, diventando così fredda e spietata;
molto portata per le tecniche ninja, riusciva a compiere ogni missione che le era stata affidata dai propri genitori, che non perchè le volessero male, ma solamente per riuscire a vivere, l'avevano istruita a diventare un assassina, come anche loro lo erano.
Una notte però, qualcosa andò male, Rika stava rientrando a casa da un piccolo furto appena commesso, felice perchè stava portando a casa il bottino, appena notò quello che stava accadendo davanti alla sua abitazione, si bloccò, non riusciva più a muoversi, e le gambe le tremavano, per la prima volta dopo tanto, sentiva una forte paura, una paura che va al di la di ogni immaginazione...La scena che vide fu la seguente:
I suoi genitori, erano stesi a terra, in una pozza di sangue, erano appena stati sgozzati, e ora anche suo fratello maggiore stava per fare la stessa fine...I loro sguardi, per qualche secondo si incrociarono, Rika avrebbe tanto voluto aiutarlo, ma una forza più potente della sua volontà la fece rimanere ferma, troppo impaurita da quella situazione, troppo piccola per poter fare qualche cosa.. Un piccolo aiuto, leggero come un soffio uscì dalle labbra del fratello..:
Rika, aiutami...ti..ti prego..
Anche se quasi impercettibile, lei lo sentì, il suo corpo era tutto un fremito, ma le gambe non volevano ubbidire, e suo fratello venne ucciso davanti ai propri occhi..
Le lacrime, ormai stavano rigando già da un bel pò lo splendido viso della ragazza, che ora, stava quasi impazzendo da tutto ciò che le stava accadendo...Perchè?Perchè proprio a lei?..Questo si chiedeva Ira, mentre tentava di fuggire da li, tentando di evitare di essere uccisa anche lei..
Si sentiva inseguita, aveva paura, paura di morire, eppure fino ad allora, mai l'aveva provato quel terrore, anche se era stata in situazioni ben peggiori, ma in quel momento, lei temeva la morte!
Adesso però, era ormai senza fiato, non ce la faceva più a correre e a scappare, scivolò e da quel momento per lei fu solo buio, infatti svenne, sia per la stanchezza per il grande caos che si era andato a creare dentro di lei...mentre chiudeva gli occhi durante la caduta, rivedeva quelle scene, suo fratello che le chiedeva aiuto..e le ultime lacrime solcarono il suo viso!
Giorni dopo, si risvegliò in un letto, una umile capanna stava attorno a lei, e un leggero caldo si diffondeva in tutta la stanza; non era morta?e se tutto quello fosse stato un sogno? Provò ad alzarsi, ma un dolore lancinante in tutto il corpo la costrinse a rimanere immobile..Una voce dolce che le parlò, la fece sussultare...
Ehi, rimani ferma a letto, non voglio che le ferite ti si riaprino..
Chi sarà mai stata quella persona?Un ragazzo dai bei lineamenti si destava ora davanti a Ira, porgendole una ciotola con dentro una strana brodaglia, aveva un buon profumino..
Senza dire nulla, gli sfilò la ciotola dalle mani e iniziò a mangiare, era veramente affamata, avrebbe voluto ringraziarlo, ma la sua voce sembrava essere sparita nel nulla, forse lo shock le aveva fatto perdere momentaneamente l'uso della parola, ma le sembrava scortese non rigraziare quel giovane di un gesto così carino, soprattutto, doveva ringraziarlo di averle salvato la vita..
Un piccolo sorriso, fu l'unica cosa ke venne in mente a Rika per tentare di ringraziare il giovane, di cui ancora non sapeva nulla..
Oh, ma che maleducato, non mi sono presentato ancora..Bhe, piacere il mio nome è Kanon...tu invece...da quello che sono riuscito a vedere frugando un pò tralla tua roba, ti devi chiamare Rika, giusto?se è così, è veramente un bellissimo nome...
Sorrise con una tale dolcezza, che Rika arrossì, e annuendo per fargli capire che il nome era giusto, sorrise nuovamente anche lei...
I giorni passarono felici in quel posto, disperso tra le montagne, e piano piano Ira scopriva sempre di più di quel ragazzo, e come succede spesso, se ne innamorò, il ragazzo sembrava ricambiare i sentimenti della giovane, che ormai aveva 17 anni, lui ne aveva due più di lei, ma questo non contava, si amavano, ed erano felici, insieme erano riusciti a superare tanti pericoli, grazie a lui, Ira era riuscita a scordare, o almeno ad accantonare quella brutta vicenda successa alla sua famiglia, anche se, ogni tanto, durante la notte si svegliava con le lacrime agli occhi, ricordanza del fratello che le chiedeva aiuto...Ma nonostante tutto, con Kanon, lei era felice...Sarebbe potuta rimanere li in eterno..ma si sa, le cose belle sono effimere, e prima o poi finiscano sempre.
Era una sera di autunno, quando un'altra disgrazia si abbattè sulla disgraziata vita della giovane Rika, il ragazzo che tanto amava non tornava nella abitazione;
era uscito per cercare dei viveri..Preoccupata la ragazza uscì, alla sua ricerca, quello che vide fu spaventoso, non solo aveva perduto la sua famiglia, ma ora stava perdendo anche lui, Kanon..
Il ragazzo, infatti, era stato trafitto, e impalato ad un albero..Ira corse subito da lui,voleva, anzi doveva salvarlo..ma per lui ormai, non c'erano più possibilità, era morto..
Lo sguardo della ragazza mutò improvvisamente, dal dolce divenne freddo e inaccessibile, adesso desiderava solo una cosa..VENDETTA!
Avrebbe trovato colui che le aveva fatto questo ennesimo torno e lo avrebbe ucciso, non desiderò altro in quel momento di disgrazia...Decise di tornare al villaggio della foglia, e di studiare per diventare un ninja di alto rango..così, da poter vincere ogni avversità, e soprattutto, poter guadagnare la sua vendetta...
Fu così, che ormai diciasettenne, tornò a Konoha, che era rimasto nel solito squallore di quando lo aveva abbandonato, scappando dopo il massacro della famiglia..ora, la sua nuova vita, cominciava..
Quando fu li, Ira iniziò subito gli studi per diventare un genin, non si fermò mai, facendo missioni, combattendo, partecipando a tornei, e tutto questo per salire di livello, e dimostrare che lei valeva..in mente sempre il solito pensiero.."vendicarsi"..L'avrebbe fatta pagare a coloro che le avevano trasformato la vita in un orrendo incubo..Odiava, e se lo faceva era solo colpa loro, dalla dolce e tenera ragazza di un tempo, Ira era ora una fredda e sanguinaria donna.