Gruppo: KR-3, Sensei: Itachi Kaguya/corso portato a termine

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blacklion
view post Posted on 7/8/2007, 22:51




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Sensei:



Itachi Kaguya(blacklion)





Alunni:



Nome PG: Ganzo Kaguya

Nome utente:ganzo 93

Link Scheda:http://narutoshippuuden.revolution.forumcommunity.net/?t=7571958
(BOCCIATO)

Nome PG: Reed Kaguya

Nome utente: Broly_cavaliere_della legenda

Link Scheda:http://narutoshippuuden.revolution.forumcommunity.net/?t=7563841


Nome PG: Kira Kaguya

Nome Utente: black cat 93

Link Scheda:http://narutoshippuuden.revolution.forumcommunity.net/?t=7730528
(BOCCIATO)

Nuovo studente

Nome PG: Choji Kaguya

Nome Utente: SoE™

Link Scheda:http://narutoshippuuden.revolution.forumcommunity.net/?t=8281766&view=getlastpost#lastpost


CITAZIONE
Salve ragazzi, da oggi apre il corso numero tre del villaggio di kiri, io sarò il vostro sensei (Itachi Kaguya), vi premetto alcune cose che voglio che siano rispettate durante tutta la durata fino alla sperata promozione.
1)Descrivete sempre bene e accuratamente luoghi circostanze ed emozioni che vi troverete ogni volta durante le varie prove, ma senza scendere sotto le righe minime impartite da me facendo attenzione agli errori di ortografia....
2)Voglio che abbiate anche voi la vostra leggenda del narrato, parlato e pensato, la mia sarà cosi ma voi volendo la potreste cambiare
SPOILER (click to view)
narrato
parlato
pensato

3)Io sarò abbastanza severo, non crediate che l'accademia sia una passeggiata all'aria aperta perché vi sbagliate di brutto, per ottenere la promozione sarà fondamentale la voglia e la costanza che avrete nel superare le mie prove postando volta dopo volta.....Se seguirete i miei consigli sarete promossi di sicuro altrimenti non vi demoralizzate e riprovate in seguito dando il meglio che potete.
4)Come ultima regola vi dico divertitevi più che potete, vedete questo corso come una prova che vi aiuterà a migliorare....

Come prima cosa voglio che scriviate un post di presentazione di minimo 20 righe, (ma se ne fate di più è meglio.....) voi riceverete una lettera il giorno prima che vi dirà che l'accademia è iniziata e voi siete gli alunni che dovrete presentarvi il giorno seguente puntuali alle ore 8:00 al 2 piano nell'aula 110, io sarò li ad aspettarvi....mi raccomando nuovamente pensieri emozioni e sensazioni del vostro pg. Avrete 3 giorni di tempo per fare il vostro esordio, se supererete il limite concesso, sarò costretto a bocciarvi, a meno che non verrò avvertito via mp in anticipo che avete problemi, accetto solo motivi seri!
Buon lavoro!!!

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narrato
parlato
pensato


Il giorno prima
Il neo Chunin del villaggio di kiri a quell'ora stava riposando dentro casa, nel suo letto comodo tra i cuscini morbidi e caldi. Fuori c'era la solita nebbia che lo rendeva insopportabile e ogni mattino lo faceva svegliare con il cattivo umore.
Che ora sono?!?! Già le 10, questa mattina ho fatto tardi sarà meglio che mi alzi e vada a fare un salto al villaggio, potrebbero avere bisogno di me, ora sono un Chunin e devo essere sempre pronto ad affrontare in ogni circostanza e periodo le situazioni più imprevedibili.....
Itachi, uno dei pochi superstiti del villaggio kiri appartenente al clan più famoso della zona, era stato promosso di recente al grado Chunin; aspettava da tanto tempo che arrivasse quel momento e ora era fiero di indossare giorno dopo giorno il suo caratteristico giubbino verde che gli dava un'aria seria e rispettosa, ma non troppo, lui era rimasto sempre un tipo allegro pieno di grinta con una grande disponibilità verso chi gli chiedeva e aveva bisogno di aiuto.
Si stava alzando e mentre lo faceva cercava le sue ciabatte sotto di lui....
Ma dove sono, ieri le avevo lasciate qua, va be non importa camminerò scalzo!
Si mise dritto e dopo essersi strofinato gli occhi guardò dritto il giubbotto verde proprio di fronte e lui, lo stesso che lo faceva sentire tanto orgoglioso tutte le volte che lo scrutava da cime a fondo
Me lo sono sudato, ma alla fine sei diventato mio....
Dopo aver accennato un sorrisetto si diresse dritto in bagno per darsi una lavata e una sistemata ma prima si affacciò un attimo alla finestra
Ma questo dannato villaggio non poteva avere di famoso cose come un sole che spacca le pietre o una vegetazione da fare invidia a tutti! No, in compenso abbiamo la nostra magnifica e puntuale nebbia che ogni mattina non ci fa vedere un ca**o.....Io la odio, e la cosa che mi irrita di più e che in combattimento a volte mi potrebbe essere utile per salvarmi la vita!!! Basta fra 2 anni o roba simile mi comprerò una casa fuori dalle vicinanze del villaggio e starò lontano da questa orribile, irritante, fastidiosa e putrida nebbia dei miei attribbuti....Comunque ora è meglio che mi dia una lavata per rinfrescarmi un po le idee....
Chiusa con rabbia la finestra facendo anche abbastanza rumore andò nell'altra stanza....
Ah, ora mi sento meglio, fame non ne ho, vorrà dire che mi vestirò immediatamente e mi incamminerò verso il villaggio.....ho la strana sensazione che oggi debba fare qualcosa.
Subito dopo si diresse nella stanza di prima e incominciò a prepararsi per uscire...le armi erano l'unica cosa che mancavano ad Itachi, ma non ne fece un grande problema
Le armi non mi servono per oggi, mi sembra una giornata tranquilla e serena, al massimo una spada c'e l'ho sempre con me!!Mi sa che ne ho più di una!!
Anche dopo aver pensato questo si mise un pò a ridere e poi uscì di casa. Il suo sguardo mentre si stava per incamminare incrociò la cassetta delle lettere che solitamente era vuota, ma quella volta no.....Itachi prese la busta, la guardò un attimo e vide che era da parte dell'accademia
Questa deve essere importante, avevo ragione quando pensavo che oggi sarebbe successa una cosa, ma stiamo a vedere....

CITAZIONE
Signor Kaguya Itachi, Chunin del villaggio della nebbia, lei è stato assegnato come maestro per i seguenti allievi
Ganzo Kaguya
Reed Kaguya
Kira Kaguya
E' pregato di presentarsi nell'aula 110 al secondo piano domani alle ora 8:00
Cordiali saluti

Bene bene, proprio l'occasione che stavo aspettando, domani ci sarò di sicuro miei cari studenti....Poi ho notato che siete tutti e tre del mio stesso clan....si sta espandendo con una tale velocità che non me ne sono accorto.....Ragazzi mi aspetto grandi cose da voi, non deludetemi.....
Dopo aver pensato ciò, Itachi si diresse al villaggio con la voglia di tornare a dormire il più presto possibile.....

Si parte.....
Itachi si svegliò di buon ora quella mattina, sapeva che doveva andare in accademia e non vedeva l'ora di incominciare....Erano le 6:55, il pensiero non gli si riusciva nemmeno a scrollare quando dormiva e perciò anticipò la sveglia di 5 minuti.....
La chiuse, si lavò e indossò i suoi abiti pronto per partire.....Erano le 7:30 quando stava uscendo di casa e pensò
Allora, mi ricordo benissimo aula 110 secondo piano....OK, ora ci siamo...
Il Chunin voleva fare bella figura con i suoi abiti e il suo equipaggiamento....Questa mattina le armi le aveva portate, specialmente quella che gli piaceva di più, cioè la sua bellissima katana dal manico ricoperto da numerose fasciature nere che lui stesso aveva messo per dargli quel tocco ti personale che nessun'altro aveva...
Poteva camminare con comodo, ancora era presto e non gli andava di tenere un'andatura veloce, quindi sempre tra l'insopportabile nebbia che non lo lasciava mai in pace si diresse all'accademia di kiri, dove anche lui aveva passato i suoi momenti di gloria e non.....
Erano le 7:50, il Chunin arrivò giusto in orario, salì le scalette che lo fecero entrare in accademia, e li già a quell'ora vide un via vai impressionante di bambini e ragazzetti che andavano qua e la forse per dirigersi nelle loro aule.....Itachi però non diede molta attenzione a tutta la confusione che lo circondava ma cercò solo le scale che portavano al secondo piano nella stanza 110.....
Arrivato li con un pò di anticipo si appoggiò alla cattedra, mise la sua katana in posizione verticale con il manico rivolto verso fuori alla sua sinistra e incominciò a pensare in attesa che arrivino tutti i suoi allievi per poter incominciare.....
Tanti ricordi sono passati per la mia testa percorrendo nuovamente questi corridoi....Va bè, ora meglio che mi prepari ad attenderli, spero solo che siano puntuali e che facciano sempre del loro meglio dimostrandomi tutte le loro capacità.....

Edited by blacklion - 13/8/2007, 00:04
 
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Broly_cavaliere_della legenda
view post Posted on 7/8/2007, 23:49




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Narrato
“Parlato”
§ Pensato §


…:::Una Lettera speciale:::…



Post presentazione 1/1



Dolore, fatica, rabbia. Da giorni ormai Reed era sotto pressione. I durissimi allenamenti, cui lo sottoponeva Shiltar, lo sfinivano sempre più. Eppure, non riusciva a vederne ancora un vantaggio. Ma forse era ancora troppo presto. Solo una settimana non era sufficiente per notare progressi. L’unica cosa che poteva fare era attendere ed allenarsi. I sacrifici vengono sempre ripagati. O almeno così dovrebbe essere…
[…]
Quella mattina era in piedi già da due ore. Si stava allenando da solo. Shiltar era partito in missione per conto del villaggio. Era un potente jonin, sempre ricercato dai Capi per un consiglio.
Reed era intento a fare flessioni sulle braccia, per incrementare la sua forza muscolare. Ma per rendere più difficile la cosa, aveva un macigno di 20 kg sulla schiena, che gli rendeva difficile l’esercizio. Anche se Shiltar non c’era, il suo subordinato lo addestrava secondo le istruzioni del jonin. Reed era tutto sudato. Dalle braccia scorreva un fiume d’acqua, che rendeva i bicipiti scolpiti lucidi, come se fossero spalmati di un olio rigenerante. Altro che rigenerante. In quel momento i muscoli erano sottoposti ad un grandissimo sforzo…

“uha…dieci…uha…undici”

Reed mormorava il conto dei piegamenti, che portava a termine con sforzo. Era in posizione dritta. Il busto allineato con le braccia vicine ai fianchi che si alzavano e si abbassavano lentamente, per eseguire l’esercizio. Quando saliva verso l’alto, Reed espirava, quando scendeva, inspirava. Sentiva i polmoni lavorare febbrilmente per assorbire dall’aria circostante un po’ di ossigeno.
L’aria quella mattina non era delle migliori. La nebbia, meraviglia e maledizione di Kiri, anche quella mattina aveva accolto gli abitanti del villaggio con la sua muta e triste presenza.
Poteva essere vista come una benedizione, dato che nascondeva il villaggio e per gli amanti del villaggio, soprattutto al chiaro di luna, creava uno spettacolo romantico. Tuttavia, per chi viveva là da sempre, vedere nebbia tutti i giorni diveniva snervante. Un paesaggio monotono, celato da una nebbia monotona. Nulla di più noioso. Shiltar era fortunato a poter viaggiare tanto grazie alle sue missioni. Anche se rischiava la vita sempre e comunque, non aveva paura. Reed lo ammirava molto, e un giorno sperava di poter diventare forte come lui, se non di più.
Shiltar gli aveva promesso che una volta divenuto Genin, gli avrebbe insegnato a dominare l’abilità del loro Clan. L’eslusiva kekkai gekkai dei Kaguya: la Manipolazione delle Ossa.
Reed sapeva che nel suo Dna vi era quell’abilità e non vedeva l’ora di apprenderla.
Intanto continuava con i piegamenti…

“Ventisei…ventisette…ventotto…”

Lo sforzo si sentiva. I muscoli erano come attraversati da migliaia di minuscoli aghi incandescenti, che provocavano un dolore acuto. Erano sottosforzo.
Reed era però determinato a portare a termine il suo allenamento. Shiltar sapeva quello che faceva e doveva seguire i suoi consigli se voleva diventare il più forte.
[…]
Il loro allenamento fu però interrotto da uno shinobi nero, che sbucò nel campo di addestramento Kaguya. Recava in mano un rotolo con un sigillo. Si avvicinò a Bassho, il secondo di Shiltar, e glielo porse, per poi sparire di nuovo. Bassho lo aprì e lo lesse.. Il suo volto si illuminò con un sorriso, cosa insolita per uno come lui e porse al giovane Kaguya la pergamena.
Reed lesse:

Siamo lieti di informLa, signor Kaguya, che è stato convocato in Accademia per seguire i corsi per futuri Genin. Il corso sarà tenuto dal sensei Itachi Kaguya, chunin del nostro villaggio, e membro del suo Clan. Si prega di presentarsi domani in Accademia alle ore 08:00 nell’aula 110 al secondo piano. Buon Allenamento e Auguri per il corso^^
Mizukage

Il volto del giovane shinobi si illuminò di gioia. Spiccò un salto stringendo al pergamena in mano.

§ Siiiiiiiii….diventerò genin!!!!A tutti i costi!!!!§

Dopo dieci minuti di gioia sfrenata, riprese gli allenamenti mettendoci il doppio dell’impegno.
A sera era sfinito…
[…]
Il trillo di una sveglia fendette l’aria. Un giovane ragazzo dormiva. Il respiro lento e regolare. Quando il suono giunse alle sue orecchie, una mano partì rapida verso il comodino. Poco dopo soltanto silenzio. Nella natura del suo carattere avrebbe continuato a dormire, ma quella mattina il pensiero del corso lo fece svegliare subito. Si lavò e fece colazione. Uscì fuori dalla finestra per osservare il monotono paesaggio di Kiri, che quella mattina gli pareva diverso. Dopo dieci minuti rientrò, si vestì e visto l’orario si avviò verso l’accademia per essere puntuale.
Varcò il portone e salì al secondo piano. Era emozionato, ma dal suo volto non si capiva. Sapeva mantenere il proprio autocontrollo. Sapeva essere freddo e glaciale.
Attraversò il corridoio. Una miriade di altri studenti andava in cerca della loro aula. Lui cercava la 110. La vide poco dopo. Si avviò e bussò due volte. Poi entrò.
Un ninjia era seduto sulla cattedra, con la satana di fuori, diretta verso la sua sinistra. Lo sguardo tranquillo e calmo. Il volto sereno. Quello era quindi il loro maestro, Itachi Kaguya.
Reed entrò fece un piccolo inchino al sensei, dicendo poche parole. Si sarebbe presentato quando fossero arrivati anche gli altri.

“ Salve Sensei…molto onorato di essere sotto la sua guida. Io sono Reed Hirygame Kaguya”

Si sedette nel banco lì vicino ed attese l’arrivo degli altri…intanto rimase a fissare il sensei, a studiarlo…gli pareva un tipo in gamba…

§ Forse non sarà male questo corso dopotutto…§

Sorrise…

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OT/ Un saluto a tutti ed in particolare al sensei....Buon post a tutti^^OT
 
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SoE™
view post Posted on 12/8/2007, 14:15




CITAZIONE
Titolo
Informazioni
Narrato
Parlato Choji
§Pensato Choji§
Parlato altri
Eventuale Cambio di tempo

Un tramonto

Giorno Settimanale: Domenica [giorno prima dell'inizio dell'accademia]
Ora: 17:30
Situazione atmosferica: Nessuna nuvola in cielo, 16 °c e molta umidità


Era stata una giornata piena di tensione quella domenica. Proprio l'altro ieri, Choji aveva deciso di intraprendere la carriera ninja. Non è che la cosa gli importasse molto, ma era fondamentale per un abitante del Villaggio della Nebbia essere capace di difendersi. I criminali spuntavano come funghi nella stagione d'autunno, e inoltre ciò gli avrebbe fatto guadagnare qualche soldino, che non gli avrebbe mai fatto male. Le risorse economiche di Kiri, sono molto limitate in confronto agli altri villaggi, e ciò che avrebbe guadagnato gli sarebbe servito per prendere qualcosa per sopravvivere, nulla di più. Come ho già detto, quella domenica era stata una giornata piena di tensione. Infatti, quella mattina, attaccarono , sulla tabella di legno posta sul muro della segreteria dell'accademia, dei foglietti molto importanti: gli smistamenti degli studenti nelle varie classi. Choji come al solito si svegliò a mezzogiorno, non si affrettava a dirigersi per andare a vedere, sapeva che qualche ora in più o qualche ora in meno non avrebbe cambiato nulla. Però in fondo in fondo, era curioso di vedere in che classe fosse finito. I ninja di Kiri , erano tutti apprendisti e i Sensei si contavano sulle punta delle dita, sapeva perciò che era possibile che se fosse arrivato in ritardo avrebbe dovuto aspettare un altra classe. Quei giorni erano stati stressanti, nessuna notizia dei suoi genitori che ormai da giorni erano in una missione di livello A. Erano l'unica compagnia di Choji, che non aveva mai avuto amici, essendo sempre stato in casa. Per questi motivi, forse sperava nella seconda opzione, per riposarsi e levarsi dalla testa tutti quei pensieri che sembravano delle mosche fastidiose.

Qualche ora dopo [17.30]

Erano le 17.30, e a Kiri tra poco sarebbero calate le tenebre della notte, ma in quel momento, il crepuscolo violaceo alternato al rossastro, avvolgeva come un abbraccio il cielo. §Yawn che sonno.. comunque sia credo sia l'ora di andare a controllare in che classe sono stato smistato.. Certo sono ben 2 chilometri da percorrere, ma ne valrà la pena.. Inoltre una bella passeggiata con un tramonto così raro per il Villaggio della Nebbia, non può che far soltanto bene§ Choji si alzò da letto disordinato, e pigramente cercò i vestiti sparsi per la casa. Le ciabatte nel bagno, la maglietta in cucina, e i pantaoni sul divano nel salotto. Dopo essersi vestito uscì di casa più svogliato che mai. Ci metterò almeno mezz'ora se ci vado camminando.. neglio prendere la mia nuova bici.. così mi potrò godere meglio il paesaggio. è molto strano che oggi sia così.. di solito in questi giorni cè sempre molta nebbia.. credo che sia un eccezione.. Beh, forse oggi essendo una giornata speciale, anche il cielo ha vluto contribuire.. §Almeno spero che sia una giornata speciale..§ Così Choji cominciò a pedalare. C'era poca gente in quei giorni fuori, e quindi non guardava la strada, ma bensì guardava il fiume dal Ponte Naruto,che era situato a qualche metro dalla sua abitazione. Dopo qualche minuto di una lenta e rilassante pedalata arrivò all'accdemia. Non era mai cambiata negli anni. Era sempre stata imponenente, sembrava un muro che si stagliava davanti a ogni ninja. Choji entrò. Sembrava essre arrivato un pò tardi perchè l'accademia stava chiudendo ed era deserta. Di solito lì erano ammucchiati molti ragazzini che giocavano e discutevano. Entrò. Buonasera! Posso aiutarla? Buonasera! Vorrei vedere il tabellone dello smistamento dei nuovi allievi.. Certo! eccolo qua! lo stavo portando via.. Sa ci potrebbero essere delle modifiche anche all'ultimo minuto. Ah capisco.. Choji lesse velocemente il foglio. § Allora.. Kr.1 Kr.2.. Ecco Kr.3! Dunque.. Choji lesse il foglio... C'erano ben 3 allievi. ma quanto pare era arrivato tardi, infatti non era presente il suo nome. §Oh... a quanto pare dovrò aspettare ancora... Tutto questo viaggio per nulla..§ Un pò afflittto Choji diede il foglio alla signora della segreteria, e dopo aver salutato, con una veloce e selvaggio pedalata in un minuto tornò a casa. Si fece una doccia lunga e calda, poi si addormentò subito sul letto..


______________________________________________________________________________________________________________________________


Lettera inaspettata

Giorno settimanale: Lunedì [giorno dell'inizio dell'accademia]
Ora: 8:00
Situazione Atmosferica: fitta nebbia e molte nuvole.


Erano le 8 e Choji dormiva come al solito. La sveglia era impostata alle 11:30 del mattino, e mai si sarebbe aspettato che nella sua vita si sarebbe alzato prima di quell'orario. Il tranquillo e innocente sonno di Choji furono interrotti da un rumore alquanto fastidioso: il campanello. Quest'ultimo suonò 3 o 4 volte, e si sentì in sottofondo la voce di un uomo. Signor Choji Kaguya! Signor Choji Kaguya! Si svegli! Choji si svegliò di soppiatto, sentendosi confuso..§Uhm?? Chi?? Cosa?? Dove?? Ah.. Ora ricordo..§ Si! Arrivo subito! Con pigrizia si mise le sue pantofole, che stranamente quel giorno si trovavano vicino al comodino, ed andò ad aprire alla porta. Buongiorno.. Chi è? Buongiorno.. Sono il postino di Kiri.. cè una lettera per lei dal Mizukage .. Oh no dia a me! e Choji strappò di mano la lettera dal postino e cominciò a levarla dalla busta.§Spero solo che non si tratti qualcosa riguardo i miei genitori.. Con gran piacere, Choji lesse ad alta voce ciò che c'era scritto:

Siamo lieti di informarla, signor Kaguya Choji, che è stato convocato in Accademia per seguire i corsi per futuri Genin. Il corso sarà tenuto dal sensei Itachi Kaguya, chunin del nostro villaggio, e membro del suo Clan. Si prega di presentarsi domani in Accademia alle ore 08:00 nell’aula 110 al secondo piano. Buon Allenamento e Auguri per il corso Dal Mizukage^^
Siii Menonale! Oh no..c'è alle 8.. che ore sono? Proprio adesso scoccano le 8 Signore^^ <b>Oh no devo andareeeeeeeeeee!!!! Così con una velocità mai vista si vestì in mezzo minuto, si lavò e uscì di casa con tutto il suo equipaggiamento messo nello zaino. Poi scordandosi di chiudere la porta prese la bici e partì come un razzo. ...........Che tipo sbadato...... Il postino chiuse la porta e se ne andò.

Così con fretta e furia fece il percorso per arrivare in accademia. §Deve essere una di quelle modifiche all'ultimo minuto che mi ha detto la signora ieri..§ Una volta arrivato frenò e lasciò una sgommata che molto difficilmente sarebbe andata via. Entro di corsa in accademia con la lettera in mano, e istintivamente, trovandosi a un bivio andò a sinistra dove infatti trovò le scale per salire al secondo piano. Dopo averle salite cercò l'aula 110. Era l'ultima nel corridoio, Quindì con l'affanno entrò e guardò l'orologio. Erano le 8:10 e disse Sensei scusi il ritardo, ma mi è arrivata soltanto ora la lettera...^^' Comuqnue mi chiamo Choji Kaguya, piacere di fare la vostra conoscenza. Vide che per ora era arrivato soltanto un allievo. Confortato che era stato il secondo ad arrivare si sedette all'ultimo banco e pigramente osservò il Sensei cercando di capire cosa l'aspettava.



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So che non sono stato messo nel gruppo di questa classe, ma mi sono messo d'accordo con Blacklion che potevo partecipare anchio^^ perciò non cancellate il messaggio
 
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blacklion
view post Posted on 12/8/2007, 23:03




CITAZIONE
PER NON AVER POSTATO ENTRO I 3 GIORNI DA ME STABILITI, GANZO 93 E BLACK CAT 93 SONO STATI BOCCIATI.

CITAZIONE
Mi dovete scusare se non ho postato prima, ma oggi sono stato obbligato ad andare a mare, e nei giorni precedenti non ci sono stato proprio, ho aspettato che il gruppo si riempisse nel modo migliore per poter andare avanti....Ora vi auguro nuovamente un buon lavoro!!!

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narrato
parlato
pensato
parlato di Reed
parlato di Choji


Il Chunin del villaggio di kiri aspettava appoggiato sulla cattedra solo da 5 minuti, adesso erano le 8 in punto e Itachi incominciò ad aspettare pensando
Sono sicuro che saranno puntuali, fra poco incontrerò i tre ragazzi che dovranno fare onore al clan più imponente di questo magnifico villaggio....
Dopo pochi istanti il primo dei tre allievi previsti arrivò e si presentò in maniera abbastanza formale ed educata di fronte al suo nuovo sensei
Salve Sensei…molto onorato di essere sotto la sua guida. Io sono Reed Hirygame Kaguya
Bene, da una prima osservazione e impressione mi sembra molto dotato e voglioso di fare, spero che non mi deluderà......
Dopo il saluto Itachi alzò la mano destra per ricambiare ma nn aprì bocca, avrebbe aspettato che arrivassero tutti per potersi presentare, quindi osservò il ragazzo che si sedette nel banco più vicino......
Passavano i muniti ma degli altri componenti del gruppo neanche l'ombra
E io che mi aspettavo grandi cose da loro, per adesso hanno incominciato a deludermi, una cosa che non mi piace e che non siano puntuali, spero che abbiano dei motivi precisi e validi se no una punizione sarà più che giusta......Ma no sono ragazzi, per questa volta li potrò perdonare, un pò di ritardo non fa male.....
Erano le 8:10 e ancora gli altre due non si erano presentati e la classe era troppo striminzita per poter incominciare
Ho capito che questa volta il ritardo lo perdono ma forse devo incominciare a pensare che nn si presentino più, mi dispiace ma sono bocciati senza possibilità di appello; ritornando al ragazzo, da solo non penso che lo potrò istruire, forse dovrò fare richiesta il Mizukage di trasferirlo in un'altra classe.....
Subito dopo Itachi vide nuovamente aprirsi la porta e ancora una volta a varcarla era stato uno studente che si presentò e diede una scusa per il ritardo.....
Sensei scusi il ritardo, ma mi è arrivata soltanto ora la lettera...^^' Comunque mi chiamo Choji Kaguya, piacere di fare la vostra conoscenza.
Itachi vide che aveva una lettera in mano, ma non voleva indagare su cosa precisamente gli era successo, gli bastava solo che adesso erano in due seduti su quei banchi pronti ad apprendere i suoi insegnamenti.
Itachi adesso non voleva aspettare più, erano le 8:20, aveva aspettato molto, molto di più di quello che solitamente la sua pazienza gli concedeva, poi incominciò a parlare ai suoi due allievi......
Salve ragazzi, mi presento, sono il neo Chunin di questo villaggio Itachi Kaguya, sarò il vostro sensei per tutta la durata del corso e voglio che diate sempre il meglio e che utilizzerete le vostre capacità al 100%.
Come avete potuto sentire adesso o aver letto nelle lettere speditevi in precedenza, o poco fa....

Itachi fece un sorrisino e continuò il discorso incominciato
Sono una delle pochissime persone più forti con il più alto grado del nostro clan, il famosissimo e potentissimo clan Kaguya. Voi avete ricevuto l'onore di far parte dei pochissimi superstiti che ripopoleranno il villaggio. E' inutile dirvi che mi aspetto grandi cose da voi, ripongo molta fiducia nelle vostre azione e decisioni che un giorno vi faranno diventare dei veri ninja.
Dopo aver detto questo il Chunin si mise dietro la sedia della cattedra lasciano la katana li dove era, dopo essersi seduto incominciò a parlare di nuovo....
Per prima cosa, prima di iniziare vi proporrei di conoscerci meglio e mi sa che vi seccherete un pò a raccontarmi i vostri ideali, ma non posso farne a meno, dovrò conoscervi meglio per capire se veramente avete tutto il potenziale che penso che abbiate...Allora innanzi tutto ditemi quali sono le vostre ambizioni e perchè volete superare questo corso in modo da diventare genin.
Questa domanda di solito si fa alla fine, prima di consegnare il copri fronte ai promossi, ma è meglio farla ora, mi aiuterà a capirli meglio....
Subito dopo che avrete finito di parlare, voglio che mi illustriate un po, nn molto, la vostra tecnica preferita e voglio che la eseguiate d'avanti a me. E' più importante farla nella maniera corretta che spiegarla con un mucchio di parole....
Dopo aver detto ciò mise i piedi sulla cattedra alzando la sedia per dietro e rimase ad osservare gli studenti che avrebbero incominciato a parlare e a fare una tecnica....


SPOILER (click to view)
Prima di iniziare la vera accademia con questo esame, dove voi spiegherete le vostre motivazioni accompagnate dalla prova pratica, voglio un minimo di 50 righe. Ricordatevi sempre la descrizione del vostro pg con emozioni e sensazioni. Il tempo limite è sempre di 3 giorni.
Ora vi esporrò la mia idea sui post precedenti:
Broly_cavaliere_della legenda:Il tuo post è buono, errori grammaticali non ne ho riscontrati, la lunghezza per adesso va bene però gradirei che il tuo pg sia descritto un pochino meglio. La valutazione complessiva è ok.
SoE:Anche il tuo post è buono, ben articolato con,quasi, nessun errore di ortografia. Per adesso sei un tantino migliore del tuo compagno per quanto riguarda la descrizione, come lunghezza siete più o meno alla pari. Anche a te dico che va bene.

 
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SoE™
view post Posted on 13/8/2007, 14:04




CITAZIONE
Titolo
Informazioni
Narrato
Parlato Choji
§Pensato Choji§
Parlato altri
Eventuale Cambio di tempo

Aspirazioni?

Ora: 8:10
Giorno Settimanale: Lunedì [giorno dell'inizio dell'accademia]
Situazione atmosferica: Fitta nebbia, molta umidità nell'aria


Il ritardo di Choji, non sembrava aver fatto arrabbiare il Sensei Itachi. §Per fortuna non si è arrabbiato... O almeno pare così dall'espressione del suo volto che pare tranquillo e rilassato; D'altronde non è colpa mia se la lettera è arrivata questa mattina, io ho fatto più veloce che potevo. Abbiamo iniziato propio male la lezione.. Spero di rifarmi più avanti.. Yawn che sonno che ho però.. ma a proposito che fine hanno fatto gli altri 2 allievi? Credo che comunque adesso non conti più nulla, neanche un miracolo li potrebbe tenere ancora nel corso.. Siamo rimasti solo noi 2..§ Poi Choji, vista l'inutilità della lettera che aveva in mano, la ripose dentro la tasca sinistra della sua felpa verde. I minuti passarono con assoluto silenzio..Passò 1 minuto, Passarono 2 minuti, Passarono 3 minuti, Passarono 4 minuti.. e Choji si chiese il motivo di questo silenzio. §Che cosa starà architettando il Sensei? Sono già passati 5 minuti senza che nessuno dei 3 abbia parlato..o _O§ Poi Choji cominciò a osservare Reed. Sembrava un tipo muscoloso, sottoposto a vari allenamenti, e Choji vedeva nei suoi occhi una grande rabbia spinta anche dalla grinta di superare il corso per diventare un Genin, uno di quei pochi Genin di Kiri, che si erano fatti valere. Lui si che aveva delle aspirazioni. §In cuor mio penso che non avrei molte possibilità di batterlo in duello. Non ho mai fatto un allenamento fino ad ora, mentre lui ha un fisico scolpito, e deve avere una gran forza. Io punto di più sulla strategia ma non credo che contro di lui possa servire a qualcosa... Ma di cosa mi preoccupo?! Tanto non penso che il Sensei ci faccia combattere... Almeno spero§ Passarono i minuti, e scoccarono le 8:20. Il silenzio fu rotto proprio dal Sensei che disse: Salve ragazzi, mi presento, sono il neo Chunin di questo villaggio Itachi Kaguya, sarò il vostro sensei per tutta la durata del corso e voglio che diate sempre il meglio e che utilizzerete le vostre capacità al 100%.
Come avete potuto sentire adesso o aver letto nelle lettere speditevi in precedenza, o poco fa....
Poi fece un sorrisetto come se volesse far sentire Choji imbarazzato per il ritardo. Infatti Choji diventò rosso senza accorgersene. §M-Ma io n-no-non ho nes-nessuna..§ Poi Choji riprese il colorito di sempre, dopo aver capito che il sorriso non aveva l'intenzione di metterlo in imbarazzo, poi il Sensei riprese:Sono una delle pochissime persone più forti con il più alto grado del nostro clan, il famosissimo e potentissimo clan Kaguya. Voi avete ricevuto l'onore di far parte dei pochissimi superstiti che ripopoleranno il villaggio. E' inutile dirvi che mi aspetto grandi cose da voi, ripongo molta fiducia nelle vostre azione e decisioni che un giorno vi faranno diventare dei veri ninja. Choji aveva sempre sperato che il Clan Kaguya, dopo lo sterminio, avesse ricominciato a ripopolare il Villaggio della Nebbia. Ne facevano parte anche i genitori di Choji. In questo periodo fortunatamente a Kiri, il Clan Kaguya si stava di nuovo estendendo come un tempo. Adesso Choji aveva un altra sfida da porsi: Quella di diventare la persona più forte del clan Kaguya, superando anche il Sensei. La strada era lunga, ma forse se avesse avuto una certa grinta avrebbe potuto farcela. Dopo qualche secondo, forse segno che stasse pensando qualcosa, Il Sensei riprese su quello che sarebbe stato la cosa che avrebbe iniziato la vera accademia:Per prima cosa, prima di iniziare vi proporrei di conoscerci meglio e mi sa che vi seccherete un pò a raccontarmi i vostri ideali, ma non posso farne a meno, dovrò conoscervi meglio per capire se veramente avete tutto il potenziale che penso che abbiate...Allora innanzi tutto ditemi quali sono le vostre ambizioni e perchè volete superare questo corso in modo da diventare genin. Choji, dopo quelle parole si guardò intorno. Non aveva mai pensato a quest'argomento. Si accorse che tutti fin da piccoli si pongono delle aspirazioni, e non capì come mai lui non ci aveva mai pensato, cosa abbastanza strana. §Dunque.. aspirazioni..aspirazioni.. Booo.. Diventare forte? Può essere un aspirazione?? O forse vivere in pace? Vabè ci penserò tra poco.. Spero che cominci a parlare prima Reed ^^'§ Inaspettatamente il Sensei per finire disse un altra cosa che sembrò molto più semplice di quella precedente per Choji: Subito dopo che avrete finito di parlare, voglio che mi illustriate un po, nn molto, la vostra tecnica preferita e voglio che la eseguiate d'avanti a me. E' più importante farla nella maniera corretta che spiegarla con un mucchio di parole....Choji tirò un sospiro di sollievo. §Sulle tecniche non me la cavo male.. In fondo questo coso non è molto noioso.. Non vedo l'ora di diventare Genin ^^.. ma cosa ci farà fare dopo? Mmm.. spero che non sia qualcosa di molto difficile.. sarà un esame pratico o teorico?§ In preda a questi pensiero Choji si dimenticò completamente che in era una classe che era stato invitato a parlare delle sue aspirazioni. Poi però vedendo il Sensei che metteva le gambe sulla cattedra alzando la sedia, si ricordò che doveva parlare. Si alzò in piedi insicuro, cercando di capire chi dovesse parlare per prima tra lui e il suo compagno. Allora io non ho aspirazioni particolari. Voglio diventare Genin e poi salire ancora di grado per riuscire a difendermi da eventuali attacchi nemici. Se riuscissi a diventare Sennin o Kage, cosa che credo sia molto improbabile, cercherò di difendere anche il villaggio. Forse l'unica aspirazione che ho è diventare il Kaguya più forte mai esistito. Se non riuscissi a raggiungere almeno uno di questi obbiettivi, cercherò il potere altrove, anche tradendo il villaggio. §So che l'ultima cosa che ho detto può far arrabbiare il Sensei, ma è così U_U§ Poi scrutando gli occhi del Sensei per vedere che reazione avesse avuto Choji si sedette. §Dunque per ora dovrei aver finito.. sta a Reed.. Ah no è vero.. adesso devo fare la mia tecnica preferita.. come se l'avessi...§ Choji goffamente si rialzò. §Dunque qual è la mia tecnica preferita tra "Il velo di nebbia", la "Moltiplicazione acquatica", il "Dolore millenario", la "prigione acquatica", il "rilascio", la "moltiplicazione del corpo", o la "tecnica della trasformazione"?§ Poi cominciò parlare: Sensei, non ho nessuna tecnica preferita perchè ne conosco il minimo indispensabile, ma ne userò una piuttosto semplice: La tecnica della trasformazione.



SPOILER (click to view)
Tecnica della Trasformazione – Henge no Jutsu

(IMG:http://img186.imageshack.us/img186/7513/tr...onegaarahi8.jpg)

Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: 1
Descrizione: Il ninja che pratica questa tecnica è capace di cambiare il proprio aspetto. Se la sua scelta ricade su qualcosa di diverso da un altro essere umano, per esempio un oggetto o un animale, questo deve essere compreso entro questi parametri: da 1/3 del proprio peso e volume (minimo) a +33% del proprio peso e volume (massimo). Il consumo Bassissimo va sottratto dalla propria riserva all'inizio di ogni turno di chi ha effettuato la tecnica.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 6 / Consumo di Chakra: Bassissimo)


§Mi trasformerò nel Sensei. In fondo è un Kaguya come a me non deve essere molto difficile trasformarmi in lui§ Prima di usare la tecnica della trasformazione Choji concentrò il chakra equamente in tutto il corpo per assicurarsi una trasformazione perfetta. Quando fu pronto urlò: Adesso! Si sentì uno strano rumore e un pò di fumo avvolse Choji. Chissà come sarò andato.. Spero bene visto il mio ritardo...§

 
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Broly_cavaliere_della legenda
view post Posted on 13/8/2007, 16:45




SPOILER (click to view)
Narrato
"Parlato"
§ Pensato §


...:::NinDo:::...



Post attivo 1/???



Reed aspettò a lungo. Gli altri allievi non erano ancora arrivati. Il sensei impertubabile e calmo attendeva appoggiato alla cattedra. Poi un ragazzo giunse in aula. Si vedeva che era di fretta, ed inoltre portava una lettera in mano, ancora aperta e tutta spiegazzata. La stessa lettera che Reed aveva ricevuto dal Mizukage. Lo osservò bene...
§ Quindi questo sarà il mio compagno di corso...a prima vista non sembra uno sprovveduto...credo che ci sarà da divertirsi...il corso si fà più interessante...bene...§
Il giovane ragazzo si presentò al sensei con l'aria ancora presa dalla corsa che probabilmente aveva svolto per giungere fino a scuola. Se Reed aveva intuito bene, il suo compagno doveva aver ricevuto la lettera da poco...
CITAZIONE
Sensei scusi il ritardo, ma mi è arrivata soltanto ora la lettera...^^' Comuqnue mi chiamo Choji Kaguya, piacere di fare la vostra conoscenza.

§ Come immaginavo...hehehe...anche lui un Kaguya...molto bene...§
Si sedette all'ultimo banco, attendendo il sensei cominciare la lezione. Reed spostò la sua attenzione sul sensei. Diede uno sguardo all'orologio. Erano le 8.20. Era ora di cominciare. Il sensei li guardò e si presentò...
CITAZIONE
Salve ragazzi, mi presento, sono il neo Chunin di questo villaggio Itachi Kaguya, sarò il vostro sensei per tutta la durata del corso e voglio che diate sempre il meglio e che utilizzerete le vostre capacità al 100%.
Come avete potuto sentire adesso o aver letto nelle lettere speditevi in precedenza, o poco fa....

Fece un sorriso, poi continuò...
CITAZIONE
Sono una delle pochissime persone più forti con il più alto grado del nostro clan, il famosissimo e potentissimo clan Kaguya. Voi avete ricevuto l'onore di far parte dei pochissimi superstiti che ripopoleranno il villaggio. E' inutile dirvi che mi aspetto grandi cose da voi, ripongo molta fiducia nelle vostre azione e decisioni che un giorno vi faranno diventare dei veri ninja.

Aggirò la cattedra e si sedette sulla sedia, guardandoli seriamente a confermare la gravità delle sue parole...una volta seduto, riprese in tono perentorio...
CITAZIONE
Per prima cosa, prima di iniziare vi proporrei di conoscerci meglio e mi sa che vi seccherete un pò a raccontarmi i vostri ideali, ma non posso farne a meno, dovrò conoscervi meglio per capire se veramente avete tutto il potenziale che penso che abbiate...Allora innanzi tutto ditemi quali sono le vostre ambizioni e perchè volete superare questo corso in modo da diventare genin.

Subito dopo che avrete finito di parlare, voglio che mi illustriate un po, nn molto, la vostra tecnica preferita e voglio che la eseguiate d'avanti a me. E' più importante farla nella maniera corretta che spiegarla con un mucchio di parole....

Reed sorrise compiaciuto. La lezione cominciava subito sul più bello...sapeva che il nindo era una cosa che i sensei dell'accademia chiedevano sempre alla fine. Inoltre il fatto che Itachi Kaguya fosse il membro ninjia di grado più alto del clan Kaguya, gli diede una certa delusione. Credeva che il Clan contasse membri più numerosi e potenti. Ma ciò non lo scoraggiò. Sapeva che toccava a loro, la nuova generazione, a decidere le sorti del Clan. Reed avrebbe scalato le vette per diventare il più forte. Era questo il suo NinDo: diventare il ninjia più forte al mondo. Era una scelata che avrebbe segnato anni di sacrifici e di duri allenamenti, come anche di scontri e battaglie, ma ciò non lo scoraggiava. Spostò il suo sguardo fuori dalla finestra. La nebbia che animava Kiri era scesa di nuovo. Lo sguardo di Reed si perse in essa. E rimase in silenzio prima di cominciare a rispondere alla domanda del sensei.
Intanto Chojii si era alzato ed aveva cominciato a parlare delle sue aspirazioni...
CITAZIONE
Allora io non ho aspirazioni particolari. Voglio diventare Genin e poi salire ancora di grado per riuscire a difendermi da eventuali attacchi nemici. Se riuscissi a diventare Sennin o Kage, cosa che credo sia molto improbabile, cercherò di difendere anche il villaggio. Forse l'unica aspirazione che ho è diventare il Kaguya più forte mai esistito. Se non riuscissi a raggiungere almeno uno di questi obbiettivi, cercherò il potere altrove, anche tradendo il villaggio.

Reed sorrise compiaciuto. In fondo il ragazzo era un po' come lui. Alla ricerca del potere. Tuttavia molti ritengono che il potere sia strettamente legato alla grandezza. Forse era così, forse no. Era un incognita che avrebbe trovato risposta in futuro.
Sulle loro spalle pesava il futuro del Clan e di Kiri. Doveva diventare forti per mantenere la posizione di forza che il villaggio possedeva contro gli altri Paesi. primo tra tutti quello della Foglia.
Una cosa che però Reed non sopportava era il tradimento. Chojii aveva parlato di "tradire il villaggio se necessario". Il giovane Kaguya non capiva che la forza non si trova in un luogo o in un villaggio, ma dentro se stessi. Gli allenamenti servivano a rafforzzarla, a migliorarla ed a controllarla, ma alla fine essa è sempre dentro di noi. Bisogna solo tirarla fuori. Tradire la propria famiglia, il proprio villaggio, i propri ideali non fa altro che accrescere una ssorta di rabbia al nostro interno, che consuma quella forza prima del tempo. Per questo Reed si allenava duramente ogni giorno. Per imparare a controllarsi e a far uscire quella forza, quel potere , che era dentro ognuno.
Naturalmente non tutti hanno la stessa forza. Ognuno ha qualcosa di caratteristico , che gli permette di sopravvivere nel mondo.
Chojii poi usò la tecnica della trasformazione, mutandosi nel sensei. Ora era il suo turno. Scelse con cura le parole...
" Sensei, il mio NinDo è molto difficile da portare a termine, ma anche se ci vorrà tutta la vita lo porterò a termine. Le dico questo perchè so quanto importante sia la determinazione. Il mio obiettivo è quello di diventare il ninjia più forte al mondo. Superare sempre e comunque i miei limiti. Spingermi più in là di ogni altro sul sentiero della Forza. Voglio sfidare avversari più forti solo per il gusto del duello. Perchè le sfide contro le persone più forti mi spingono a dare di più, a dare il massimo e quindi a migliorarmi."
Fece una pausa e sorrise compiaciuto, poi riprese..
" Voglio imparare sempre nuove tecniche, sviluppare al massimo il mio Senjutsu. La mia capacità strategica. Voglio migliorarmi sempre e comunque...il mio clan è importante, come anche il mio villaggio e i miei amici, ma il mio obiettivo numero uno è diventare il più forte...questo è il mio NinDo"
Strinse il pugno così forte, che le nocche sbiancarono. Non era rabbia, ma grinta. Quella ti permette di andare avanti ogni volta, che ti fa rialzare se cadi, che ti dà la forza...
Ora però doveva mostrare la sua tecnica. Che scegliere?
§ La moltiplicazione della Nebbia...è una tecnica che mi ha aiutato molto in duello...§
Si preparò con calma...
"Sensei questa è la tecnica che ho scelto..."
Veloce eseguì il Seal della Pecora...
image
"Kiri Bushin no jutsu"
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CITAZIONE
Tecnica della Moltiplicazione di Nebbia - Kiri Bunshin no Jutsu
Villaggio: Kiri (Orig. Nebbia)
Posizioni Magiche: 4 a scelta
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se sfruttando l’umidità presente nell’aria, perciò non può essere utilizzata in luoghi troppo esposti alla luce solare (deserti) o all’intenso calore (vulcani), infatti le copie in tali luoghi diventerebbero facilmente instabili. I cloni si presentano come una “versione in bianco” del ninja che le ha create, perciò per essere utilizzata efficacemente ha bisogno di accostarsi ad un buon senjutsu (strategia). Le copie possono essere create ad una distanza massima di 25 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 50 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce l’equivalente di una ferita lieve. E’ inoltre possibile rigenerare una o più copie appena distrutte, spendendo Bassissimo per ciascuna. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 8 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 4 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco in corpo a corpo, possono invece simulare un attacco a distanza. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, ma non possono saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati la loro consistenza è gassosa (ma non vengono distrutti, rivelando solamente la loro natura di copie).
[Massimo copie: Reclute 2, Studenti 6, Genin 10, Chunin 13, Jonin 17, Kage/Sannin 20, Sennin 25]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Bassissimo per Copia)

§ Spero vada bene...è una tecnica molto utile per i ninjia di kiri a mio parere..ha grandi potenzialità...§
Concentrò il chakra in sè ed evocò 6 copie. Le copie sbiadite di sè si presentarono al sensei con un saluto militare. Portarono il pugno destro chiuso al pettorale sinistro...
 
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blacklion
view post Posted on 14/8/2007, 14:25




SPOILER (click to view)
narrato
parlato
pensato
parlato di Reed
parlato di Choji


Lo sguardo attento e vigile del Chunin di kiri adesso era puntato solo sui suoi allievi che ora stavano per raccontare i loro ideali che li avrebbero accompagnati fino alla realizzazione dei loro sogni e ambizioni.
Il primo a parlare fu il ragazzo che arrivò in ritardo, forse per riscattarsi e per fare vedere che aveva tanta voglia di fare, quindi Itachi rimase li aspettando molto impazientemente una risposta che lo avrebbe soddisfatto
Allora io non ho aspirazioni particolari. Voglio diventare Genin e poi salire ancora di grado per riuscire a difendermi da eventuali attacchi nemici. Se riuscissi a diventare Sennin o Kage, cosa che credo sia molto improbabile, cercherò di difendere anche il villaggio. Forse l'unica aspirazione che ho è diventare il Kaguya più forte mai esistito. Se non riuscissi a raggiungere almeno uno di questi obbiettivi, cercherò il potere altrove, anche tradendo il villaggio.
Dopo aver ascoltato questo, Itachi rimase impassibile per rispettare le idee del ragazzo ma pensava che nella sua risposta ci fossero tante di quelle ambizioni sbagliate che sperava cambiassero con il tempo
Mah, un mucchio di sciocchezze, intanto non avere obbiettivi per un ninja può risultare un problema visto che molte volte per andare avanti ti dovrai aggrappare a quelle; il fatto di voler diventare Kage o Sannin è una banalità che hanno tutti i ragazzini della loro età, non possono immaginare lo sforzo immane che si debba fare per riuscirci, cosa ancora più banale però è la poca fiducia che ripone in lui dicendo che sarà molto improbabile, questo non va bene, demoralizzarsi al solo pensiero non si addice a un vero ninja, infine tradire il villaggio per ottenere il potere è la cosa più stupida che abbia mai sentito, il potere ottenuto in questo modo lo possono avere i deboli che non sono riusciti a farsi valere impegnandosi giorno dopo giorno.
Le sue idee sono molto confuse, spero che in seguito con i vari allenamenti che gli farò fare cambi il modo di pensare, ma per il momento è meglio non dire nulla...

Choji dopo aver parlato si sedette ma ripensando alle parole del sensei si rialzò subito pronto per eseguire la sua tecnica preferita
Almeno spero che sia bravo nei fatti, non mi ha convinto molto il suo discordo, dovrà farmi vedere che con il Chackra ci sa fare.
Choji pensò un attimo e subito dopo essersi concentrato utilizzò la tecnica della trasformazione, trasformandosi in Itachi
Ben fatto, assomiglia esattamente a me, non è una tecnica particolarmente potente, però potrà risultargli utile in alcune circostanze.
Il sensei rimase fermo sulla sedia sempre con i piedi sulla cattedra e senza aprire la bocca il suo secondo e ultimo studente si alzò e dopo aver riflettuto un attimo sulle parole del suo compagno anche lui diede la sua risposta
Sensei, il mio NinDo è molto difficile da portare a termine, ma anche se ci vorrà tutta la vita lo porterò a termine. Le dico questo perchè so quanto importante sia la determinazione. Il mio obiettivo è quello di diventare il ninjia più forte al mondo. Superare sempre e comunque i miei limiti. Spingermi più in là di ogni altro sul sentiero della Forza. Voglio sfidare avversari più forti solo per il gusto del duello. Perchè le sfide contro le persone più forti mi spingono a dare di più, a dare il massimo e quindi a migliorarmi.
Voglio imparare sempre nuove tecniche, sviluppare al massimo il mio Senjutsu. La mia capacità strategica. Voglio migliorarmi sempre e comunque...il mio clan è importante, come anche il mio villaggio e i miei amici, ma il mio obiettivo numero uno è diventare il più forte...questo è il mio NinDo.

Penso che le sue parole siano state un pochino più elaborate e ben dette ma alla fine l'obbiettivo primario è quello di raggiungere la forza che a mio parere è l'unico pensiero che hanno le persone immature, la forza non è l'unica arma di un ninja e comunque rispetto le sue parole come quelle del suo compagno, lui l'ho visto un pò più motivato e sia il sorriso e il pugno chiuso ne danno la conferma ma adesso stiamo a vedere cosa sa fare.
Reed adesso aveva messo le mani nella posizione della pecora e si stava preparando per eseguire la “Tecnica della Moltiplicazione di Nebbia”, visto la zona in cui si trovavano subito comparvero 6 copie del ragazzo però di un colore diverso, caratteristico dello stesso jutsu, c'erano 6 copie fatte abbastanza bene e questo al sensei bastava come dimostrazione
Anche questa non è una tecnica molto elaborata ma assieme a una buona strategia non darà un risultato negativo, certo non funzionerà contro avversari di livello più alto, però per adesso può bastare.
Itachi dopo che anche Reed ebbe terminato la sua tecnica, si alzò dalla sedia e si fermo davanti ai ragazzi che forse aspettavano un giudizio da parte del loro maestro
Allora ragazzi, con la prova pratica siete andati bene, le vostre tecniche erano ben eseguite ma per quanto riguarda la prova orale non siete andati abbastanza bene, comunque spero che riusciate nei vostri intenti, ma per incominciare dovrete superare l'accademia e le prove che si presenteranno dinanzi a voi.
Adesso voi scenderete le scale e ci ritroveremo al campo di allenamento Kaguya per una prova pratica, sapete dove si trova vero, quindi tra 5 minuti massimo ci rivedremo lì.

Il Chunin riprese la sua Katana, la rimise dietro la sua schiena e si preparò per uscire fuori dall'edificio
A tra poco....
Appena finì di dire quelle parole usò la "Tecnica del Teletrasporto" e in un istante si trovò sotto pochi metri più avanti più avanti alle porte dell'accademia. Il leggero disorientamento lo sentì per poco tempo, infatti non stava combattendo e non portò nessun effetto collaterale, subito si diresse al campo come aveva detto ai suoi allievi. La strada che percorse era costituita da molte deviazioni, prima girò a sinistra poi continuò dritto e prese la seconda curva a destra; da lontano in mezzo a tutta quella nebbia si poteva scorgere un piccolo terreno circolare formato da un laghetto abbastanza grande situato all'estremità sinistra in più composto da alcuni alberi che successivamente sarebbero serviti a qualcosa.
Itachi arrivò davanti ad un albero si appoggiò al tronco e aspettò i suoi allievi che fra poco dovrebbero essere arrivati lì.
Spero che non ritardino anche se c'e questa nebbia, visto che loro sono del clan dovrebbero conoscere bene questo luogo, se vengono spesso qui non sarà un problema per loro localizzare il posto, al massimo se ritardano di molto mi alzerò e li andrò a cercare, ma dopo non penso saranno felici di vedermi....
Il Chunin teneva sempre l'udito al massimo potenziandolo con la sua abilità, quindi appena sentì che dei passi compiuti da due ragazzi stavano percorrendo quella via che li avrebbe portati da questa parte Itachi si preparò ad attenderli.
Appena arrivarono il sensei si alzò in piedi scelse due alberi abbastanza alti sui 15 metri di altezza, poi perse due kunai dalla sua tasca e li lanciò molto precisamente, esattamente a 12 metri ciascuno incastrandoli con il manico rivolto verso sotto uno da una parte e uno dall'altra.
Vi starete chiedendo perché ho lanciato quei due kunai più o meno a 12 metri di altezza su quei tronchi, beh è semplice, questa seconda prova consiste nel prendere i kunai e riportarli a terra, l'unica cosa che non potete fare è usare le mani o aiutarvi in qualche modo, l'unica possibilità di scalare l'albero è facendolo solo ed esclusivamente con i piedi.
Lo svolgerete uno alla volta, vi premetto già da adesso che se non ci riuscirete alla prima, alla seconda, alla terza, o fino a che non c'e la farete per bene, non fa niente, non mi interezza minimamente quante volte fallirete mi interessa solo che alla fine voi impariate a stare sugli alberi usando il Chakra. Se cadrete non vi demoralizzate vi ripeto che il fallire e riprovare vi renderà più forti e abili in quanto vi aiuterà a capire come farlo alla perfezione.
Io sarò qui ad osservarvi, mi raccomando fate del vostro meglio!!!

Dopo Itachi si mise qualche metro più indietro e rimase a guardare i suoi allievi....


SPOILER (click to view)
Per questo post proporrei di fare 70 righe, avete da scrivere molto per questo esercizio quindi fate del vostro meglio; vi ricordo che siete solo studenti e per adesso fallire un paio di volte non è un demerito, mi raccomando scrivete più che potete :)!!!
Adesso un giudizio sui post precedenti
SoE:Anche questo tuo post è buono, questa volta hai superato di poco le righe che avevo dato cmq rientri nella norma è va bene, migliora ulteriormente se vuoi dimostrare di dare il massimo.
Broly_cavaliere_della legenda:Pure tu come il tuo avversario hai superato di poco le righe date, ma il giudizio non cambia stai andando bene ma cerca di migliorare ulteriormente.
E' inutile riscrivervelo sempre ma è un mio dovere, avete tre giorni di tempo e vi ricordo ancora che cadere non è male, questa non è una gara quindi chi arriva con meno cadute non vince ma darà solo un giudizio cattivo in quanto dei semplici studenti non penso possano provare 2 volte e poi riuscirci, cmq sta a voi decidere, vi posso solo augurare un buon post :)!!!

 
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SoE™
view post Posted on 14/8/2007, 19:18




CITAZIONE
Titolo
Informazioni
Narrato
Parlato Choji
§Pensato Choji§
Parlato altri
Eventuale Cambio di tempo

Off Limits

Ora: 8:25
Giorno settimanale: Lunedì [giorno dell'inizio dell'accademia]
Situazione atmosferica: Nebbia rada, molta umidità nell'aria


Pufff... Choji, appena trasfomato nel Sensei gi guardò attorno cercando uno specchio. Purtroppo non vedeva altro che banchi vuoti accompagnati da delle sedie mal ridotte. Alcune avevano delle gambe rotte, altre degli schienali perforati, altre erano in sesto ma traballavano molto. In fondo alla classe ivece, dei grossi armadi contenenti libri e archivi contenenti pergamene di ogni tipo riempivano quel poco spazio vuoto della classe Kr.3. Ma di specchi non cen'erano manco a piangere. §Mah...Accidenti.. come sarà venuta? Non resta che sentire il parere del Sensei, perchè qua non cè nemmeno un misero specchio per vedersi..§ Choji osservò attentamente il Sensei per vedere che impressione aveva fatto. Itachi Kaguya accennò a un sorriso, segno che la trasformazione era andata a buon fine, ma il sorriso si tramutò subito in una specie di disgusto. §Tsk.. Deve essere disgustato su quanto riguarda le mie aspirazion... Beh me lo aspettavo. In fondo le mie ambizioni sono infantili, per di più non ho forza di volontà.. Beh, quello che dovevo dire l'ho detto.. Non mi interessa nulla di Kiri... crescendo da solo senza nessun aiuto degli altri, ho capito che devo pensare solo a me stesso. E lo ripeto: Se per il potere dovrò tradire Kiri, beh non mi costa nulla farlo.. Tsk..§ Poi Choji con un piccolo sbuffo di fumo ritornò normale. Curioso di sentire quali sarebbero state le aspirazioni di Reed e come se la sarebbe cavata con la parte pratica, si mise a sedere con braccia e gambe conserte. Subito dopo Reed si alzò e cominciò a parlare:" Sensei, il mio NinDo è molto difficile da portare a termine, ma anche se ci vorrà tutta la vita lo porterò a termine. Le dico questo perchè so quanto importante sia la determinazione. Il mio obiettivo è quello di diventare il ninjia più forte al mondo. Superare sempre e comunque i miei limiti. Spingermi più in là di ogni altro sul sentiero della Forza. Voglio sfidare avversari più forti solo per il gusto del duello. Perchè le sfide contro le persone più forti mi spingono a dare di più, a dare il massimo e quindi a migliorarmi." §In fondo non è maturo come immaginavo.. In fondo siamo solo ragazzini, ma nessuno s'illuderebbe di poter diventare il ninja migliore al mondo. è un impresa proprio disperata. I Kaguya prima erano molto più forti, ma sono stati sterminati. Solo adesso ci stiamo rifacendo vivi, e il più forte di noi è un Chunin, un grado nella norma nella categoria ninja. Certo, non è una cosa facile arrivarci, ma non è un grado per cui essere riconosciuto come il più forte di un clan.. Ci vuole un pò di realismo in questo mondo, e a quanto pare molte persone non lo hanno ancora appreso..§ Poi Reed prese fiato per qualche secondo poi riprese: " Voglio imparare sempre nuove tecniche, sviluppare al massimo il mio Senjutsu. La mia capacità strategica. Voglio migliorarmi sempre e comunque...il mio clan è importante, come anche il mio villaggio e i miei amici, ma il mio obiettivo numero uno è diventare il più forte...questo è il mio NinDo" §Hehe caro mio Reed.. Non credo che andremo molto d'accordo§. Choji poi sbadigliò e cominciò a guardare il soffitto. Era bianco come il latte, ma negli angoli era nero con qualche ragnatela.. Non si poteva dire che era il massimo dell'igiene.. Yawn.. che noia che è questa lezione.. ci fa fare cose da lattanti e dire cose che per me non esistono.. Quasi Quasi, mi schiacco un pisolino...§ Poi però Choji si ricordò che Reed doveva fare la sua tecnica preferita. Perciò aprì gli occhi lentamente e a fatica. Aveva gli occhi mezzi socchiusi, e vide che la stava già facendo. Poi dopo un paio di secondi, altre 6 copie di Reed tutte con gli abiti di colore diverso, apparvero a fianco a Reed. §Mmm.. a quanto pare i suoi allenamenti gli sono serviti.. Sarebbe comunque facilmente riconoscibile dagli avvversari.. Ognuno ha degli abiti di colore diverso, ci vorrebbe poco a capire l'inganno attaccando l'originale..§ Il Sensei, senza facendo notare di aver iflettuto sul giudizio complessivo di Reed, si alzò di scatto dalla sedia e sembrava cominciare un discorso. §Mmm.. vediamo cosa vorrà dire..§ Poi Itachi cominciò a parlare: Allora ragazzi, con la prova pratica siete andati bene, le vostre tecniche erano ben eseguite ma per quanto riguarda la prova orale non siete andati abbastanza bene, comunque spero che riusciate nei vostri intenti, ma per incominciare dovrete superare l'accademia e le prove che si presenteranno dinanzi a voi.
Adesso voi scenderete le scale e ci ritroveremo al campo di allenamento Kaguya per una prova pratica, sapete dove si trova vero, quindi tra 5 minuti massimo ci rivedremo lì.
§Bla Bla Bla... I soliti discorsi da Sensei.. Comunque non sapevo dell'esistenza di un campo di addestramento qua in accademia.. Interessante.. Spero che non sia qualcosa di troppo lungo..Odio stancarmi.. Per di più siamo solo agli inizi..§ Poi Il Sensei prese la sua lunga e affilata Katana che era sulla scrivania, e la misedentro la fodera diero la sua schiena. Poi disse: A tra poco.... E usando una tecnica mai vista Da Choji, e all'istante scomparì non lasciando più nessuna traccia di lui. Deve essere una tecnica che impareremo tra molto.. Teletrasporto..Wow. come sono strane le tecniche ninja che stanno nascendo da poco.. Comunque, credo che il Sensei si sia teletrasportato nel campo di addestramento.. Scommetto la pelle che è già lì ad aspettarci.. Sarà meglio muoversi. Lentamente Choji si alzò uscendo dalla classe. Dopo una decina di secondi arrivò alla fine del corridoio. §Cè u silenzio spettrale in questo corridoio..§ poi Choji scese le scale. C'era la stessa segretaria di ieri così andò a chiederle informazioni. Salve, mi sa dire dove si trova il campo di addestramento? Gentilmente rispose: Certo guard, le faccio vedere. poi prese una mappa da un armadietto, precisamente nell'ultimo scaffale, e gli fece vedere la strada. Lei per arrivare deve andare a sinistra dell'accademia inoltrandosi nella foresta. La strada sarà tutta zig-zag percui la prego di stare attento per non perdersi^^. Poi dovrà svoltare alla seconda curva a destra e dopo poco sarete arrivati. OK! Grazie delle informazioni^^ Poi Choji riprese il cammino uscendo dalla porta scorrevole. Notò con gioia che la nebbia si era finalmente un pò diradata. Bene! Così sarà più semplice trovare il campo di addestramento! Poi senza ulteriori indugi andò immediatamente verso sinistra. C'era un immensa foresta, sembrava immensa, forse anche infinita, ed era pieno di abeti e pini. La poca nebbia si era ammucchiata proprio sulle chiome degli alberi, e ciò rendeva un pò triste e malinconica la vista di quella foresta. D'un tratto una lacrima scese per il viso di Choji. si ricordò i vecchi tempi. Era una mattina di 2 anni fa, nei mesi più freddi dell'anno, e lui e i suoi genitori erano in una foresta simile a quella, e la nebbia la avvolgeva. A quei tempi sembrava tutto così bello, ma quel giorno fu l'ultimo in cui vide i suoi Genitori.. Infatti la mattina dopo partirono per una missione. Non ritornarono più, ma una volta al mese a Choji gli è sempre arrivata una lettera per salutarlo, per dargli come potevano il loro affetto. Purtroppo questo mese, Choji non aveva avuto nessuna notizia di loro, ma non pensava al peggio, anzi cercava di convincersi che erano talmente impegnati che non potevano scrivergli... Choji asciugatosi la lacrima ripartì. Si addentrò nella foresta. Per terra c'erano molte pigne e il terreno era fangoso, quasi si scivolava. La strada, come aveva detto la signora, era molto a zig-zag, e in quelle condizioni era difficile orientarsi. Fortunatamente saltò alla coda dell'occhio la seconda curva a destra. Il terreno cominciava a indurirsi, adesso quest'ultimo era un terriccio molto duro, con delle piccole pietre sottoterra. La trada cominciava a essere più dritta e larga. §D'ora in poi sarà semplice continuare la strada^^§S'incamminò di nuovo. Dopo qualche minuto arrivò a destinazione. Il sensei era appoggiato ad un albero, forse per non passare il tempo in piedi per aspettare i suoi allievi, poi vedendoli arrivate prese 2 kunai, e con un precisissimo lancio, andarono a conficcarsi in 2 alberi distinti a 12 metri d'altezza. §Che diavolo vorrà fare? Buttare 2 armi senza motivo mi pare un pò sciocco... Stiamo a sentire..§ Infatti il Sensei, come leggendo nella mente di Choji disse: Vi starete chiedendo perché ho lanciato quei due kunai più o meno a 12 metri di altezza su quei tronchi, beh è semplice, questa seconda prova consiste nel prendere i kunai e riportarli a terra, l'unica cosa che non potete fare è usare le mani o aiutarvi in qualche modo, l'unica possibilità di scalare l'albero è facendolo solo ed esclusivamente con i piedi.
Lo svolgerete uno alla volta, vi premetto già da adesso che se non ci riuscirete alla prima, alla seconda, alla terza, o fino a che non c'e la farete per bene, non fa niente, non mi interezza minimamente quante volte fallirete mi interessa solo che alla fine voi impariate a stare sugli alberi usando il Chakra. Se cadrete non vi demoralizzate vi ripeto che il fallire e riprovare vi renderà più forti e abili in quanto vi aiuterà a capire come farlo alla perfezione.
Io sarò qui ad osservarvi, mi raccomando fate del vostro meglio!!!
Il viso di Choji da triste passò a quella disperato. Oh no che scocciatura.. Devo proprio farlo?? Beh.. se è proprio indispensabile.. Choji prima di partire a provare si allontanò di una decina di metri dall'albero. Sapeva che un buona rincorsa l'avrebbe aiutato in quell'impresa. Poi cercò di concentare il chakra nella pianta del piede. Per vedere in che modo regolarsi guardava il terreno. Se concentrandolo non cambiava nulla, voleva dire che ne aveva messo poco. Mentre se il piede fosse affondato di molto nel terriccio, avrebbe voluto dire che ne aveva messo troppo. Così cancellò dalla mente qualunque pensiero che lo avrebbe potuto distrarre, lasciando soltanto quelli tecnici. Dopo una decina di secondi, fu sicuro di aver trovato l'equilibrio tra il troppo e il poco, e cominciò a correre. Correva più velocemente, ma si accorse che più correba più era difficile manetnere l'equilibrio. A circa 2 metri dall'albero pensò: §Questa voltà non ce la farò.. ma provare non fa mai male.. Sopratutto con delle piccole altezze come questa§ Choji mise il primo piede sull'albero, sembrò tutto andare bene. Poi mise il secondo. Cominciò a barcollare, infatti sentiva quasi il piede staccarsi dalla corteccia, e al terzo, perse completamente l'quilibrio. Con una capriola all'indietro tornò terra. §Uff.. che figura.. è stato proprio un fiasco.. Vabè ora riprovo.§ Ricominciò a correre. Anche questa volta provò difficoltà mantenere un equilibrio perfetto del chakra. Arivato all'albero fece uno,2 e tanti passi finchè non arrivo a 3 metri. Anche solo 3 metri, essendo la prima volta, affaticavano molto Choji, che perdendo la pazienza concentrò molto chakra nei piedi, e il sinistro affondò nella corteccia. Così prese il suo kunai e aiytandosi con quello liberò la caviglia dall'albero e atterrò di nuovo a terra. Miii che fatica.. comunque più o meno ho capito.. tra qualche tentativo dovrei riuscirci Si allontanò dall'albero un altra volta e ricominciò a correre. Questa volta gli sembrò più facile mantenere il Chakra per bene, ma non era comunque perfetto. Così mise piede sull'albero, e sal' fino ad addirittua fino a 7 metri. Per vedere a che altezza fosse Choji guardò giù. Cominciò ad avere un forte giramento di testa. Non soffriva di vertigine, ma era un altezza abbastanza alta, e sapere che prima o poi doveva cadere lo faceva rabbrividire soltanto al pensiero. Così perse la concentrazione e cominciò a cadere. Se non avesse fatto qualcosa sarebbe morto, infatti stava cadendo a testa in giù. §Devo trovare qualcosa per attutire la caduta... Accidenti.. Mah si!§ Itachi concentrò il chakra di nuovo per tutto il corpo ed utilizzò la moltiplicazione acquatica.



CITAZIONE
Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu
Villaggio: Kiri (Orig. Cascata)
Posizioni Magiche: ???
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se sfruttando l’acqua presente nella zona. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 10 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 25 metri, superata questa distanza ritornano acqua. La resistenza agli urti è bassa, e le copie si disfano appena subiscono una ferita lieve. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 8 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 5 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, la loro velocità è però dimezzata rispetto all’originale, mentre la forza risulta ridotta del 90%. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche. Se toccati la loro consistenza è fisica. Solitamente non sono armati, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica).
[Massimo copie: Studenti 2, Genin 3, Chunin 4, Jonin 6, Kage/Sannin 8, Sennin 10]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso per Copia)

2 copie apparvero a terra. Così saltarono contro il vero Choji. Choji gli cadde addoso sfaldandoli. Ora la sua velocità di caduta era diminuita e l'impatto al suolo sarebbe stato meno doloroso. Ma tutto questo a un prezzo: Choji era bagnato fradicio. Choji cadde a terra. Fortunatamente non si fece quasi niente. Si pulì dal terriccio che gli si era attaccato alla maglietta. Poi si allontanò di nuovo e ripartì. Questa volta sentì che cel'avrebbe potuta fare. Così salì di metri metri metri, finchè non arrivò al Kunai. Bastava solo sfilarlo dall'albero con la mano. §Si cel'ho fatta! Vieni da Choji kunai mio Vieni da Choji§. L'eccitazione e la frenesia di Choji gli fecero perdere l'equilibrio e cominciò a cadere di nuovo. Uffa.. cel'avevo quasi fatta non è giusto.. adesso dovrò rifare tutto d'accapo. Accidenti! Poi per non finire male spappolato a terra, concentrò il chakra nei piedi e li fece toccare alla corteccia. Quest'ultima si scortecciò molto, ma dopo uno o 2 metri CHoji ritonò ad essere sull'albero. Maledetto adesso ti prendo! Cpsì arrabiato cominciò a camminare sulla corteccia. Camminava con calma, così si assicurava di prendere il kunai. Poi ci arrivò. §Eccoti§ Poi lo sfilò dalla corteccia. Poi tornò indietro con il kunai in manoe cominciò di nuovo a camminare verso il maestro. Alla fine arrivò a terra e andò dal maestro. Ecco tenga e gli passò il kunai. Poi si sdraiò sotto un albero, e quasi sfinito si fece un pisolino e non intendeva svegliarsi finchè si non sarebbe fatta un altra prova.



Edited by SoE™ - 15/8/2007, 15:12
 
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Broly_cavaliere_della legenda
view post Posted on 15/8/2007, 13:06




SPOILER (click to view)
CITAZIONE
Narrato
"Parlato"
§Pensato§



…:::Scoiattoli o Shinobi?:::…


Post attivo 2/???



Reed si sedette, dopo aver eseguito la sua tecnica, la Kiri Bushin no jutsu. Il sensei era rimasto un po’ in silenzio, analizzando le sue parole e la sua tecnica. Poi si decise a parlare…

CITAZIONE
Allora ragazzi, con la prova pratica siete andati bene, le vostre tecniche erano ben eseguite ma per quanto riguarda la prova orale non siete andati abbastanza bene, comunque spero che riusciate nei vostri intenti, ma per incominciare dovrete superare l'accademia e le prove che si presenteranno dinanzi a voi.
Adesso voi scenderete le scale e ci ritroveremo al campo di allenamento Kaguya per una prova pratica, sapete dove si trova vero, quindi tra 5 minuti massimo ci rivedremo lì

Prese la sua Katana…

CITAZIONE
A tra poco....

Con uno sbuffo di fumo, scomparve teletrasportatosi al campo Kaguya, il terreno di addestramento dell’Accademia di Kiri, riservato esclusivamente ai membri del Clan omonimo.
Reed fece un mezzo ghigno di soddisfazione…nonostante la prova pratica non fosse andata bene, come aveva detto il sensei, sapeva perfettamente che non contava nulla. Il NinDo era una cosa personale dello shinobi. Anche se i loro obiettivi erano quelli di distruggere il villaggio stesso, il maestro non poteva imporglielo di fare…ogni essere umano è libero di fare ciò che vuole, ma deve poi pagare il prezzo per le sue scelte, siano esse giuste che sbagliate…non c’era nulla da fare se non seguire la propria strada, quella che ogni giorno si traccia con le proprie decisioni.
Reed si alzò dal banco e senza rivolgere una parola al compagno si avviò verso la porta…con la testa pieni di pensieri…
§ Ora è il momento di fare sul serio…dare il massimo…si inizia con le prove…datti da fare, Reed §
Scese le scale con passo lento e calmo. Si prese tutto il tempo che poteva per arrivare al campo Kaguya. Diede uno sguardo nelle classi, notando altri giovani intenti nelle loro lezioni. I sensei che spiegavano le varie tecniche, il chakra , il compito dei Ninjia. Anche Reed era curioso di saperlo. Cos’era in realtà lo shinobi? Provò a spiegarselo…cercando nei angoli reconditi della sua mente, ricordando le parole di Shiltar…
Nella sua mente rimbombavano queste parole…
§-Shi- che letteralmente significa -persona che agisce-
-No- che letteralmente indica -l'esperto-
-Bi- che stà per il concetto di –informazione-
Queste tre parole formano l'essere noto come -Shinobi-l’esperto dell’agire nell’ombra per raccogliere informazioni-§

Era proprio così…questo era il significato recondito ed antico dello shinobi o ninjia o kage.
Si avviò verso il campo più calmo e più sicuro di sé, anche se la grinta non gli mancava così come la fiducia in se stesso. Sapeva di avere le capacità, doveva solo affinarle e tirarle fuori.
Scese lentamente le scale del portone e girò a destra verso i campi di addestramento. La maggior parte erano ancora vuoti. Solo in alcuni vi erano alcuni ragazzi con i propri maestri già ad allenarsi, forse in vista dell’esame pratico. Il Campo Kaguya era il terzo sulla destra…un po’ in disparte dagli altri, così come aveva chiesto il loro Capoclan. Il sensei era già lì ad attenderli, con l’aria attenta e concentrata di chi deve fare un discorso importante. Reed ne era sicuro, quella a cui stavano per essere sottoposti era una prova.
Per essere arrivato lì così presto, Reed immaginò il sensei avesse usato la Tecnica del Teletrasporto, una tecnica poco nota, ma molto utile…tuttavia non ne conosceva le nozioni per imparla a padroneggiare…con il tempo forse ci sarebbe riuscito…
Appena li vide arrivare, Itachi prese due kunai e li lanciò verso due alberi di circa 15m di altezza, incastrandoli a 12m. Poi li guardò e prese a parlare…

CITAZIONE
Vi starete chiedendo perché ho lanciato quei due kunai più o meno a 12 metri di altezza su quei tronchi, beh è semplice, questa seconda prova consiste nel prendere i kunai e riportarli a terra, l'unica cosa che non potete fare è usare le mani o aiutarvi in qualche modo, l'unica possibilità di scalare l'albero è facendolo solo ed esclusivamente con i piedi.
Lo svolgerete uno alla volta, vi premetto già da adesso che se non ci riuscirete alla prima, alla seconda, alla terza, o fino a che non c'e la farete per bene, non fa niente, non mi interezza minimamente quante volte fallirete mi interessa solo che alla fine voi impariate a stare sugli alberi usando il Chakra. Se cadrete non vi demoralizzate vi ripeto che il fallire e riprovare vi renderà più forti e abili in quanto vi aiuterà a capire come farlo alla perfezione.
Io sarò qui ad osservarvi, mi raccomando fate del vostro meglio!!!

Reed ascoltò le parole del sensei. Poi scelse il suo albero e si posizionò davanti, ma prima di cominciare ricordò alcune cose molto importanti…
§ Il ninja è in grado di utilizzare delle tecniche, per l'esecuzioni delle quali, è necessario l'utilizzo di chakra.
Il chakra viene prodotto dalla fusione di due energie nel Tantien, il Tantien si trova più o meno quattro dita al di sotto del nostro ombelico, in esso si fondono queste due energie, la Stamina, ovvero la nostra energia fisica e l'energia Psichica, ovvero l'energia prodotta dalla nostra mente.
Dal momento che la produzione del chakra richiede queste due energie, è naturale immaginare che andranno sviluppati entrambi per accrescere la propria riserva di chakra, bisognerà quindi rafforzare il proprio fisico per la Stamina ed esercitare la propria mente per l'energia Psichica, potenziando uno solo dei due aspetti, non avrete mai una grande riserva di chakra.
C'è da dire che le facoltà dei ninja non si fermano alle sole tecniche, tramite un maggior controllo del chakra è possibile apprenderne altri utilizzi, in maniera tale da poter ad esempio camminare sugli alberi o sulle acque, oppure, irrobustire o potenziare momentaneamente delle parti del corpo…
Ciò che vuole fare il sensei è conoscere il nostro livello di controllo del chakra e migliorarlo…bene cominciamo…§

Dritto, con le mani poste nel sigillo della Tigre, Reed si concentrò per evocare il chakra ed impastarlo nei piedi…
image
§ Bene...se impasto poco chakra, i piedi non aderiranno, invece se ne impasto molto il tronco cederà…trovare l’equilibrio non sarà facile ma ci proverò lo stesso…§
Chiuse gli occhi ed immaginò il flusso del chakra all’interno del proprio corpo…
§ Ecco…lo sento…§
Lo fece fluire sulle piante dei piedi, rilasciandone una quantità che gli sembrò giusta…non volle provare a verificarne al momento, perché doveva imparare a valutarne la giusta quantità con le sensazioni…in battaglia non ci sarebbe stato tempo…
Scattò verso il tronco dell’albero...a meno di due metri saltò appoggiando le piante sulla corteccia e cominciando a correre in verticale…fece tre passi, poi il piede affondò nel corteccia…
§Troppo chakra accidenti!§
Cadde all’indietro, con la schiena rivolta verso terra, ma in aria fece una capriola per atterrare sui piedi. Si rialzò e si riconcentrò subito…il flusso di chakra…il rilascio dello stesso…e via!
Scattò nuovamente…
§Questa volta ne ho concentrato di meno…dovrei farcela…§
Saltò dalla distanza di un metro dal tronco ed appoggiò i piedi alla corteccia. Fece per salire, ma si sentì come un rumore di ventosa staccata e cadde testa a terra.
“ahio”
Si massaggiò il capo, poi si rialzò…
§ Il segreto è rimanere concentrati….sempre e comunque…§
Risentì il flusso del chakra, lo rilasciò e partì questa volta più sicuro…saltò alla stessa distanza dal tronco di prima e corse in verticale. Fece 6m prima di saltare giù, non era riuscito a mantenere il flusso alle piante dei piedi costante. Atterrò sulle gambe. Il respiro leggermente affannato, la mente concentrata.
“Di nuovo forza!”
Un sussurro a sé stesso per darsi la carica…regolarizzò il flusso, oramai aveva capito di quanta energia necessitava…il problema era mantenerla…possedeva un grande chakra, ma doveva impararlo ad usare con il minimo spreco…ed il massimo vantaggio.
Si mise dritto, le mani nel sigillo della tigre. Chiuse di nuovo gli occhi e avvertì, con la mente calma e sgombra da pensieri inutili, il flusso del chakra. Un immensa quantità d’energia che si convogliava nel suo circolo sanguigno. Lo diresse verso le piante dei piedi e nuovamente ne rilasciò la quantità che serviva…
Scattò di nuovo, il fisico pronto, i riflessi rafforzati dai lunghi allenamenti. Saltò sul tronco e corse in verticale. 2,3,4,5,6,7,8m poi saltò giù do nuovo…
Alzò il volto per guardare il kunai ed il punto in cui era arrivato.
§ Molto meglio…ma devo riprovarci…forza!§
Si concentrò di nuovo…poi partì. Questa volta sarebbe arrivato fino al kunai. Saltò e cominciò a correre verso l’alto. 11m fu il suo traguardo, prima di dover saltare sul tronco vicino e poi di nuovo sul suo tronco fino a terra.
§ Per poco accidenti…non fa niente…riproviamo….§
Di nuovo si concentrò, per poi scattare, il fisico per nulla stanco. Saltò di nuovo per la 6 volta, per poi correre verso l’alto. Questa volta arrivò al kunai lo toccò con la mano, ma non lo prese. Riscese di nuovo giù…un sorriso sul volto…
§ Bene ad arrivarci ci arrivo…tuttavia devo vedere quanto durerò…§
Si concentrò di nuovo, oramai sapeva la quantità di chakra da usare. L’aveva capita e memorizzata. La sensazione di giudizio della giusta quantità lo aveva aiutato. Camminò verso il tronco. Poi vi appoggiò piano un piede, poi anche l’altro. Salì piano, prendendosi tutto il tempo necessario. Tuttavia rimase concentrato al 100%. Voleva mantenere il controllo il più a lungo possibile, in modo da non avere carenze. Salire in corsa è molto più facile. La forza di gravità non agisce in tutta la sua potenza ed è più facile salire, anche perché lo si fa in poco tempo. Camminando invece si mette più in tensione il flusso di chakra, aumentando la resistenza. Passo dopo passo, come se stesse facendo una passeggiata, salì, tuttavia la forza di gravità vinse sul chakra applicato, e dovette scendere saltando. Con una capriola in aria atterrò sui piedi.
§ bene bene…è molto più difficile…come pensavo…ma questa sarà la volta buona…§
Salì di nuovo lentamente. Questa volta arrivò al kunai. Avrebbe anche potuto proseguire più in alto, ma prese il piccolo pugnale incastrato nel legno e scese di nuovo lentamente, cercando di continuare l’esercizio il più a lungo possibile.
§ Devo ricordarmi di riprovarlo a casa, cercando di arrivare molto più in alto…§
Ad un metro da terra, saltò e si avviò verso il sensei consegnado il kunai…
“Ecco a lei, sensei…un esercizio utile, lo ammetto…”
Poi si rimise in fila, attendendo il giudizio del maestro, che per tutto il tempo aveva assistito all’esercizio…
 
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blacklion
view post Posted on 18/8/2007, 10:13




SPOILER (click to view)
narrato
parlato
pensato
parlato di Reed
parlato di Choji


Adesso il chunin stava fermo ad aspettare che i suoi allievi finissero l'esercizio da lui dato; la nebbia sul campo di addestramento aveva lasciato un pò in pace quei pochi presenti che si stavano dando da fare nella maniera migliore.
Il primo a scalare l'albero e a tentare di prendere il kunai fu Choji, che tentativo dopo tentativo riuscì a togliere l'arma incastrata sulla corteccia, scese, fece ritornare il kunai al proprio posto e si sdraiò a terra vicino un albero stremato per lo sforzo.
Va bene, adesso il suo controllo del chakra è migliorato di un pò ma per renderlo ancora migliore sarà perfetto sottoporlo al prossimo esercizio....
Comunque per adesso non credo che riuscirà a muoversi, per fargli recuperare le forze sarà meglio che faccia passare una mezz'oretta circa, se no non riusciranno a fare niente.

Dopo Choji fu il turno dell'altro studente, Reed come il suo compagno in precedenza prima di arrivare sulla base del tronco spiccò un salto e dopo fu costretto a riprovare molte volte prima di riuscirci ma alla fine solo questo era importante.
Dopo essere sceso ri rivolse al sensei dicendo
Ecco a lei, sensei… un esercizio utile, lo ammetto…
Certo che è utile, ma il prossimo lo è ancora di più, e se non volete prendervi un bel raffreddore vi consiglio di non mollare mai...Anche tu c'e l'hai fatta e per adesso 20 minuti vi dovrebbero bastare.
Ragazzi mi complimento con voi, siete riusciti nell'esercizio provando fino a che la giusta emissione di chakra sia presente sotto la pianta del piede, ma alla fine ci siete riusciti quindi adesso vi meritate il giusto riposo prima dell'ultima prova all'aperto...
Non sanno cosa li aspetta dopo, adesso sono simpatiche le cose pratiche ma dopo ci sarà da faticare usando molto la testa e penso che Choji non ne sarà contento ma se vorrà superare il corso dovrà farla in modo accettabile, Reed sembra un pò più attivo ma dovrà fare anche lui del suo meglio se vuole diventare genin...Adesso è meglio che spieghi la situazione che dovranno affrontare...
Come stavo dicendo prima da ora vi spettano 20 minuti di tempo per recuperare le forze ma se vi sentirete un pò meglio senza aspettare tutti e venti potrete alzarvi e incominciare l'esercizio.
Io vi consiglio di aspettare quanto ritenete giusto, se avete impazienza e frenesia calmatele, dovrete fare questo che sto per illustrarvi quando vi sentirete al meglio delle forze anche aspettando tutti e venti i minuti ma non di più...

Itachi guardò dritto il laghetto situato a pochi metri di distanza e lo analizzò un pò...
Dovrebbero essere più o meno 10 metri di diametro, no mi sembra molto grande, pensò che vada bene....
Dopo aver pensato questo il chunin camminò in modo normale verso l'acqua che formava il laghetto, arrivato a pochi centimetri di distanza come se niente fosse cambiato continuò la sua andatura lenta e precisa, stava concentrando il chakra sulla pianta del piede e dopo pochi secondi arrivò dall'altro lato....
Avete visto, penso di si, ora vi spiego anche se c'e da capire poco, dovrete eseguire un esercizio simile al precedente ma questa volta sotto i vostri piedi non ci sarà una superfice solida, sembra uguale ma non lo è affatto....
Come prima vi dico di fare del vostro meglio senza demoralizzarsi o scoraggiarsi, al massimo farete 2 o 3 bagni, ma se non bastano non importa nulla. Insomma attraversate il laghetto con molta calma, senza correre o saltare, alla fine quando sentirete che il vostro chakra vi aiuterà nel modo migliore a camminare sull'acqua se volete potrete anche compiere un salto per testare le vostre capacità.....

Tanto so che lo faranno, anche se ho lasciato la possibilità di scegliere loro alla fine salteranno lo stesso....Se è vero mi sa che sto imparando a conoscere meglio i miei allievi...
Dopo Itachi mise le braccia conserte riflettendo sulla successiva prova, intanto che il tempo per riprendere le energie passi....


SPOILER (click to view)
Per farmi perdonare dell'attesa questo post non aumenterà di lunghezza, sempre 70 righe ma le solite sensazioni ed emozioni vanno messe e sottolineate.
(Scusatemi se non ho scritto molto ma non ho molto tempo ultimamente....anche se da qui in poi mi sa che non scriverò come prima....)
Questa prova consiste come avete ben capito nel camminare sopra l'acqua, fate del vostro meglio, anche se ve lo ripeto alla nausea e se sbagliate non importa niente....
Ora come al solito vi dò qualche piccola valutazione sui post precedenti
SoE:Stai andando un pochino meglio, il mio consiglio ti è servito infatti hai aumentato le righe imposte da me di un pò, per adesso siete pari no c'e il migliore del corso, le righe scritte da ognuno di voi si eguagliano sempre, per adesso i post sono buoni ma vi sprono sempre a farne di migliori.
Broly_cavaliere_della legenda:Ho messo la mia opinione che riguarda un po anche te nella sua valutazione perchè è quella che ho scritto prima, stai andando anche tu bene ma se volete dimostrare di essere i migliori vi dico sempre di scrivere di più anche perchè uno degli obbiettivi dell'accademia è quello di imparare a ruolare...
Avete tre giorni di tempo da adesso mi raccomando le solite cose XD, :)!!!

 
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SoE™
view post Posted on 21/8/2007, 11:18




CITAZIONE
Titolo
Informazioni
Narrato
Parlato Choji
§Pensato Choji§
Parlato altri
Eventuale Cambio di tempo

Polvere di diamante


Ora: 8.40
Giorno settimanale: Lunedì [giorno dell'inizio dell'accademia]
Situazione atmosferica: Nebbia Rada, Molta umidità nell'aria

Choji era talmente stanco che voleva dormire. Però c'era qualcosa che lo tratteneva. Infatti, ora si sarebbe cimentato Reed sull'esercizio che aveva appena finito Choji. §Sono proprio curioso di vedere come se la cava Reed.. Qui si tratta di saper controllare il chakra, e la forza fisica non serve a molto. Qua ci vuole concentrazione e anche un pò di forza di volontৠPoi chiuse velocemente gli occhi. Cercava di sgombrare la mente di tutti i pensieri che la offuscavano, per garantire un sonno migliore. In quei pochi attimi si rilassò molto, quando cominciò a sentire dei rumori secchi, come dei passi. §Deve aver cominciato...§ Lentamente poi Choji aprì l'occhio destro per guardarlo. Lo teneva socchiuso, per non farsi notare che lo stesse osservando. Inoltre, sarebbe stato troppo impegnato per accorgersene. Non sembrava che ci fosse grande differenza tra Choji e Reed, infatti quest'ultimo sbagliò più volte come Choji. Il Sensei rimase immobile per tutto il tempo, come se la mente fosse da tutt'altra parte, forse lo era davvero; i suoi occhi erano impenetrabili e non facevano trasparire nessuna emozione. Dopo qualche minuto, finalmente Reed riuscì a prendere il Kunai sulla corteccia dell'albero. Non ci aveva messo nè troppo, nè poco tempo. Adesso Choji, si aspettava una reazione del Sensei, un movimento, una reazione o magari una valutazione. Infatti, qualche secondo dopo con indifferenza, si scrollò dall'albero e disse: Ragazzi mi complimento con voi, siete riusciti nell'esercizio provando fino a che la giusta emissione di chakra sia presente sotto la pianta del piede, ma alla fine ci siete riusciti quindi adesso vi meritate il giusto riposo prima dell'ultima prova all'aperto... Choji aprì gli occhi incuriosito e pensò: §Mmm... un altra prova all'aperto... Credo che riguardi ancora il controllo del chakra.. Forse sarà ancora più faticoso di quest'esercizio... O mio Dio accidenti a me quando ho deciso di intraprendere la carriera ninja.. Comunque mi posso godere di un meritato e prfondo pisolino^^§ Choji chiuse gli occhi. Sicuro che il Sensei non avesse più parlato si fece con le foglie prese da sotto l'albero un comodo cuscino. Ma proprio in quel momento Itachi ricominciò a parlare: Come stavo dicendo prima da ora vi spettano 20 minuti di tempo per recuperare le forze ma se vi sentirete un pò meglio senza aspettare tutti e venti potrete alzarvi e incominciare l'esercizio.
Io vi consiglio di aspettare quanto ritenete giusto, se avete impazienza e frenesia calmatele, dovrete fare questo che sto per illustrarvi quando vi sentirete al meglio delle forze anche aspettando tutti e venti i minuti ma non di più...
Choji fu felice di quella notizia. Per lui venti minuti erano un eternità. Perciò si rannicchiò sotto l'albero e si addomentò. Faceva freddo, tirava anche vento. Era da molto che non si vedeva una giornata calda a Kiri.. Ormai Choji si era abituato.
Choji sognò di essere in un prato, con il cielo limpido e azzurro, e correva inseguendo una farfalla blu. Era irraggiungibile e nonostante Choji era un ninja molto veloce, questa volava un poco più veloce di lui. §No dai farfalla vieni qua! Non scappare! Ti prego!§ Dopo qualche minuto di corsa la farfalla sparì con un luccichio come polvere di diamanti e un suono dolce come una nota di un'arpa. Proprio nel solito istante, Choji cadde inciampando su una grande radice per terra. Quando si rialzò vide davanti a sè i suoi genitori, insieme che con un sorriso materno, si avvicinarono a Choji e lo abbracciarono. Fu il momento più bello della sua vita. Ma rapidamente tutto sparì lasciando soltanto un grande bagliore e dopo una folta chioma d'albero. Choji si era svegliato. Era stato il sonno più soddisfacente che aveva mai fatto. Erano passati 15 minuti.. Choji era tutto spettinato, segno che si era mosso mentre dormiva, e si alzò lentamente. §Ah già... sono all'accademia.. Yawn. Dal mio orologio sembra che sono passati 15 minuti.. Ci sono altri 5 minuti..§ Choji si alzò e andò verso Reed. In fondo l'accademia era anche un posto per socializzare. Si mise accanto a lui appoggiandosi a un albero alto ma molto striminzito a braccia conserte ma non disse una parola. Passarono 5 minuti. Il Sensei finalmente si spostò arrivando ad un lago. Era un lago abbastanza grande e profondo. §Non capisco cosa dovremo fare su quel lago.. Mmm dunque fammi pensare...§ Il Sensei cominciò a parlare: Avete visto, penso di si, ora vi spiego anche se c'e da capire poco, dovrete eseguire un esercizio simile al precedente ma questa volta sotto i vostri piedi non ci sarà una superfice solida,Choji pensò tra sè e sè: §E che ci vuole.. Con l'esercizio che abbiamo fatto sarà un gioco a ragazzi§ Poi il Sensei riprese: §sembra uguale ma non lo è affatto....
Come prima vi dico di fare del vostro meglio senza demoralizzarsi o scoraggiarsi, al massimo farete 2 o 3 bagni, ma se non bastano non importa nulla. Insomma attraversate il laghetto con molta calma, senza correre o saltare, alla fine quando sentirete che il vostro chakra vi aiuterà nel modo migliore a camminare sull'acqua se volete potrete anche compiere un salto per testare le vostre capacità.....
§Come non detto.. Sarà faticoso. Chissà che sensazione si prova a camminare sull'acqua.. Voglio proprio vedere§ Poi andò vicino al lago. Con l'indice e il mignolo Choji volle sentire la temperatura dell'acqua. §è marmata.. Se la temperatura cala ancora, l'acqua si ghiaccerৠChoji sperava che andasse prima Reed ma poi pensò: §Prima lo faccio, prima finisco..Andiamo§ Choji mise piede nell'acqua. Doveva regolarsi con la quantità di chakra nella pianta del piede. Ne mise poco e il piede sprofondò nell'acqua come niente fosse. §Mmm.. strano.. proviamo a metterne un poco di più§ Ne mise quanto sull'albero. Pensava che bastasse. Provò a mettere il piede sull'acqua. per un pò aderì, ma pian piano sprofondava sempre di più. Accidenti.. sarà parecchio difficile controllare una gran quantità di chakra per molto tempo.. Un paio di bagni li farò di certo.. Bene adesso ne metterò più che posso. Nel piede di Choji apparvero delle sttiscie azzurre di chakra, che ricoprirono come una coperta la piant del piede. Questa volta il piede aderì perfettamente. Così cominciò a concentrare chakra anke nell'altro e cominciò a fare qualche passo.

Perfetto! Come posso esserci riuscito alla prima volta? Sono un mito! Dopo 3 o 4 passi, cominciò a sentirisi la fatica. comicniò a barcollare. Così, impaziente di finire quell'esercizio aumentò la velocità. Credeva che sarebbe stato più facile, ma si accorse che era il contrario e cadde offamente in acqua. §Glu Glu Glu.. Devo essere più paziente.. Però vorrei imparare anche a correre.. vabbuò riproviamo§ Choji non si sentiva più le ossa, ed fu un impresa a dir poco ardua tornare a riva. una volta riuscito a tornare riprovò. Come prima, i primi passi riuscirono facilmente. Durò un pò di più, ma poi cadde in acqua. L'acqua ghiaccia gli aveva molto limitato i movimenti, i passi erano molto più corti. Riprovò un altra volta. Spintò da una grand eforza di volontà riuscì a fare due o tre dozzine di passi. Ormai aveva capito. La calma era importante, ma più importante era la concentrazione. Non doveva mai variare l'equilibrio tra i due piedi o sarebbe crollato da uno delle due parti. Quando sentì che poteva bastare provò a fare il salto. Saltare in aria da una superficie liquida era una sensazione che soltanto provandola si poteva capire. Anche in aria non smise mai di concentrare chakra nella pianta del piede. Quando atterrò i piedi sprofondarono di 10 centimetri ma poi ritornarono a galla. La prova era finita. F- Finalmente.. poi con un tuffo si buttò in acqua per ritornare velocemente a riva. §Ho ancora molto da imparare sul controllo del chakra.. Ma credo che per adesso possa bastare...§ Una volta a riva senza guardarenè il Sensei nè Reed, tremolante si accese un fuoco con della legna e due sassi, che cominciò a strofinare. Tremolante cercò di scaldarsi e asciugare i vestiti.

 
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Broly_cavaliere_della legenda
view post Posted on 24/8/2007, 00:00




SPOILER (click to view)
CITAZIONE
Narrato
“Parlato”

§ Pensato§


…:::La Forza Del Basilisco:::…



Post 3/???



Immobile. Lo sguardo di pietra. La mente chiusa ed impenetrabile. Questo era Itachi Kaguya, mentre osservava i ragazzi svolgere il loro esercizio. Non un emozione, solo un freddo sguardo atto ad osservare le abilità dei due giovani studenti. Questo , per lo meno, era ciò che credeva Reed osservando il suo maestro, dopo aver riportato il kunai, appeso a 12m di altezza all’albero.
“Un esercizio utile” aveva detto Reed. Ed era vero. Mentre scalava l’albero aveva già ipotizzato i possibili utilizzi che un maggior controllo del chakra poteva avere su di lui. Un sorriso gli era spuntato quando il suo cervello diabolico aveva architettato. Tuttavia non era quello il luogo ed il momento per testarla.
Il maestro li fece mettere in fila davanti a loro, poi parlò con voce calma e tranquilla, anche Reed giurò di aver sentito leggermente soddisfatta.
Reed era attento a ciò che stava per dire il maestro. Le braccia lungo i fianchi, la schiena dritta, il portamento fiero dei Kaguya, che con tanta apprensione Shiltar gli aveva insegnato.
Il sensei diede loro un unico parere…
CITAZIONE
Ragazzi mi complimento con voi, siete riusciti nell'esercizio provando fino a che la giusta emissione di chakra sia presente sotto la pianta del piede, ma alla fine ci siete riusciti quindi adesso vi meritate il giusto riposo prima dell'ultima prova all'aperto...



§ Si ….una volta capito il trucco, il gioco diventa facile. Ma ritengo che ci sarà una prova più difficile immagino…una prova in cui dovremo mettere in pratica ciò che abbiamo appena imparato…§


Poi il maestro disse loro che avevano 20 minuti per riposarsi. Non che ne avessero bisogno. Per quanto riguardava Reed almeno. Era abituato a raggiungere il limite e lo aveva superato molte volte. Questo aveva fatto si che il suo quantitativo di chakra aumentasse molto. Aveva ancora energie a sufficienza per il prossimo esercizio. Ne aveva da vendere.


CITAZIONE
Come stavo dicendo prima da ora vi spettano 20 minuti di tempo per recuperare le forze ma se vi sentirete un pò meglio senza aspettare tutti e venti potrete alzarvi e incominciare l'esercizio.
Io vi consiglio di aspettare quanto ritenete giusto, se avete impazienza e frenesia calmatele, dovrete fare questo che sto per illustrarvi quando vi sentirete al meglio delle forze anche aspettando tutti e venti i minuti ma non di più...

Reed tuttavia non osò parlare o mettere in discussione le parole del maestro. Non ce n’era bisogno. Le parole non servivano a molto se non erano approvate dalle azioni. E Reed avrebbe compiuto una piccola insoburdinazione a breve…eh si…non era il tipo da rimanere con le mani in mano 20 minuti…
Intanto il chunin della nebbia si era avviato verso il lago. Vi aveva poggiato un piede sopra e stava camminando liberamente sull’acqua. Reed osservò con attenzione tutti i suoi movimenti.
Il maestro arrivò all’altro lato del laghetto e tornò indietro…

CITAZIONE
Avete visto, penso di si, ora vi spiego anche se c'e da capire poco, dovrete eseguire un esercizio simile al precedente ma questa volta sotto i vostri piedi non ci sarà una superfice solida, sembra uguale ma non lo è affatto....
Come prima vi dico di fare del vostro meglio senza demoralizzarsi o scoraggiarsi, al massimo farete 2 o 3 bagni, ma se non bastano non importa nulla. Insomma attraversate il laghetto con molta calma, senza correre o saltare, alla fine quando sentirete che il vostro chakra vi aiuterà nel modo migliore a camminare sull'acqua se volete potrete anche compiere un salto per testare le vostre capacità.....

Dopo uscì e si sedette con le braccia conserte ad attendere il loro riposo e poi il loro esercizio. Reed subito osservò Choji sdraiarsi, anche se vedeva quella pausa come una palla.


§ Che sfaticato…dovrebbe saltare di gioia al solo fatto di essere in accademia…dovrebbe avere energie da vendere….e invece si sdraia a dormire…bhe io non farò lo stesso…dovessi consumare tutto il mio chakra a fine giornata…§


Con passo leggero si avviò vicino al laghetto e si fermò sulla riva ad osservarlo.


§ Allora ricapitoliamo. L’esercio di prima è servito a farci capire quanto chakra c’è bisogno rilasciare per arrampicarsi su superfici solide senza romperle. In teoria si dovrebbe fare rilasciare la giusta quantità di chakra proprio come per l’albero, ma l’unica differenza è che l’acqua non è solida e quindi non sopporterebbe la nostra pressione e il nostro peso….proviamo…mi farò un bagno…ma voglio provare…§


Si concentrò sul suo Tatien e rilasciò il chakra in circolo. Il flusso sanguigno lo portò in tutto il corpo fino ai piedi. Reed lo concentrò nelle piante e poggiò un piede sull’acqua.
La superficie resse. Posò anche l’altro. Sentì l’acqua aprirsi al suo passaggio e si ritrovò in acqua.


§ Come sospettavo…§

Rimase per un attimo a riflettere sul possibile da farsi. Ripensò ai movimenti del maestro. Vi era qualcosa che lo aveva attirato. Le immagini della traversata del maestro gli vorticavano nella testa. Poi tutto fu scuro per un attimo. Silenzio e tenebre. Nulla. Poi una luce illuminò un giovane bambino dai capelli neri, gli occhi verde acqua, il fisico magro. Era vicino ad un laghetto in una radura. Grandi alberi circondavano quel piccolo paradiso nel verde. Grandi querce caduciformi, i cui frondosi rami si univano a creare un sentiero sopra di loro, dove abili shinobi potevano passare inosservati. Pochi raggi di luce filtrava tra le immense foglie, creando un effetto luminoso simile all’arcobaleno. Il lago era relativamente piccolo. Un 15m di diametro. Tuttavia le sue acque, nella zona ovest, erano stagnole. Piene di ninfee e ranocchie. Il ragazzo cercava di acchiapparne il più possibile. Ma quelle maledette bestiacce saltavano sulle ninfee, che nonostante fossero leggere, sostenevano il loro peso come se fossero pavimenti erbosi.
Un rumore improvviso fece voltare il ragazzo. Un piccolo rettile verde simile alla lucertola era scattato rapido sull’acqua. Vi camminava sopra all’inseguimento di una libellula come se fosse un pavimento. Come se fosse un pavimento.
Un vortice scuro inghiottì le immagini e Reed si ritrovò di nuovo nelle tenebre. Una nuova immagine apparve davanti a lui. Un ragazzo in una biblioteca. Un libro aperto con una candela davanti. Il volto attento di chi studia con interesse. Sul libro un titolo : “La tensione superficiale”…
Reed tornò alla realtà. Era passato solo un attimo da quando era caduto in acqua. Mise un braccio fuori e riemerse con facilità. Si rialzò. Qualcosa però era diverso. Reed sorrideva.


§ Ora ho capito…§

Era come se nel cervello si fosse accesa una lampadina…


§ Ma certo come ho fatto a non pensare al basilisco? Le sue zampe palmate gli permettono di sfruttare la tensione superficiale dell’acqua come se fosse un pavimento solido. La tensione superficiale unisce le molecole d’acqua fino a compattarle in un muro. È per questo che quando ci si tuffa in mare di pancia o di schiena, dopo ci si sente come se fossimo andati a sbattere contro un muro….devo sfruttarla a mio vantaggio…è questo l’antico segreto…§


Concentrò il chakra nelle piante dei piedi, poi si avviò verso l’acqua. Appea i piedi entrarono a contatto con la superficie liquida, il chakra agì sulle molecole d’acqua, compattandole. Reed fece quasi 5m metri, prima di cadere in acqua. Ancora non era in grado di mantenere il chakra così a lungo e in quel modo. In fondo era solo al secondo tentativo.
Nuotò fino a riva e poi riprovò…


§ Avanti su…puoi farcela…sei arrivato fin lì…puoi anche attraversarlo tutto il lago!§

Concentrò il chakra, poi mise i piedi sull’acqua. Camminò con calma e tranquillità. La mente concentrata. Questa volta arrivò quasi fin sotto la riva opposta, prima di cadere in acqua.
Saltò sull’altra riva e riprovò. La determinazione non gli mancava. Era quella che lo spingeva ad andare sempre avanti, incurante delle difficoltà.
Si passò una mano tra i capelli neri e bagnati. Assunse la posizione della Tigre. Poi riprovò . Saltò sull’acqua e camminò fino all’altra sponda con facilità. Stava per mettere piede a terra, quando si voltò e tornò di nuovo indietro fino all’altra sponda. Voleva essere sicuro di poter controllare la tecnica al meglio. Si concentrò di nuovo e guadagnò il centro del lago. Voleva provare qualche mossa di tanjutsu. Per poter padroneggiare le arti marziali anche sull’acqua. Unì i piedi, sospesi in mezzo al lago, ed unì anche le braccia. Poi si mosse veloce. Aprì le gambe portando il piede sinistro indietro, mentre quello destro avanti. Si piegò sulle ginocchia. Il braccio destro aperto di 90° davanti al volto con la mano piegata verso destra. Il braccio sinistro un po’ più indietro, aperto sempre ad angolo di 90° , ma con la mano sinistra dritta, le dita leggermente aperte.
Portò il piede sinistro di lato, appoggiando il peso sulla gamba sinistra. Alzò la gamba destra in aria, sferrando un calcio laterale da destra verso sinistra ad un immaginario avversario. Posò il piede destro a terra alla sua sinistra dopo il calcio e fece una rotazione di 180° con salto portando un calcio laterale girato con la gamba sinistra. La traiettoria esterna e laterale da destra verso sinistra, con il tallone rivolto all’interno. Si girò di 180° in volo ed atterrò gambe aperte e ginocchia leggermente piegate sull’acqua. Aveva ancora da migliorare, ma poteva sentirsi soddisfatto.


§ Bene…posso andare ora…§

Si avviò con calma verso il sensei, attraversando il lago. Choji si era appena alzato e si apprestava a compiere l’esercizio. Reed si sdraiò per terra, con la schiena vicino ad un albero ad osservarlo.
La prima volta camminò qualche passo per poi sprofondare come lui in acqua.
Nonostante l leggero venticello, Reed no avvertiva freddo. Era abituato a quei bagni. Le lunghe nuotate a cui si sottoponeva lo avevano rafforzato. Choji intanto provò qualche altra volta..alla fine riuscì anche lui…


§ Bene questo esercizio ci sarà molto utile…ancor più di quello precedente…era proprio come avevo immaginato…§


Un sorriso apparve sul suo volto…





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CITAZIONE
OT/Mi Scuso per il ritardo. Ho avuto qualche problema. Ringrazio il sensei per la proproga concessami gentilmente. Arigatò !E Buon Post a Tutti^^\OT

 
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blacklion
view post Posted on 25/8/2007, 13:37




SPOILER (click to view)
narrato
parlato
pensato
scritto sul foglio


Itachi stava vedendo da lontano quello che i suoi allievi stavano facendo alle prese con l'acqua, prima aveva detto che potevano riposare e come immaginava Choji lo avrebbe fatto sicuramente, infatti si andò a sdraiare sotto un'albero schiacciando un pisolino, l'altro allievo invece, Reed, come previsto non andò a riposare per poter incominciare subito...
Appena si svegliò Choji provò per primo e dopo alcuni tentavi riuscì a stare a galla facendo anche un salto e un successivo bagno molto rinfrescante.
Poi fu il turno di Reed che fremeva e non vedeva l'ora di cominciare; anche lui fece abbastanza bene dimostrando alla fine di saper camminare sulla superfice azzurra e gelida del lago...Itachi dopo che i suoi allievi ebbero finito la prova vide che uno si era acceso un fuoco per riscaldarsi dal freddo che si faceva molto sentire da bagnati e l'altro era semplicemente sdraiato a terra, si avvicinò loro dicendo
Ragzzi, mi siete piaciuti in questa prova, avate dato il vostro meglio dimistrandomi che alla fine con l'impegno e la costanza un vero ninja può arrivare a qualsiasi risultato....Adesso rilassatevi un pò che fra 5 minuti il vostro cervello vi dovrà aiutare moltissimo e penso che Choji non ne sarà molto felice....
Dopo questa affermazione Itachi accennò ad un sorrisetto che poi interruppe subito per ritornare serio e calmo....
Appena vi chiamerò andremo tutti insieme in accademia, mi raccomando vi vado avvertendo da qui, questa sarà una prova fondamentale per la vostra promozione, vi raccomando vivamente di fare molta attenzione ma non preoccupatevi so che c'e la potete fare....
Dovranno usare la testa per superare questa prova, se faranno bene allora poi ci sarà un'altra sorpresa.....
Passarono 5 minuti e Itachi stava pensando a quando lui era venuto qui con il suo sensei ad allenarsi per diventare genin...
Bei ricordi, è passato molto tempo da quando sono venuto anche io con il mio sensei qui ad allenarmi, quel lago è stato molto bruto da superare, per non parlare delle botte che ho preso cadendo dall'albero, ma devo tutto a lui se adesso posso allenare nuovi ragazzi per difendere sempre il villeggio....Comunque ora devo darmi da fare....
Choji, Reed, io adesso vado, voglio che mi seguiate nella nostra aula al più presto, non voglio che vi stanchiate correndo, ma neanche che ve la prendiate comoda, ci vediamo lì fra poco....
Appena finì quelle parole usò la stessa tecnica che aveva mostrato loro in precedenza
Tecnica del Teletrasporto - Shunshin no Jutsu
Le foglie che si trovavano sotto i piedi di Itachi si alzarono da terra planando per alcuni metri, li rimasero solo i due alievi che adesso dovevano raggiungere l'accademia...Itachi fece molta strada con quella tecnica ma non tutta la distranza necessaria; per fare prima possibile incominciò a correre saltando di qua e di la; arrivato di fronte all'accademia spiccò un salto che lo portò nella stanza 110 dove vi era ancora la finestra aperta....
Bene non pensavo di arrivare cosi presto, questo mi darà il tempo di scrivere un pò meglio...
Il chunin prese un foglio bianco che si trovava nel cassetto della cattedra insieme ad una penna, pensò un attimo e incominciò a scrivere....
Ti trovi di fronte alle porte di konoha, mancano 20 metri al completamento della missione, dovrai portare un rotolo di vitale importanza all'Hokage del villaggio che contiene informazioni segretissime che riguardano Kiri e Konoha...All'improvviso ti compaiono 3 ninja di Oto tutti muniti di coprifronte che certifica il fatto che siano genin, il capo che si trova davanti a te dice si consegnarli le informazioni che risparmierebbero la tua vita...Sono disposti ad uccirderti a tutti i costi usando ogni maniera possibbile, le uniche informazioni che hai sono queste...
Lui si trova a 4 metri da te e gli altri ai tuoi lati, destro e sinistro a 5 metri; tu sei un pò più veloce di loro, a scapito della tua forza che risultà un pò diminuita, inoltre sarai munito di una katana.
Cosa farai combatterai o consegnerai la pergamena salvandoti la vita....

Itachi subito dopo copiò il contenuto su un'altro foglio e si preparò per l'arrivo dei suoi ragazzi....Appena arrivarono diede loro quello che aveva scritto e disse
Bene, leggete e preparatevi ad affrontare la prova decisiva per la promozione; i veri genin devono saper affrontare le situazioni difficili in ogni circostanza, noi dobbiamo mandare in missione ragazzi completi non "mammolette" che potrebbero fare rischiare la vita ai proprio compagni, quindi datevi da fare e vedete di rispondere bene riflettendo e raggionando come si deve...
Itachi si mise nuovamente appoggiato alla cattedra aspettando che gli allievi consegnassero il foglio....

SPOILER (click to view)
Per questo post mi dovrete scrivere 90 righe, se avete spiegazioni di qualsiasi tipo non esitate minimamente a chiedere, appena leggerò risponderò il più presto possibile, penso che sia meglio essere ben informati per non sbagliare e subire le conseguenze....Per chiarire meglio voi dovreste fara un vero e proprio combattimento gestito unicamente da voi, descrivendo le azioni dei nemici e vostre...Avete a disposizione tutte le tecniche presenti nella vostra scheda compreso il vostro intero equipaggiamento con l'aggiunta di una katana.
Avete 3 giorni di tempo a partire da adesso...Buon lavaro!!!

Allora eccovi il giudizio che prima non vi ho messo...
Soe e Yondaime, state andando bene, questa volta non ho dei giuzidi personali, poichè tutti e due state dando il meglio...
Errori gravi non ne ho riscontrati in quanto state scrivendo sempre le vostre emozoini e sensazioni abbastanza bene rientrando sempre nei parametri..


Edited by blacklion - 30/8/2007, 13:44
 
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SoE™
view post Posted on 28/8/2007, 14:52




CITAZIONE
Titolo
Informazioni
Narrato
Parlato Choji
§Pensato Choji§
Parlato altri
Eventuale Cambio di tempo
Scritto

Virtual Game


Ora: 8:55
Giorno settimanale: Lunedì [giorno dell'inizio dell'accademia]
Situazione atmoseferica: Nebbia rada, Molta imudità nell'aria



I secondi passavano lentamente, molto lentamente, e Choji era davanti al fuoco a osservare con i suoi occhi profondi la legna che bruciava. Gli era sempre piaciuto vederla sparire, lasciando solo un grigiastro mucchio di cenere che poi volando via al vento, cadeva a terra indifesa come una foglia secca. Era così ormai da minuti mai un movimento, mai un pensiero, soltanto un piccolo fuoco che attirava la sua attenzione. Le sue orecchie sentivano suoni confusi, delle voci, e ogni tanto dei tuffi in acqua. Quello era il turno di Reed a camminare sull'acqua, si vedeva che anche lui doveva aver fattto qualche tentativo prima di riuscirci. Il legno gemeva, con un suono secco che sembrava tagliare l'aria e poi velocemente finì. Reed si sdraiò su un albero accanto a Choji che lo osservò. §Reed è bagnato fradicio.. Non capisco come si limiti a sdraiarsi dopo esser caduto in un acqua con appena 3-4°c.. Comunque sia, adesso che sia io che lui abbiamo finito credo che ci aspetta un altra difficile prova.§ Poi si alzò guardando il Sensei. Quest'ultimo come sempre, ci fissava con i suoi occhi impenetrabili che sembravano di ghiaccio, poi si avvicinò lentamente ai due allievi e disse: Ragzzi, mi siete piaciuti in questa prova, avate dato il vostro meglio dimistrandomi che alla fine con l'impegno e la costanza un vero ninja può arrivare a qualsiasi risultato....Adesso rilassatevi un pò che fra 5 minuti il vostro cervello vi dovrà aiutare moltissimo e penso che Choji non ne sarà molto felice.... La faccia di Choji cambiò drasticamente, pensando che ci sarebbe stata una prova in cui si sarebbe dovuto usare il cervello. Non che la cosa era difficile per lui ma era estremamente noioso e faticoso. Poi ridendo accennando a un sorriso mormorò: Beh... L'unica cosa confortante è che c'è intesa tra il Sensei e me XD! Poi si rimise a sedere a gambe incrociate. Il Sensei subito dopo con un sorriso. dopo ssersi fermato riprese il suo discorso: Appena vi chiamerò andremo tutti insieme in accademia, mi raccomando vi vado avvertendo da qui, questa sarà una prova fondamentale per la vostra promozione, vi raccomando vivamente di fare molta attenzione ma non preoccupatevi so che c'e la potete fare.... Choji si grattò la testa e pensò: §Mmm.. Sono proprio curioso di vedere cosa sarà.. un percorso a trapole forse? Una prova teorica?? Tuue queste idee mi terrorizzano... Ma se quetsa è una prova fondamentale per l'accademia ciò vuol dire che stiamo già finendo??? Sinceramente.. Lo spero§ Il Sensei aveva concesso 5 minuti ai 2 allievi per prepararsi per ciò che sarebbe stata una prova importantissima. Choji cominciò a guardare le nuovole nel cielo. Purtroppo la sua immaginazione non aveva preso il largo, infatti la nebbia avvolgeva tutta la visuale del posto e inoltre era brutto tempo, forse da lì a poco sarebbe piovuto. §Io non ho nessun obbiettivo nella vita.. Perchè allora mi spingo a diventare un ninja? Fare questa fatica per arrivare a cosa? Non riesco a spiegarmelo.. Ma c'è qualcosa che me lo obbliga...§ Per 5 minuti rimase in piedi appoggiato ad un grosso albero a destra del lago. Quest'ultimo era limpido come il cristallo, con qualche piccolo pesce che si muoveva in gruppi per poi scattare con una velocità a dir poco straordinaria. A sinistra abbondavano decine di canne di bambù che partivano dal fondo per arrivare ai 2 metri di altezza.
Passarono 5 minuti e come un timer collegato, il viso di Choji si spostò verso il Sensei. Sembrava distratto, forse pensieroso ma dopo una dozzina di secondi il Sensei cominciò a parlare: Choji, Reed, io adesso vado, voglio che mi seguiate nella nostra aula al più presto, non voglio che vi stanchiate correndo, ma neanche che ve la prendiate comoda, ci vediamo lì fra poco.... Poi con uno sbuffo di fumo si teletrasportò in accademia. §Deve essere di nuovo la tecnica del teletrasporto... Non vedo l'ora di impararla e riuscire a padroneggiarla..§ Poi s'incamminò lentamente senza preoccuparsi del suo compagno di accademia Reed. Ora la strada se la ricordava perfettamente e non aveva problemi a ritornare in accademia. Nel terreno adesso si sprofondava, segno che l'umidità nell'aria era aumentata. Tsk.. sembrano delle sabbie mobil... non mi va di correre, mi farebbe troppa fatica... Ma si! Mettiamo in pratica ciò che ho appena imparato! Così concentrò il chakra nella pianta dei piedi e cominciòa sclare l'albero. Poi cominciò a saltare da ramo a ramo. Lo trovava molto difficile, infatti non padroneggiava ancora completamente il flusso di chakra, e al terzo ramo cade a terra. Fortunatamente non fu una botta molto forte, sentiva soltanto un piccolo dolore alla spalla sinistra. Sarebbe sparito presto. Il suo pensiero fu quello di essersi dimostrato ridicolo, e sperava che non l'avesse visto nessuno. Con il braccio sulla spalla, continuò la caminata. Svotlò a sinistra e andò a dritto. Era di nuovo l'accademia. §Che noia... Questo corso non si sta rivelando un gran che.. Spero solo che finisca presto. L'accademia non fa per me§ Poi entrò in accademia. Lentamente salì le scale e dopo aver bussato un paio di volte, entrò in classe e vide il Sensei che ci ossservò. §Ha due foglietti in mano.. Cosa saranno? Poi Choji curioso di capire guardò meglio..§Mmm.. cè scritto qualcosa.. Sarà sicuramente una prova scritta.. la cosa che odio di più..§ Poi il Sensei si avvicinò ai due allievi e consegnò a ognuno di loro un foglietto. Ancor prima di leggerlo cominciò a sentirsi ansioso di come sarebbe risultata quella prova, e una goccia di sudore attraversò il viso di Choji. A quel punto il Sensei disse: Bene, leggete e preparatevi ad affrontare la prova decisiva per la promozione; i veri genin devono saper affrontare le situazioni difficili in ogni circostanza, noi dobbiamo mandare in missione ragazzi completi non "mammolette" che potrebbero fare rischiare la vita ai proprio compagni, quindi datevi da fare e vedete di rispondere bene riflettendo e raggionando come si deve... Poi come sempre si mise a sedere dietro alla scrivania aspettando che Choji e Reed consegnassero il foglio. Choji si mise a sedere in un banco a caso e cominciò a leggere:
Ti trovi di fronte alle porte di konoha, mancano 20 metri al completamento della missione, dovrai portare un rotolo di vitale importanza all'Hokage del villaggio che contiene informazioni segretissime che riguardano Kiri e Konoha...All'improvviso ti compaiono 3 ninja di Oto tutti muniti di coprifronte che certifica il fatto che siano genin, il capo che si trova davanti a te dice si consegnarli le informazioni che risparmierebbero la tua vita...Sono disposti ad uccirderti a tutti i costi usando ogni maniera possibbile, le uniche informazioni che hai sono queste...
Lui si trova a 4 metri da te e gli altri ai tuoi lati, destro e sinistro a 5 metri; tu sei un pò più veloce di loro, a scapito della tua forza che risultà un pò diminuita, inoltre sarai munito di una katana.
Cosa farai combatterai o consegnerai la pergamena salvandoti la vita....
A quel punto Choji tirò un sospiro di sollievo. §Una battaglia immaginata soltanto da me.. muahahah sarà uno sballo.. ma comunque credo che dovrò essere realista e anche subire.... mmm.. Iniziamo§ Poi dal suo giacchetto verde prese una matita e la morse per qualche secondo. Poi sicuro di sè cominciò a scrivere:


Mi era stata affidata una missione molto importante, ne ero fiero di poter partecipare, avevo incontrato molti pericoli, sia all'andata che al ritorno del viaggio, ma grazie a Dio ero riusciti a superarli tutti. Finalmente ero arrivato alla meta, soltanto qualche metro e avrei compiuto una delle missioni più importanti della mia vita. Purtroppo mi trovavo all'ultimo e più grande pericolo. Proprio davanti alle porte di Kiri, 3 ninja mi si posero davanti. Avevano tutti e tre dei coprifronte di Oto. Erano dei Genin pronti ad uccidermi pur di avere quella pergamente che tenevo stretta a me. L'unica cosa che notai fu quella che non erano molto veloci poichè ci misero molto a raggiungermi e a braccarmi. §Tsk.. Me la dovrò vedere con questi qua.. odio le battaglie squilibrate.. Uff§ Il più alto si trovava al centro, forse era il capo, ma poi la conferma mi venne data da lui stesso, che parlò da parte del trio: Dammi la pergamena segreta che hai, e ti sarà salvata la vita! Io, in quel momento insicuro di me dissi: E se non lo faccio? Credete davvero che io mi lasci impaurire da voi 3? Se lo pensate state sbagliando di grosso Poi scrutando gli avversari tirai fuori la mia katana affidatemi per la missione. Tra me e il capo c'erano circa 4 metri mentre fra me e gli altri 2 ai miei lati c'erano 5 metri. §Sono più vicino al capo.. Secondo i miei calcoli dovrei prima uccidere lui, so che sarà difficile ma se ce la faccio gli altri 2 si troverebbero in difficoltà senza gli ordini di nessuno. Per farcela dovrò sfruttare il vantaggio di velocità tra me e loro..§ Poi il capo disse: Beh... ALLORA SI DOVRà COMBATTERE!!! Allora corsi contro il capo. Ci trovavamo in un terreno soffice con molta erba e un piccolo laghetto di 20 metri per 20 metri . Per far si che non avessi ostacoli sulla mia strada volli tenere impeganti gli altri 2 ninja. Sapeva che ciò che stava per fare non sarebbe durato molto, al massimo un minuto ma valeva la pensa tentare. Così, sfruttando il lago vicino usai una tecnica molto semplice: La motliplicazione acquatica.



CITAZIONE
Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu
Villaggio: Kiri (Orig. Cascata)
Posizioni Magiche: ???
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se sfruttando l’acqua presente nella zona. I cloni si presentano come una copia esatta del ninja che le ha create. Le copie possono essere create ad una distanza massima di 10 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 25 metri, superata questa distanza ritornano acqua. La resistenza agli urti è bassa, e le copie si disfano appena subiscono una ferita lieve. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 8 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 5 turni. I cloni creati con questa tecnica possono attaccare, la loro velocità è però dimezzata rispetto all’originale, mentre la forza risulta ridotta del 90%. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, e saltare. Non possono fare tecniche. Se toccati la loro consistenza è fisica. Solitamente non sono armati, ma con un ulteriore consumo Basso possono essere dotati di un’arma a scelta (che però deve essere presente nella scheda di chi utilizza la tecnica).
[Massimo copie: Studenti 2, Genin 3, Chunin 4, Jonin 6, Kage/Sannin 8, Sennin 10]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio-Basso per Copia)


L'acqua del lago prese forma fino a diventare 2 copie perfette di Choji. Ognuna di queste andarono contro uno dei 2 dei ninja di Oto. §So benissimo che le mie copie acquatica hanno la metà della mia velocità e appena un decimo della mia forza. Ma saranno sufficienti per tenerli a bada per un pò. Bene! Adessi è il tuo torno!


Corsi più velocemente possibile. Sapevo di aver colto di sopresa l'avversario, infatti quest'ultimo non si aspettava che fossi così veloce. Innanzittuto io presi la mia katanai, e una volta arrivato davanti a lui, la inficcai a terra tenendola ancora con la mano, e mi diede la spinta per fare un balzo che mi portò alle sue spalle. Non ebbe nemmeno il tempo di girarsi che già lo avevo bloccato puntandogli la mia katana che aveva in mano alla gola. Sembrava già finita per il mio avversario, ma all'improvviso lui sfoderando una forza a dir poco straordinaria, si liberò della mia presa. In fondo l'avrei potuto uccidere prima che potesse reagire. ma a me non piace uccidere, volevo soltanto convincerlo a ritornare al suo villaggio. Purtroppo non ci riuscì e mi scaraventò lontano con una gomitata sullo stomaco che mi mise molto in difficoltà. Mentre mi dimenavo dal dolore vidi che le mie copie erano ancora tutte intere. Stavano usando un combattimento "mordi e fuggi". Attaccavano con calci e pugni e subito si allontanavano per evitare gli altri colpi. Era meglio non distrarsi perciò mi rialzai e corsi di nuovo contro di lui. Avevo deciso che il mio combattimento sarebbe stato un corpo a corpo. Le poche tecniche che conoscevo in quel momento non mi potevano servire un gran che inoltre ero più veloce. Cercai di dare un calcio allo stomaco al capo, ma questo in extremis lo schivò spostandosi a destra. Avendo i riflessi pronti cercai di ferirlo con la mia katana con un giro del braccio di 180°. Lui si abbassò e con un abile mossa si portò sotto di me, pronto a darmi un calcio verso l'alto per spingermi lontano. Era troppo vicino, non potevo schivarlo, perciò mi limitai a difendermi con le braccie incrociate per attutire il danno, nonostante questo venni scaravetato di qualche metro in aria. Sei finito!! In quello stesso momento, con la katana tra le mie due mani, scesi in picchiata con la katana veros il basso. Questa volta ero intento ad ucciderlo Oh no... Si lamentò il Capo. Dopo qualche secondo sulla mia faccia si schiantarono delle goccie di sangue. Lo avevo ferito abbastanza profondamente alla spalla. Purtroppo era riuscito a deviare il colpo con uno dei suoi kunai. In quello stesso momento mi venne in mente una strategia. §L'ho ferito abbastanza gravemente. Adesso sarà ancora più lentodel normale. Ormai per te il gioco sta per finire!§ Notai che dietro al Capo si trovava il lago che avevo utilizzato per le copie d'acqua. Potevo ingannarlo per mandarlo a fnire là. Questo sì che mi sarebbe servito. Perciò impugnai la mia katana e cominciai a dare delle spadate. Volevo ucciderlo dolcemente, perciò cercai soltanto di farlo indietreggiare cercando di non colpirlo. Il piano funzionò a meraviglia. A ogni colpo indietreggiava di qualche metro salvandosi, in modo che si sfilacciasse soltanto il suo vestito. Dopo una decina di colpi si immerse nel lago. §Bene.. è finita§ A quel punto, ultilizzai una delle tecniche meno usate tra tutte quelle che conosceva.



CITAZIONE
Prigione Acquatica (Suirou no Jutsu - Water Prison Skill)

image

Villaggio: Kiri (Orig. Cascata)
Posizioni Magiche: ???
Descrizione: Questa tecnica permette di imprigionare un nemico che sia a contatto con una discreta quantità di acqua (almeno un'equivalente di 10 litri entro un metro dal bersaglio). Il ninja crea una sfera d'acqua imprigiona l'avversario immobilizzandolo (all'interno quindi non è possibile respirare, inoltre muovere braccia e gamba è quasi impossibile). Finchè l'utilizzatore mantiene il contatto con la sfera con almeno una mano è molto difficile che l'avversario riesca a fuggire; altrimenti il jutsu sarà annullato in pochi istanti. La tecnica dura fino all'esaurimento del chakra dell'utilizzatore o al rilascio della stessa. Per essere mantenuta ha bisogno di un consumo Bassissimo per ogni turno escluso il primo.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Medio)

Non c'è stato scampo pe lui fu inglobato all'istante e non riuscì nemmeno a provare ad uscire. L'acqua azzurra che lo aveva avvolto diventava sempre più rossa man mano che perdeva sangue dalla spalla. Il suo viso diventava sempre più pallido, e l'oosigeno lo stava per abbandonare. mantenei la prigione acquatica col braccio destro. Mi girai verso gli altri 2 ninja. Proprio in quel momento riuscirono a colpire le mie copie che si trasformarono in acqua. Ignari di tutto si girarono verso di me e videro che avevo imprigionato il loro capo. Si guardarono a vicenda impauriti. Poi tremolanti e insicuri di loro si diressero verso di me correndo cercando di salvare il loro capo facendomi levare la mano dalla prigione. Qualche secondo dopo si sentì un gemito nella prigione acquatica. Una moltitudine di bolle uscì dalla bocca del capo che chiuse gli occhi. Era morto. I 2 ninja si fermarono improvvisamente, poi iniziarono ad urlare e cercarono di scappare via. §Tsk.. Codardi§ Così lanciai 2 kunai diretti verso il loro collo. Erano a pochi metri da me, non avevano possibilità di deviarli inoltre erano girati. Li presi in pieno. Un kunai non poteva averli uccisi, anke perchè li avevo lanciati con poca potenza. Tuttavia caddero a terra e non si mossero. A quel punto rilasciai la prigione acquatica perchè non cen'era più bisogno e con calma entrai nel villaggio pronto a consegnare la pergamena.



A quel punto Choji si alzò e portò il foglio al Sensei. Tenga! Poi ritornò a posto sfinito.

 
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Broly_cavaliere_della legenda
view post Posted on 30/8/2007, 16:12




SPOILER (click to view)
CITAZIONE
Narrato
“Parlato”
§ Pensato §



….:::Una Missione!Proprio Quello Che Volevo!:::….



Post attivo 3/???



Reed era ancora eccitato dall’esercizio appena compiuto. Aveva imparato a padroneggiare una tecnica fondamentale per i Ninjias di Kiri, il cui punto di forza era l’acqua. Oltre a potergli permettere di usare al massimo le sue tecniche, questa nuova capacità apriva la strada per nuove combinazioni di tecniche…
Ancora fradicio d’acqua, si era disteso per terra sull’erba sotto il sole, che a tratti spuntava da dietro le grandi nuvole bianche nel cielo o filtrava attraverso la Nebbia , che incominciava a schiarire con l’avvicinarsi del mezzogiorno, quando il sole avrebbe raggiunto il suo punto più alto.
Anche se la leggera brezza che spirava poteva farlo rabbrividire per il freddo, Reed non avvertiva nulla. Il suo corpo era abituato a quella freddezza. I numerosi allenamenti lo avevano rafforzato non solo nel fisico , ma anche nello spirito, permettendogli di sopportar il dolore.
Choji si era invece acceso un fuoco. Aveva bisogno di scaldarsi. Proprio come Reed, prima di padroneggiare l’esercizio, era caduto più volte in acqua, però alla fine ce l’aveva fatta anche lui. Reed ne era contento. Incominciava a conoscerlo osservandolo nel suo lavoro quotidiano.
Era un bravo studente. Poteva fare tanto per il villaggio. Come lui. Erano entrambi ragazzi dalle grandi capacità. Dovevano migliorare molto tuttavia per raggiungere grandi risultati.
Il sensei si avvicinò loro per parlare…


CITAZIONE
Ragzzi, mi siete piaciuti in questa prova, avate dato il vostro meglio dimistrandomi che alla fine con l'impegno e la costanza un vero ninja può arrivare a qualsiasi risultato....Adesso rilassatevi un pò che fra 5 minuti il vostro cervello vi dovrà aiutare moltissimo e penso che Choji non ne sarà molto felice....

Fece un sorrisetto, poi riprese…

CITAZIONE
Appena vi chiamerò andremo tutti insieme in accademia, mi raccomando vi vado avvertendo da qui, questa sarà una prova fondamentale per la vostra promozione, vi raccomando vivamente di fare molta attenzione ma non preoccupatevi so che c'e la potete fare....

Itachi Kaguya rimase silenzioso per cinque minuti. Dallo sguardo vuoto, sembrava perso nei ricordi.
Reed ne approfittò per riposare un altro poco…questa prova lo rendeva diffidente. Da quello che poteva intuire, sarebbe stata una prova teorica, in cui mettere alla prova le capacità strategiche dei giovani studenti…il sensei, tornato alla realtà, riprese a parlare…


CITAZIONE
Choji, Reed, io adesso vado, voglio che mi seguiate nella nostra aula al più presto, non voglio che vi stanchiate correndo, ma neanche che ve la prendiate comoda, ci vediamo lì fra poco....

Detto questo usò la Shunshin no jutsu per teletrasportarsi in aula. Le foglie sotto i suoi piedi volarono in aria, quando con un guizzo improvviso, scomparve nel nulla.
Reed si alzò senza commenti. Nel silenzio più cupo, si avviò verso l’accademia. Prima metteva fine a questo corso, prima sarebbe diventato Genin. Con passo calmo, ma abbastanza costante si avviò verso la sua aula: secondo piano, numero 110. Si trattava soltanto di uscire dal campo Kaguya, svoltare a destra e proseguire dritto fino all’ingresso dei cancelli. Salire quattro scale e via…
Ma Reed se la prese comoda. Aveva bisogno di pensare. Ogni tanto brandelli di ricordi del passato tornavano nella sua mente a dargli nuovi grattacapi. La verità era cha la sua infanzia era totalmente un mistero per lui. Non aveva idea di chi fossero i suoi genitori. Sapeva di essere solo e basta. Ma trovava la forza di andare avanti sempre e comunque. Alla ricerca dei suoi sogni, delle sue domande, dei suoi desideri. Però già da qualche tempo gli capitava che oggetti, fatte o persone risvegliassero in lui qualcosa di orribile e spaventoso. L’ultimo ricordo che aveva avuto era stato scioccante. Un bambino che correva nella pioggia forte. Un ruggito alle sue spalle. Alberi intorno al sentiero che fangoso, che rischiava di far scivolare il giovane ragazzino. L’oscurità che celava quasi ogni cosa. Solo un leggero fulgore si vedeva alle spalle del ragazzo. Probabilmente proveniva dallo stesso luogo del ruggito. Il problema era che si avvicinava sempre di più. Rumore di zampe che sciacquettavano nelle pozzanghere ad ogni passo. Una grossa bestia avvolta da fulmini. Un lampo dorato contro il ragazzo….il buio….
Reed si svegliava di colpo nel sonno. Quel ricordo lo assillava. Non capiva il perché di tale ricordo e il come. Sapeva che quel bambino era lui, ma non capiva cosa ci faceva in una foresta inseguito da un mostro…era un mistero…
Tormentato da questi pensieri si diresse all’ingresso e poi salì le scale fino al secondo piano. Attraverso il corridoio fino all’aula 110, senza sbirciare nelle altre aule. Entrò nella sua. Il sensei era sulla cattedra. Choji al suo posto che leggeva un foglietto. Uno identico era posto sul suo banco.
Si avvicinò con fare tranquillo. Una prova pratica come immaginava. Diede uno sguardo al sensei, si sedette e lesse…


CITAZIONE
Ti trovi di fronte alle porte di konoha, mancano 20 metri al completamento della missione, dovrai portare un rotolo di vitale importanza all'Hokage del villaggio che contiene informazioni segretissime che riguardano Kiri e Konoha...All'improvviso ti compaiono 3 ninja di Oto tutti muniti di coprifronte che certifica il fatto che siano genin, il capo che si trova davanti a te dice si consegnarli le informazioni che risparmierebbero la tua vita...Sono disposti ad uccirderti a tutti i costi usando ogni maniera possibbile, le uniche informazioni che hai sono queste...
Lui si trova a 4 metri da te e gli altri ai tuoi lati, destro e sinistro a 5 metri; tu sei un pò più veloce di loro, a scapito della tua forza che risultà un pò diminuita, inoltre sarai munito di una katana.
Cosa farai combatterai o consegnerai la pergamena salvandoti la vita....

Reed rilesse tre volte il quesito. Una missione! Gli piacevano un mondo le missioni. Erano un modo per mettere alla prova le sue capacità strategiche e fisiche. Sperava che una volta diventato genin avrebbe potuto partecipare…magari con il maestro proprio, infondo era un chunin ed era molto probabile che comandasse le squadre di genin nelle missioni…

CITAZIONE
Bene, leggete e preparatevi ad affrontare la prova decisiva per la promozione; i veri genin devono saper affrontare le situazioni difficili in ogni circostanza, noi dobbiamo mandare in missione ragazzi completi non "mammolette" che potrebbero fare rischiare la vita ai proprio compagni, quindi datevi da fare e vedete di rispondere bene riflettendo e raggionando come si deve...

§ Bene cominciamo… §

Prese la matita e cominciò a scrivere:

CITAZIONE
 Solo ed affaticato, ero arrivato sin sotto le mura di Konoha. Una missione difficile. La prima. Irta di pericoli e difficoltà. Però ero felice. Potevo dimostrare di valere e di poter servire il villaggio. Avevo viaggiato a lungo il confine che separava il Paese dell’Acqua a quello del Fuoco. Avevo già incontrato trappole o nemici. Perfino ninjia provenienti dal Villaggio delle Nuvole. Tutti volevano impossessarsi delle importanti informazioni che possedevo. Il rotolo, nascosto accuratamente nella tasca destra del suo kimono, all’altezza del torace, conteneva importanti informazioni che dovevano essere portate all’Hokage. Avevo attraversato la foresta delle lumache e dopo qualche ora di viaggio ero arrivato fin sotto le mura. Mancava pochissimo per entrare e coronare con successo la mia missione. Ma le cose non vanno mai per il verso giusto. Si sa. Le difficoltà sbucano quando meno te lo aspetti. Nel mio caso le difficoltà erano tre ed avevano tutti la forma di tre ninjia con il coprifronte di Oto. Ninjia del suono. A giudicare dall’aspetto , ben addestrati e armati sino ai denti.
Io solo. L’unica sicurezza era la mia katana legata alla schiena, e l’umidità nell’aria, che rendeva difficile respirare. La concentrazione di pulviscolo era molto elevata dato che le recenti pioggie si erano sbattute su un terreno caldo, aumentando il livello di umidità. Tutto sarebbe tornato a mio vantaggio. Osservai meglio i ninjia avversari. Quello che probabilmente era il capogruppo era davanti a me, ad una distanza di 4m. Gli altri due erano alla sua destra un metro più indietro. Tre contro uno. Nulla di cui preoccuparsi. Avevo già affrontato duelli multipli. Tuttavia la situazione era diversa. Qui dovevo sopravvivere a tutti i costi. Dovevo portare a termine la sua missione. Era quello l’obiettivo ora. Decisi di ascoltare le loro richieste. Potevo anche sbagliarmi, ma dato che già molti avevano provato a rubare quel rotolo, i miei dubbi erano praticamente minimi. Il capo mi parlò, dicendomi di consegnare il rotolo per aver salva la vita. Mi bastò uno sguardo in faccia a quell’escremento di vacca per capire che non mi avrebbero lasciato andare via vivo comunque. Avrei potuto avvertire la squadra Anbu di Konoha, che in poco tempo li avrebbe riacciuffati. Invece se mi avessero ucciso, i militari konohensi avrebbero impiegato probabilmente giorni a trovare il mio cadavere. In questo modo loro potevano essere già lontani. Con le informazioni al sicuro nel loro covo. Non c’era altra scelta. Doveva difendermi e mettere in salvo le informazioni. Sapevo perfettamente che i ninjia di oto erano pericolosi. Aveva la capacità di saper distinguere perfettamente i suoni. Inoltre usavano strane armi che avevano come base elementare proprio il suono. Tuttavia non mi preoccupavo enormemente. Potevo raggirarli facilmente con un trucco semplice e utile. Per prima cosa avrei dovuto occuparmi del capo. Se era il capo significava che possedeva le capacità strategiche per portar avanti la squadra. Tolto di mezzo lui sarebbe stato più facile far fuori gli altri due. Ma come mi suggeriva il buon senso, non doveva essere un ninjia facile da sconfiggere. Per di più che è un genin…
Una volta espressa il mio rifiuto alla loro diplomatica richiesta, mi preparai assumendo la mia posizione preferita, quella base della sua arte, il jeet kune do.
Posizione laterale, gambe divaricate di 180°, avambraccio sinistro piegato di 90° davanti al volto, mentre il braccio destro leggermente indietro, pronto a colpire di potenza. Il tekken era ben stretto nella mani. I pugni con il mio tekken potevano risultare molto più potenti. Avrei sfruttato la sua velocità nell’attacco per anticiparli nell’assalto. Velocemente eseguii i Seals…

§ Tigre§

§ Bue§

§ Cane§

§ Pecora §

§ Kiri Bushin no jutsu §

CITAZIONE
Tecnica della Moltiplicazione di Nebbia - Kiri Bunshin no Jutsu
Villaggio: Kiri (Orig. Nebbia)
Posizioni Magiche: 4 a scelta
Descrizione: Questa tecnica permette di creare dei cloni di se sfruttando l’umidità presente nell’aria, perciò non può essere utilizzata in luoghi troppo esposti alla luce solare (deserti) o all’intenso calore (vulcani), infatti le copie in tali luoghi diventerebbero facilmente instabili. I cloni si presentano come una “versione in bianco” del ninja che le ha create, perciò per essere utilizzata efficacemente ha bisogno di accostarsi ad un buon senjutsu (strategia). Le copie possono essere create ad una distanza massima di 25 metri dall’utilizzatore. Le copie possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 50 metri, superata questa distanza si dissolvono. La resistenza agli urti è minima, infatti ciascuna copia è distrutta appena subisce l’equivalente di una ferita lieve. E’ inoltre possibile rigenerare una o più copie appena distrutte, spendendo Bassissimo per ciascuna. Il numero di cloni creati non deve mai superare il massimo espresso sotto. Un clone che non fa nulla di particolare dura 8 turni mentre un clone costretto a correre o altro dura solamente 4 turni. I cloni creati con questa tecnica non possono attaccare ne simulare un attacco in corpo a corpo, possono invece simulare un attacco a distanza. Possono muoversi camminando o correndo, abbassarsi e muovere gli arti con media velocità, ma non possono saltare. Non possono fare tecniche e non hanno forza. Se toccati la loro consistenza è gassosa (ma non vengono distrutti, rivelando solamente la loro natura di copie).
[Massimo copie: Reclute 2, Studenti 6, Genin 10, Chunin 13, Jonin 17, Kage/Sannin 20, Sennin 25]
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 5 / Consumo: Bassissimo per Copia)

Evocai quattro kiri bushin…l’umidità presente nell’aria avrebbe rafforzato al loro natura. Inoltre erano adatti al loro dovere, soprattutto se accostati al suo senjutsu. Cinque esseri uguali erano in fila davanti al nemico. Partimmo tutti all’attacco. Io mi tenni leggermente più indietro. Mandai le due copi esterne della fila contro i due ninjia indietro. Provarono a colpirli, ma le copie si rimenarono ogni volta, rivelandosi come cloni. Mandai la terza copia davanti a me contro il capo, insieme a me, mentre lasciai l’altra copia indietro a far credere che fossi io. Il capo attacco la prima copia, ma io fui più veloce. Riuscii a colpirlo mentre gli altri due ninjia si tenevano occupati con la loro copia. Il ninjia di Oto sferrò un calcio alla prima copia, ma data la consistenza gassosa il calcio la attraversò da parte a parte. Cioè da destra verso sinistra. Io mi abbassai rapido, un attimo dopo che aveva attaccato la prima copia, mentre era con il calcio ancora in aria, e spuntai da dentro la copia gassosa, sferrando un rapido pugno con il tekken alla gola. Il pomo d’adamo entrò nell’esofago, soffocandolo istantaneamente e facendo uscire dalla cui bocca un fiume di sangue.
Veloce mi ritirai dietro la copia. Gli altri ninjia si erano lanciati su di me. Evocai i sigilli.


§ tora§

§ Gallo§

§ Lepre §

§ Kasumi Juusha no Jutsu §

CITAZIONE
Servitori di Nebbia - Kasumi Juusha no Jutsu
Villaggio: Kiri (Orig. Nebbia)
Posizioni Magiche: 3 a scelta
Descrizione: Quest'arte illusoria genera un alto numero di cloni che si dispongono in un'area circolare con diametro di 30 metri. Le copie fingeranno quindi di attaccare l'avversario o gli avversari presenti nella loro area di effetto (un attacco da ogni clone a portata, una sola volta per turno). Mentre l'avversario è distratto dai cloni generati dalla tecnica, l'utilizzatore e i suoi compagni possono attaccare di nascosto (solo a distanza) senza svelare necessariamente la propria posizione. I cloni sono di colore nero, e quando vengono colpiti con attacchi fisici non scompaiono, rispondendo all'urto come fossero fatti di pece. Al termine dell'attacco avversario possono rigenerarsi o addirittura duplicarsi. Il numero di copie create dipende dal grado raggiunto dal ninja che esegue la tecnica. La tecnica dura fino all'esaurimento del chakra dell'utilizzatore o al rilascio della stessa. Per essere mantenuta ha bisogno di un consumo Basso per ogni turno escluso il primo.
[Massimo copie: Reclute 3, Studenti 7, Genin 14, Chunin 21]
Tipo: Genjutsu
(Livello: 5 / Consumo di Chakra: Medio-Basso)
[Solo se si ha in scheda "Moltiplicazione di Nebbia"]

Altre sette copie apparvero circondando i due ninjia e nascondendo la mia posizione. Mi ritirai su un albero. Di nascosto. I due ninjia provarono a lottare, credendo che si trattassero di copie, ma queste si rigeneravano sempre, contrattaccando e tenendoli impegnati. Erano proprio sotto il mio albero. Sapevo che presto avrebbero intuiti di essere caduti in un genjutsu, quindi decisi di agire in fretta. Presi due shuriken dala sacca porta oggetti. Li lanciai mirando alla gola degli avversari. Il primo shuriken andò a segno, uccidendo il povero bersaglio. Il secondo genin fu più scaltro e si spostò di lato. Aveva intuito la mia posizione, tuttavia le copie tornarono ad attaccare. Eseguì la tecnica del rilascio e il genjutsu scomparve. Ma io mi ero portato di nascosto dietro di lui e avevo sguainato al katana senza un solo rumore. Fu un taglio netto. La lama andò da destra a sinistra, decapitando il ninjia di oto. Il sangue sgottò a fiotti dal collo mozzo. Rinfoderai la katana ed entrai nel villaggio consegnando il rotolo all’hokage. 

§ Finito §

Posò al penna sul tavolo, si alzò e consegnò il foglio al sensei…
 
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35 replies since 7/8/2007, 22:51   889 views
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